Storia risaputa di amour fou, omicidio passionale e rimorsi di coscienza che Germi ambienta nella sua amata Sicilia, qui descritta con tinte cupe e stile verista (è un adattamento de "Il marchese di Roccaverdina", romanzo di Capuana). Crisa e Marisa Belli sono la coppia romantica ed osteggiata tra cui si insinua la mesta e intensa Gerace, indimenticabile madre cieca ne I pugni in tasca. Un Germi ancora acerbo, ma già assai promettente.
Ottimo melodramma di Germi, che da un plot di origine letteraria piuttosto banale è riuscito a tirar fuori un film sontuoso. La storia è sceneggiata con cura, ed i personaggi sono tutti ben tratteggiati, inclusi i minori (la vecchia serva, ad esempio). Perfetto Erno Crisa, sorta di Errol Flynn italiano, ma tutto il cast è di assoluto livello. E come sempre in Germi, ambientazione e fotografia (del fido Leonida Barboni) sono straordinarie. Un film tutt'altro che minore, a mio avviso.
MEMORABILE: Erno Crisa che urla di rimuovere il maxi-crocefisso nell'ingresso della sua tenuta.
Straordinario quanto purtroppo misconosciuto melodramma, benissimo girato da un giovane Pietro Germi. A mio giudizio il miglior adattamento del romanzo (1901) di Capuana (sebbene io l'avrei intitolato "Passionalità" e non "Gelosia"...). Ottimi tutti gli interpreti (Erno Crisa perfetto nel ruolo; un bel tipino, molto particolare, la Belli). Caldamente consigliato il dvd Ripley's, allo stato dell'arte: rende perfettamente la splendida fotografia in bianco e nero. Da rivalutare, assolutamente.
Melodramma in puro stile Matarazzo, ben diretto da un giovane Pietro Germi che può sfruttare uno stuolo di attori molto valido. La trama non è dissimile da quella tipica di mille altri film appartenenti a questo genere, ma il regista ligure riesce a tenere ben desta l'attenzione dello spettatore, pur se il finale non riserverà sorprese degne di nota. Chi ama questo tipo di spettacolo, troverà pane per i suoi denti, tutti gli altri avranno comunque la possibilità di assistere a un film ben al di sopra della sufficenza. Molto bella la fotografia.
Prima ancora dell'amore c'è l'asservimento. Agrippina afferma che si sarebbe anche fatta calpestare, dal marchese Antonio, ma non dimentica mai qual è il suo posto: accetta tutto e a farne le spese questa volta è colui che sta più in alto, vittima del suo stesso lignaggio. Melodramma, ma insieme film di costume, con personaggi ben delineati, essenziali anche nelle piccole parti, (il padre di Agrippina) per comprendere una realtà dove le distanze sociali erano abissi incolmabili. Commento sonoro e fotografia degne cornici all'opera.
Tratta dal romanzo "Il Marchese di Roccaverdina" di Luigi Capuana, si presentava potenzialmente come una pellicola noiosa. Invece il film sorprende per ritmo e intensità, nonostante gli anni che passano. L'opera è asciutta e molto realistica, particolarità tipiche dello scrittore catanese. Buona recitazione, a parte qualche scivolata nel melodrammatico. Ottima la fotografia, grazie anche a un bel bianco e nero e belle le location. Buon lavoro di un Germi sempre sul pezzo.
Pietro Germi HA DIRETTO ANCHE...
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HomevideoZender • 6/04/09 12:54 Capo scrivano - 48958 interventi
Ridondante? No invece, info utilisiima. Conoscere la qualità dei dvd è fondamentale, grazie!