Diamante nero - Film (2014)

Un film di formazione ambientato nella periferia francese dei giorni nostri, dove il gruppo e l'amicizia sono l'unica via di uscita per una ragazza timida e con problemi familiari. Molto buona la regia di Sciamma, che dirige in maniera egregia e con sapienza un cast tutto di giovani attrici in erba, tuttavia ci sono alcune pecche nella sceneggiatura (che talune volte si fa ripetitiva) e alcune situazioni sono prevedibili; tuttavia il film si fa guardare con interesse poiché ha il pregio di evidenziare la dura realtà odierna senza falsi moralismi, che non è poco.

Ragazzina passerà dall'adolescenza nel suo quartiere alla fuga da casa. Descrizione delle periferie parigine ma senza degrado evidente: qualche ragazzata dove l'amicizia è tutto e i problemi sono in famiglia. Regìa con stile personale che segue bene le vicende ma perde in toto il filo nella parte conclusiva e fatica nel finale. Cast al femminile giovane e molto spigliato che forma una gang credibile.

In una banlieu parigina segnata dal degrado non tanto materiale quanto morale per l'assenza delle figure parentali e l'irrilevanza delle istituzioni sclastiche, una sedicenne afrofrancese finisce nel giro della piccola criminalità... Ancora una volta Sciamma punta lo sguardo sull'età ingrata dell'adolescenza, descrivendo il fenomeno delle gang femminili in cui le ragazzine, forti della complicità reciproca, mimano l'aggressità e il bullismo dei coetani maschi. Il film si segue con interesse ma, a differenza di altre pellicole della regista, sconcerta senza coinvolgere o emozionare. 

Flessibile alle derive linguistiche ed altre sfumature del proprio contesto periferico, si perde nel suo bisogno di raccontarsi piuttosto che di raccontare. Con ritmi prossimi a quelli seriali - con ammiccamenti strutturati in scenette indipendenti - l'indagine sociologica si perde lasciando spazio a sprazzi di compiaciuta goliardia. Lontano da più delicati spaccati sociali e dalla pura banlieue francese, trasmette (nei momenti più riusciti) piccole dosi di adrenalina che Scianna confeziona con la sua confermata sobrietà.