Curiosità
Gugly • 27/10/08 20:35
Archivista in seconda - 4712 interventi Un po' di notiziole sparse sullo spettacolo, tratte da dichiarazioni fatte anche negli spettacoli, articoli di giornale..e webma'!
La poesia "Questo amore" che ha chiuso il primo tempo arriva direttamente da "A me gli occhi please" ed è stata scritta da Proietti e da Roberto Lerici, storico collaboratore oggi scomparso e coautore del citato one man show.
Er fattaccio è uno dei più noti e celebrati cavalli di battaglia di Proietti, ma non è suo: si tratta di un monologo popolare romanesco scritto agli inizi del 900 da Americo Giuliani; la storia tratta di Due fratelli: Nino e Gigi. Gigi si mette sulla cattiva strada e fa disperare la buona madre. Nino cerca di riprenderlo, ma Gigi lo insulta, finchè un giorno tenta di vibrargli una coltellata. La madre, nel tentativo di deviare il colpo, viene incidentalmente, a sua volta, colpita; allora Nino, in preda all'ira, diventa, suo malgrado, 1'assassino del fratello.
La canzone dedicata a tale Nina (non era la celeberrima Nina si voi dormite, scusatemi ma il titolo di questa nun ce lo so) deriva dallo spettacolo teatrale allestito da Proietti alla fine degli anni 70, la Commedia di Ghetanaccio, che però Proietti anticipa con una scena da "burattino" già in a me gli occhi, please.
Ghetanaccio è un personaggio celebre popolaresco che nell'800 utilizzava i propri burattini, tra cui Rugantino, per dileggiare i potenti, un po' alla maniera di Pasquino.
La farsa che apre lo spettacolo è un atto unico di Eduardo de Filippo di anni giovanili; ne esiste una versione televisiva interpretata da De Filippo, Dolores Palumbo e Ugo D'Alessio, ma la qualità audio e video del reperto da me visionato è pessima.
La chiusura dello spettacolo come già ricordato per il film Un'estate al mare mette in scena la parodia della Signora delle Camelie di Dino Verde, apprezzato autore della commedia italiana musicale e non.
Le canzoni di Sinatra si riferiscono all'inizio della carriera dell'attore, il quale ha frequentato corsi teatrali organizzati dall'università, ma nessuna accademia ufficiale; nel frattempo cantare nei nights e nelle cantine assicurava divertimento e mantenimento agli studi.
In ultimo: le battute relative al Brancaccio si riferiscono a quanto accaduto tra il luglio e l'agosto del 2007: in breve Proietti, direttore artistico da sei anni del Brancaccio, viene a sapere dai giornali che al suo posto la proprietà (si tratta di un teatro privato) ha scelto Maurizio Costanzo.
Ne nasce una polemica a distanza che coinvolge anche politici (Veltroni esprimerà il proprio disappunto) ma soprattutto gente comune la quale, esprimendo al Mandrake un appoggio che forse nemmeno lui immaginava, organizza proteste e anche sottoscrizioni, constringendo Costanzo ad una rapida ritirata. Tuttavia, la proprietà, con la quale i rapporti evidentemente non erano da tempo idilliaci, non demorde, e Proietti rinuncia a tornare nel teatro che considerava suo per avero lo riportato ai fasti di un passato che sembrava perduto.
Oggi al Brancaccio sotto la direzione di Costanzo vanno in scena musicals con i ragazzi di " Amici".