Galline in fuga - L'alba dei nugget - Film d'animazione (2023)

Un gruppo di galline valorose, fuggito dalla fattoria dei Teedy, trova rifugio su un'isola meravigliosa. La trama non presenta elementi originali (così come il finale), ma il cartone merita la visione, risultando abbastanza divertente. Tre sono gli elementi che rendono piacevole il tutto: l'azione elevata, la presenza di personaggi grotteschi e il design a livelli altissimi. Produzione colorata e vivace, riesce a catturare l'attenzione di un pubblico eterogeneo (anche se indirizzato in prevalenza ai più giovani).

Avevamo lasciato 23 anni fa la gallina Gaia e il galletto Rocky a vivere felici su un'isoletta insieme ai loro amici, ora li ritroviamo alle prese con i problemi dei genitori di figli adolescenti, compresa la voglia di mettersi nei guai... Il sequel propone gli stessi simpatici personaggi impegnati in un'impresa simile ma questa volta la magia non si ripete e non solo per la mancanza di originalità: anche se lo spettacolo è gradevole e piacerà certamente ai più piccoli, si avverte in molti dettagli la mancanza di quella artigianalità che aveva reso tanto prezioso il film precedente.

Gaia e Ricky vivono felici adesso e, per coronare il tutto, concepiscono una figlia che chiaramente si sentirà prigioniera nel loro mondo felice. Viene a mancare l'elemento originalità, ça va sans dire, anche se il film è divertente. Il tratto, chiaramente, piace ancora e diverte i più piccoli ma anche i grandi. Piacevole la caratterizzazione dei nuovi personaggi, ben valorizzati da una sceneggiatura a ogni modo gradevole. Manca l'effetto "wow" ma si guarda volentieri.

Tornano le galline in fuga non più dal pollaio ma dalla fabbrica di nugget, in un delizioso sequel, certo meno impattante del precedente ma decisamente divertente e frizzante. Plot e immaginario intrecciano gioiosamente mille stimoli, dal pinocchiesco Paese dei balocchi a 007, dalla fantascienza all'ovvio Mission impossible, con ottimo risultato, innestandosi sulle classiche storie di formazione della giovane pollastra e di lotta per la libertà. Ovvero, come frullare il già visto e rimasticato ma sfornando un esito di qualità.

Tornano dopo oltre un ventennio le galline della più celebre produzione degli studi Aardman per un sequel che le vede contrastare una fabbrica di nuggets guidata da una loro vecchia avversaria. Un sequel destinato a un pubblico anagraficamente trasversale che centra il bersaglio del divertimento e si presenta di ottima fattura tecnica. Si è persa ovviamente l'originalità del primo episodio e insieme l'umorismo pungente che lo aveva contraddistinto per lasciare posto a una satira più bonaria, ma lo spettacolo è assicurato.

Tornano gli eroi del primo successo cinematografico della Aardman, per un'avventura idealmente conforme allo spirito delle origini, ma nel complesso non così arguta e inficiata da uno stile umoristico meno maturo del previsto. Lo script fa ricorso a luoghi comuni e costrutti narrativi risaputi, premiando l'esuberanza dell'azione a discapito dell'intreccio e della portata allegorica del context (il "paese dei balocchi" per pollame, con scenografie farlocche da Truman Show). Ciò che ne risulta è un onesto spettacolo di escapologia formato famiglia, vivace e dinamico, ma non speciale.