Emak-Bakia - Corto (1926)

Emak-Bakia
Media utenti
Titolo originale: Emak-Bakia
Anno: 1926
Genere: corto/mediometraggio (bianco e nero)
Regia: Man Ray
Note: Aka "Emakbakia" o "Emak Bakia". Cortometraggio (18 min.).

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/04/08 DAL BENEMERITO HOMESICK
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Homesick 24/04/08 17:32 - 5737 commenti

I gusti di Homesick

Ray sviluppa l’idea di base di Le Retour à la raison, ma in chiave decisamente dadaista: un variegato ma euritmico carosello di forme geometriche, volti, immagini labirintiche, prospettive insolite, dove persino il semplice colletto di una camicia può diventare il perno per costruire intere sequenze cinematografiche. Le adattissime musiche sono vicinissime alle bizzarre sperimentazioni dei Nurse With Wound.

Pigro 25/03/10 08:34 - 9666 commenti

I gusti di Pigro

In forma di "cinepoesia" (o videoclip!) Ray racconta prima una gita balneare annunciata da un'insegna luminosa a cui segue il viaggio in auto e infine il mare, e poi una sorta di sogno di forme e luci della "città magica". Nonostante sia un corto, la noia incombente è spia di un'eccessiva lunghezza, soprattutto per l'autocompiacimento di lunghe sequenze di immagini astratte. Alcuni spunti sono interessanti, ma l'autore, grandissimo fotografo, come autore di cinema (ancorché sperimentale) lascia a desiderare in confronto ad altri sperimentatori.

Pinhead80 25/07/11 15:53 - 4760 commenti

I gusti di Pinhead80

Continua la sperimentazione dadaista di Man Ray al cinema con questo corto che vede come sfondo la gita balneare. A farla da padrone, oltre alla miriade di simboli più o meno decifrabili, c'è lo sguardo, o meglio il duplice sguardo rivelatore che apre al corso delle immagini offrendo punti di vista diversi dalla quotidiana realtà.

Faggi 21/07/16 19:57 - 1549 commenti

I gusti di Faggi

Espressività e un certo fascino folle non gli mancano. Si deve stare al gioco; è un altro uso del linguaggio filmico in cui evocare è la parola chiave. Siamo infatti nei territori della pura sperimentazione visisa ed è noto come le avanguardie storiche (qui tra dadaismo e prove generali di surrealismo) tendessero a vampirizzare ai loro scopi la tecnica cinematografica per una ricerca autoreferenziale e strafottente (nel senso migliore). Solo per esteti intransigenti.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Le retour à la raisonSpazio vuotoLocandina L'étoile de merSpazio vuotoLocandina Il mistero del Castello del DadoSpazio vuotoLocandina Boldog vilagvege
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Homesick • 11/07/09 09:18
    Scrivano - 1363 interventi
    L’uomo con la valigia piena di colletti bianchi è interpretato dallo scrittore dadaista Jacques Rigaut (1898-1929), ai tempi noto proprio per la sua eleganza nel vestire.
  • Homevideo Homesick • 27/09/10 18:22
    Scrivano - 1363 interventi
    Dal 7 ottobre disponibile in dvd nell'antologia Ermitage "Il cinema delle avanguardie".