Human nature - Film (2001)

Prima di girare Se mi lasci ti cancello, Michel Gondry dirige questa commedia grottesca che prende in giro il concetto di evoluzione. Le storie di tre strambi personaggi si intrecciano, creando scenari ancor più strambi. Filmetto leggero, che strappa qualche sorriso ma che fa riflettere, in alcuni momenti.

Interessante apologia sulla violenza. Sembrano tutti pacifici e remissivi i modelli diversi di umanità impersonati da Robbins e dalla Arquette, ma non fanno altro che schiacciare il povero Puf, che dimostra di non essere vittima incolpevole. Un film che si può approcciare a più livelli, come una semplice commediola o come qualcosa di più profondo che tenta di innescare una riflessione sulla vera essenza dell'animo umano.

Frutto dell'accoppiata Michael Gondry (regista) e Charlie Kaufman (sceneggiatore) è un film molto particolare nel quale si intersecano le storie di personaggi stravaganti. Se la caratterizzazione dei personaggi non è male, altrettanto non può dirsi per la storia, spesso strampalata e priva di ritmo, "indecisa" tra il genere grottesto e la commedia. Anche gli attori non convincono più di tanto.

Non male come film, dopotutto, dato che ci si diverte (non molto) e il cast è composta da bravi attori (mi ha stupito specialmente l'Arquette). Purtroppo si cade spesso nel banale e nel ridicolo e la storia ne risente. Comunque dopo Human Nature Gondry si è "rifatto" con film nettamente migliori.

L'esordio del duo Gondry (alla regia) e Kaufman (alla sceneggiatura) è una storia tutto sommato ordinaria, visti i loro standard futuri, in cui ci si interroga sul conflitto - insanabile? - tra stato di natura e civiltà. I presupposti e gli sviluppi non sono particolarmente originali, ma ogni tanto ci si diverte (poco per la verità) e qualche guizzo qua e là c'è. Il regista viene dai videoclip ma non si vede, anche se la regia è poco ispirata, visivamente parlando, così come la sceneggiatura. E anche il cast non fornisce prove di rilievo. Ma qualche timido perché c'è.

Gondry su sceneggiatura di Kaufman realizza un film decisamente insolito, folle e malsano, che indaga il rapporto tra natura e umanità in maniera divertente e surreale. La storia si basa principalmente su un triangolo amoroso (poi quadrangolo) e sul desiderio e sulla volontà di ogni personaggio di allontanarsi dal modo in cui si è cresciuti e si è vissuti fino a un certo momento. Il cast è ottimo, ognuno è calato perfettamente nella propria parte. I dialoghi sono ben fatti e la trama scorre con semplicità, nonostante si tocchino temi non facili da trattare. Un film da recuperare.