Elvis, il re del rock - Film (1979)

Elvis, il re del rock
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Elvis
Anno: 1979
Genere: biografico (colore)
Note: Storia della vita di Elvis Presley fino al 1968. Uscito anche al cinema (col titolo di "Elvis - The movie") in versione ridotta di 105 minuti (la versione tv ne dura 163)!

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In ben due ore e cinquanta John Carpenter rivisita l'intera vita di Elvis escludendone solo gli ultimi nove anni, quelli del ritorno alla musica dal vivo. Il film (televisivo, ma non lo sembra affatto) si apre e chiude infatti sul concerto del 1968, il celebre “Comeback special” all'International Hotel di Las Vegas (chissà perché non far indossare a Russell una copia della celebre giacca in pelle nera utilizzata realmente in quell'occasione), che vide il cantante tornare sul palco dopo anni passati soprattutto a interpretare film e a inciderne le relative colonne sonore. Naturalmente non tutto ciò che è appartenuto al “mondo” di Elvis viene affrontato (la parentesi da karateka è solo accennata,...Leggi tutto c'è poco sulla “Memphis mafia”, nulla sulle amanti...), ma poco importa perché ciò che prima di tutto colpisce è la sensazionale interpretazione di Kurt Russell, calatosi in modo incredibile nella parte anche grazie a una somiglianza fisica davvero non trascurabile! Si veda come Russell si muove sul palco (da lasciare a bocca aperta), le espressioni perfettamente ricalcate su quelle della star, la parlata, il ciuffo... E se è vero che le tante canzoni che farciscono il film sono in realtà reinterpretate dal country singer Ronnie McDowell, va detto che Russell le esalta dimostrando quanto Elvis (lo ammetteva lui stesso) fosse prima di tutto un grande performer, un animale da palcoscenico. Grande attenzione al rapporto con la madre (qui Shelley Winters) alla quale era morbosamente legato e a quello con Priscilla (Season Hubley), la moglie da cui ebbe la figlia Lisa Marie e che come attrice molti ricorderanno nella parte di Jane nella trilogia della Pallottola spuntata. Carpenter è bravo nel tratteggiare i contrasti nel carattere di Elvis, la dolcezza mista a ingenuità che si traduceva talvolta in sfoghi improvvisi quanto apparentemente poco giustificati; il buon cuore, l'amore vero per la musica, la vita a Graceland ovvero la gigantesca mansion in cui l'artista viveva con i familiari. Poi il periodo di leva, amplificato fin troppo rispetto, per esempio, a quello trascorso sui set delle decine di film a cui ha preso parte. Nel complesso Carpenter ha saputo sfruttare ottimamente la buona sceneggiatura di Anthony Lawrence aggiungendovi la sua proverbiale efficacia tecnica e realizzando così un biopic notevolissimo ed estremamente godibile nonostante la sua durata non certo contenuta. Anzi, dispiace non si sia scelto di comprendere nel film anche gli Anni Settanta e che il dramma della sua morte (supposta, come sappiamo) non venga nemmeno sfiorato. Siamo molto lontani in ogni caso dal documentario, al quale inevitabilmente andrebbe indirizzato chi volesse davvero saperne di più sulla carriera di Elvis the pelvis. Questo è un film, e dannatamente ben reso da un Kurt Russell che non a caso Carpenter eleggerà a presenza costante nel suo cinema.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/05/14 DAL DAVINOTTI
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Minitina80 17/03/18 11:33 - 2976 commenti

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Carpenter dà l’impressione di aver realizzato un tributo a un idolo giovanile piuttosto che un vero e proprio film biografico. Pur mantenendo una certa aderenza ai fatti, le parentesi poco felici di Presley non vengono prese in considerazione, quasi a non voler macchiare il candore del personaggio. Ci si concentra sul lato umano attraverso il legame stretto con la madre e lasciando emergere tutta la sensibilità che lo ha reso vulnerabile al successo. È girato bene perché il tempo passa senza che si senta il peso della durata non convenzionale.

Herrkinski 7/01/17 00:58 - 8052 commenti

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Biopic sulla vita di Elvis fino al suo ritorno sulle scene dopo lo hiatus decennale. Carpenter lo gira come fosse un film per il cinema e si vede (tanto che fu distribuito anche in sala); consiglierei comunque la long-version, che a fronte di una durata importante riesce a non annoiare mai e tratteggia il cantante e l'uomo in modo piuttosto realistico e senza eccessi di fiction, anche grazie a una grande prova di Russell, mai sopra le righe e perfettamente calato nella parte. Imprescindibile per i fans di Elvis, ma gradevole anche per gli altri.

Galbo 20/10/17 05:55 - 12372 commenti

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Corposa biografia del mito del rock per eccellenza. Poco avvezzo al genere biografico, Carpenter "azzecca" anzitutto un grandioso protagonista che offre una realistica performance e garantisce una perfetta aderenza al personaggio. Notevole anche la ricostruzione ambientale. Può essere criticabile la scelta di non mostrare alcuni lati oscuri del personaggio, ma va condivisa totalmente la priorità assoluta data ai numeri musicali. Nonostante la non indifferente lunghezza, un film riuscito.

Rebis 17/07/18 17:15 - 2331 commenti

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Kurt Russell non interpreta Elvis Presley, è Elvis Presley. Alla fine del film, quando la mimesi ha raggiunto il compimento e volti, gesti e movenze, si cristallizzano in una dissolvenza incrociata tra i due, le foto di repertorio soccorrono il nostro senso della realtà smarrito. Il film di Carpenter è un'opera rigorosa, che documenta non solo le contraddizioni dell'uomo, posseduto dalla sua libido, ma anche l'elaborazione culturale di uno stile dalle ascendenze afro. Poco visto, è tra i film più potenti e riusciti di John Carpenter.

Daniela 7/09/20 21:53 - 12606 commenti

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Dai primi accordi di chitarra da ragazzino al trionfale ritorno sul Las Vegas dopo una lunga assenza dal palco, un biopic tonico e grintoso quanto il suo protagonista: pur doppiato nelle parti cantate, Kurt Russell è strepitoso, oltre che molto somigliante a Elvis nel volto e soprattutto nelle mosse del corpo. Una prova superlativa che sarà l'inizio di un fortunato sodalizio artistico con Carpenter, che a sua volta dirige con una competenza da cui traspare rispetto nei confronti della persona oltre che ammirazione verso il personaggio. Nel resto del cast, ottima Winters. 

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  • Homevideo Caesars • 6/03/19 15:23
    Scrivano - 16796 interventi
    Grazie mille per la celere risposta
  • Homevideo Taxius • 6/03/19 16:45
    Addetto riparazione hardware - 181 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Grazie mille per la celere risposta

    ;-)
  • Homevideo Caesars • 24/04/19 10:49
    Scrivano - 16796 interventi
    Sul sito di DWDweb si legge qualche notizia sul dvd. Cito testualmente:

    "l'editore ha scelto di distribuire la versione integrale del film di 161 minuti, mai vista in Italia.
    Resta fuori dunque la versione breve, uscita all'epoca nelle nostre sale. Per questo motivo, il film sarà proposto unicamente in lingua originale con sottotitoli.
    Negli extra troveremo invece una galleria fotografica e “l’esibizione di Elvis al mitico programma American Bandstand”. Interna alla confezione, infine, una riproduzione del poster italiano, lo stesso usato per la cover della fascetta."
  • Homevideo Rebis • 24/04/19 11:58
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Ottimo, è la versione che avevo recuperato anni fa: una bomba! Faccio volentieri a meno del doppiaggio :)
  • Homevideo Caesars • 24/04/19 13:02
    Scrivano - 16796 interventi
    L'ideale sarebbe stato avere la doppia versione (la completa con sub, e quella uscita in sala da noi con doppiaggio originale), ma va benissimo così.
  • Homevideo Zender • 24/04/19 14:37
    Capo scrivano - 47700 interventi
    Eh sì, dovevano fare un minimo di sforzo per inserire il doppiaggio italiano coi sottotitoli dove mancava. Inutile dare notizie bomba e creare l'hype per la rarissima traccia italiana per poi ripegare su una cosa decisamente di tutt'altro interesse... Così son capaci tutti.
  • Homevideo Rebis • 25/04/19 22:34
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Non so, per me la versione da 160 è perfetta com'è, e 90 minuti di doppiaggio spalmati su 160 in lingua originale non hanno molto senso. Forse la soluzione migliore era un doppio disco con entrambe le versioni.
  • Homevideo Zender • 26/04/19 07:58
    Capo scrivano - 47700 interventi
    Sicuramente han meno senso che in altri casi, ma appunto, le soluzioni adottabili per farci comunque sentire il doppiaggio originale esistevano.
  • Homevideo Digital • 26/04/19 09:21
    Portaborse - 3973 interventi
    La solita pagliacciata, non c'è da stupirsi.
  • Homevideo Caesars • 2/05/19 11:11
    Scrivano - 16796 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Non so, per me la versione da 160 è perfetta com'è, e 90 minuti di doppiaggio spalmati su 160 in lingua originale non hanno molto senso. Forse la soluzione migliore era un doppio disco con entrambe le versioni.

    Esatto, 90' in italiano su 160' non avrebbe avuto molto senso. Però un doppio disco con entrambe le versioni sarebbe stato molto apprezzato...