Fatty a Coney Island - Corto (1917)

In gita a Coney Island per il mardi gras, Fatty sfugge alle grinfie della moglie e, muliebremente agghindato, si tuffa in divertimenti e attrazioni. Set naturale di molte comiche del muto, il parco di Brooklyn diventa lo scenario ideale per frizzi e lazzi di Arbuckle & co. Eccolo così prodursi tra auto-scontro, spiagge e camerini in uno dei suoi migliori numeri en travestì (con costumino e parasole da antologia). Buster, lontano dalla futura impassibile maschera, scoppia perfino a ridere. Piuttosto spinti e ante "billywilderiani" i misunderstanding sessuali.

Gita di Fatty al mare e al luna park. Se le immagini documentarie sono interessanti perché ci presentano pezzi di vita carnevalesca e ludica agli albori del 900, il resto è decisamente dimenticabile: inutile cercare di ridere alle gag sciocchine (almeno per il gusto odierno) o manesche che costellano la storia in cui il nostro sfugge alla moglie per andare a fare il bagno con una ragazza. Da segnalare soltanto quando chiede alla cinepresa di non guardare mentre si spoglia e il travestimento femminile del protagonista (con conseguenti equivoci).

Nell’atmosfera della parata del martedì grasso si intersecano microavventure per la coppia di sposi, Keaton e un terzo incomodo. Interessanti i giochi all’interno del luna park che, con le dovute distanze, non sono poi cambiati di molto, in un secolo. Le gag migliori le fornisce Keaton, anche per una sua migliore fisicità. Arbuckle offre solo capitomboli e manate per una comicità risibile e poco originale. Chiusura con punta di humor sessista piuttosto banale.