Fuga da Sobibor - Film (1987)

Per essere un film tv è di ottima qualità, con un buona ricostruzione, ottime interpretazioni e una regia efficace, nonostante l'eccessiva lunghezza dovuta, probabilmente, a esigenze produttive per la trasmissione. L'episodio vero dell'unica rivolta riuscita degli ebrei in un lager è raccontato con passione, senza dimenticare gli aspetti informativi e pedagogici sullo sterminio nazista ma senza rinunciare alle esigenze spettacolari. Arkin e Hauer sono alla guida di un buon cast che completa a dovere il lavoro. Molto interessante.

Film-tv ispirato ad un fatto realmente accaduto: l’evasione di 300 ebrei da un lager ebreo. Il risultato non è malvagio, grazie a una discreta sceneggiatura ed al buon cast, ma alla fine si fanno sentire alcune cadute nel ritmo dovute ad una durata eccessiva. Sarebbero bastate due ore.

Tra la sterminata filmografia sull'olocausto merita di sicuro una singolare attenzione, sia per l'evento narrato di notevole importanza (realmente accaduto) sia per il realismo crudo e devastante delle ricostruzioni. Il cast è di una compattezza impressionante, alcuni volti, sguardi e profili sono di un'espressività disarmante, incluso quelli degli aguzzini. Un ottimo film. Trattandosi di olocausto non ve ne saranno mai abbastanza per tenere vivo la memoria dell'orrore degli orrori.

Un episodio poco conoscituo della seconda guerra mondiale, nonchè l'unico tentativo di fuga (riuscito) di ebrei dai campi di concentramento. Un film televisivo di buona fattura che, nonostante qualche lungaggine, presenta una chiara esposizione dei fatti, una buona caratterizzazione psicologica dei personaggi e un gruppo di attori (dai protagonisti ai comprimari) decisamente adeguati ai propri personaggi. Ottima la prova di Alan Arkin che interpreta il leader dei fuggiaschi.

Sobibór, un campo di sterminio nazista in Polonia in trovarono la morte oltre 300.000 persone, è ricordato come l'unico caso di fuga di massa di prigionieri. Questo film televisivo di produzione anglo-jugoslava ricostruisce questa straordinaria e poco conosciuta vicenda con un certo scrupolo senza ricorrere a forzature spettacolar/sentimentali che sarebbero state fuori luogo dato il soggetto, anche se non evita del tutto un effetto "ingessato". Opera da vedere e far vedere, spinge a documentarsi per saperne di più.

Discreto film per la tv relativo a un episodio non molto conosciuto che narra le gesta di alcuni prigionieri ebrei che cercano di evadere dal campo di concentramento. Tema sempre difficile da trattare, quello dello sterminio degli ebrei. Il risultato della pellicola è nella "normale amministrazione". Buona la prova di Hauer e dei comprimari. Godibile, ma senza eccessi.

Nonostante la confezione televisiva è un film girato molto bene, con il pregio aggiunto di raccontare una storia vera senza fronzoli e con una cruda ricostruzione della realtà. I personaggi sono ben strutturati e il loro destino si fa da subito coinvolgente, anche grazie a un bel gruppo di attori capitanati da Arkin e Hauer. La durata è imponente ma scorre fluida, con una regia dignitossissima e una parte finale molto tesa. Notevole.