La nota arbitrarietà storica dei nostri film di genere trasla il biblico Golia in una Spagna del '600 ricostruita maluccio. Trama a orologeria che calca i canoni dell'eroe buono impegnato a contrastare l'usurpatore di turno, con colpi di scena abbondantemente prevedibili. Sceneggiatura banale e sconclusionata per una confezione approssimativa. Cast mediocre che si limita a una recitazione sindacale. Scene d'azione abbondanti di livello non pessimo, grazie anche all'apporto di professionisti come Borgese e Pazzafini. Non imprescindibile.
Divertente commedia avventurosa tipica della Romana Film, con Mimmo Palmara vero protagonista e Golia (che non è un eroe mitologico ma solo un circense forzuto) aggiunto per soddisfare la coeva passione del pubblico per i muscle men. Le scene d'azione sono notevoli, i cattivi davvero odiosi, gli eroi sono senza macchia né paura, la storia molto semplice: una formula primaria ma che funziona, se ci si sa accontentare.
MEMORABILE: Il prossimamente d'epoca, che cita addirittura il Goya!
Per sconfiggere il cattivo di turno, che più cattivo non si può, gli eroi sono addirittura due: il forzuto Steel e l'imbattibile spadaccino Palmara, cui si aggiunge poi Manni che, complice l'amore, passa alla fine dalla parte giusta. Spettacolo popolare per antiche platee dai gusti semplici, incuranti delle incongruenze della sceneggiatura ma pronte ad appassionarsi per i buoni che, inutile dirlo, trionferanno con tanto di nozze finali. Regia e recitazione al minimo sindacale, ma più che sufficienti per la bisogna. Fra le presenze femminili spicca la bella "zingara" Pilar Cansino.
MEMORABILE: La danza dalla zingara con lancio di coltelli finale.
Simpatica "goliardata" (è proprio il caso di dirlo) italiana tutta all'insegna di un certo tipo di scontatezza per alcuni versi persino rassicurante (in pratica utile solo a staccare la spina, perché di emozioni e momenti originali neanche a parlarne): ecco quindi servita l'ennesima storia d'amore contrastata (ambientata nella Spagna secentesca) che si conclude con un bel "e vissero felici e contenti" di cui sono comunque apprezzabili fotografia, costumi, trucco, location e cast. Ma sì, aggiungiamo anche l'azione seppure, a conti fatti, l'esito finale non vada oltre la mediocrità.
Golia, uomo dall’enorme torace sempre unto, insieme a un uomo mascherato (nemmeno troppo misterioso) lottano insieme contro le ingiustizie inflitte da un’autorità prepotente e senza scrupoli. Insomma l’eterna divisione tra buoni e cattivi qui regna nella sua basilarità, in una Spagna da secolo d’oro ricostruita in Italia neanche tanto malvagiamente. Peccato per l’automatismo della storia che sembra camminare da sé, come non ci fosse nessuno a guardare.
Piero Pierotti HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneReeves • 24/12/21 18:06 Contratto a progetto - 789 interventi
Nel lancio pubblicitario dell'epoca Pilar Cansino, attrice sivigliana, fu proposta come la sorella di Rita Hayworth (fonte: Il grande libro di Ercole)
DiscussioneReeves • 25/09/23 22:31 Contratto a progetto - 789 interventi
Loris Gizzi, ambasciatore imbelle, manda la sua scorta a raccogliere fragole (dentro dei cespugli...). Il cattivo Don Ramiro interpretato da Arturo Dominici si fregia del titolo di duca di Alcatraz, evidente private joke degli sceneggiatori....