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Tutti i commenti e le recensioni di Fremont

TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/07/24 DAL BENEMERITO APOFFALDIN
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Apoffaldin 1/07/24 11:03 - 260 commenti

I gusti di Apoffaldin

Visto l'arrivo dei talebani a Kabul, Donya è stata costretta a fuggire dal paese natio dove faceva la traduttrice per l'esercito americano. Ora vive a Fremont e lavora presso l'azienda dei "Biscotti della fortuna" per i quali scrive i messaggi. Confezionato in un elegante bianco e nero, è sconsigliato ai patiti dell'azione. È film di silenzi che pesano più delle parole, che pure non mancano. Convincenti gli attori a partire dalla protagonista. Delicato e a tratti struggente senza volerlo sembrare. Wendersiano, a volergli trovare una fonte d'ispirazione.
MEMORABILE: Il peso di certi silenzi; Il primo piano della protagonista subito dopo l'inquadratura con il mappamondo che gira.

Achab50 7/11/24 13:50 - 119 commenti

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Una giovane afgana che faceva da interprete ai militari USA viene portata in America per questioni di sicurezza. Lì, nonostante abbia un lavoro nella fabbrica dei biscotti della fortuna, con altri conterranei si trova a disagio; un disagio che combatte frequentando cinesi, non meglio integrati e patendo una insonnia fastidiosa. Film in un bianco e nero leggermente granuloso adatto alla vicenda, si conclude con un happy end dopo uno scherzo terribile. Opera riuscita, raccontata in maniera lineare, ben diretta e recitata. Da cineforum (se ce ne fossero ancora). Altamente consigliabile.
MEMORABILE: Lo psichiatra che piange leggendo Zanna Bianca; Lo scherzo del Cervo.

Kinodrop 11/11/24 19:44 - 3373 commenti

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Donya, già traduttrice per l'esercito americano a Kabul, viene messa in sicurezza e traferita in un paese della California dove stenta a integrarsi vivendo un quotidiano solitario e lavorando in un biscottificio cinese. Una commedia minimale che cerca di sfruttare silenzi e implicazioni psicologiche per portare avanti una vicenda alquanto statica e senza particolari guizzi, anzi adagiandosi su un'apatia fastidiosa, anche se apprezzabile dal punto di vista formale. L'insieme di timidezza e di fierezza della protagonista si risolve fortunosamente in un finale presumibilmente felice.

Pigro 14/11/24 10:08 - 10099 commenti

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L’esule afgana nella fabbrica dei biscotti della fortuna è una intuizione formidabile, che intreccia etnie e sradicamenti per realizzare una folgorante fotografia della contemporaneità, specialmente americana. In un sobrio bianco e nero, il film procede con una narrazione minimalista, con lievissime venature d’umorismo (in particolare nelle sedute dallo psicologo), mostrando una forte ispirazione autorale indy (come con l’improvviso sguardo in macchina) che grosso modo richiama Jarmusch e Kaurismaki, ma cerca una propria strada. Bello.

Daniela 11/12/24 11:17 - 13269 commenti

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Dopo il ritorno al potere dei talebani, Donya è stata costretta a espatriare e ora fa l'operaia in una piccola fabbrica di biscotti della fortuna a Fremont in California, ma fatica a integrarsi ed è oppressa dai sensi di colpa per la famiglia rimasta in patria... Anche se punteggiato da momenti sottilmente ironici, un film malinconico e sommesso che suscita interesse ma fatica a suscitare coinvolgimento a causa di una certa freddezza di fondo che traspare anche dalla messa in scena formalmente curata ma molto minimalista. Rasserenante la dolcezza del finale sospeso.

Giùan 12/01/25 10:27 - 4925 commenti

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Curioso nel suo applicare tecniche (l'utilizzo del b/n, la parsimoniosa efficacia della colonna sonora) e metodologie (lo stile recitativo "orizzontale", la narrazione ellittica, quasi subliminale) di certo minimalismo americano (Jarmusch è evidentemente il riferimento esplicito) a un soggetto del tutto originale quale quello dell'immigrazione afgana in California. Il senso di colpa e alterità di Donya è reso con sensibilità, facendoci percepire con semplicità la terra di nessuno in cui ogni profugo è sospeso, un'insonnia catatonica che può trovar luce solo nell'apertura dell'altro.
MEMORABILE: Le sedute con lo psicanalista; La coppia di vicini con lui che non degna di un saluto Donya e lei succube del marito; Fuori col fumatore.

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  • Discussione Apoffaldin • 1/07/24 15:33
    Pulizia ai piani - 262 interventi
    Attualmente al cinema.
    Versione in lingua inglese con sottotitoli in italiano.