Dentro l'inferno - Documentario (2016)

Documentario sui vulcani diretto dal prolifico regista tedesco che come il precedente Lo and behold non convince del tutto. Le immagini delle eruzioni sono impressionanti e spaventose, ma troppo spesso la narrazione prende strade alternative che nelle intenzioni (almeno così penso) vorrebbero aggiungere peso e sostanza al discorso scientifico e invece paiono depotenziare l'opera. In generale, rispetto all'oggetto del film, sono pochi i momenti realmente interessanti e sorprendenti.

Lungo amore dell'amato Werner, i vulcani hanno il loro irresistibile fascino e il tedesco li filma con passione e potenza, come si addice all'argomento. Purtroppo però ogni tanto si perde il punto principale: tra un'escursione nella culla della civiltà e un'altra nel paese più isolato (e ormai più filmato del mondo) del mondo, il fuoco e la lava finiscono in secondo piano ed è un peccato. Inoltre, oltre a un vulcanologo, i vari culti del cargo avrebbero meritato anche la presenza di un antropologo, perché sono un fenomeno veramente fantastico.

Herzog e il vulcanologo Oppenheimer documentano, toccando svariati angoli della terra, l'impressionante fenomeno dei grandi vulcani e il loro potere sull'immaginario collettivo, sui miti e i riti collegati al fuoco. Purtroppo le due analisi non si integrano e l'autore sembra più attratto dall'antropologia che dall'aspetto dirompente e scenografico, che è confinato in poche (se pur affascinanti) riprese. Molte divagazioni certo interessanti, ma piuttosto verbose che pesano sul minutaggio finale (l'ndagine paleontologica in Etiopia). Bella la colonna sonora.

Un documentario ad ampio spettro che abbraccia sotto la propria ala due visioni differenti. Da un lato la beltà delle lave vulcaniche che emanano un fascino immobilizzante, enfatizzato dalle musiche solenni da cui scaturisce un tocco sacro; dall’altro una ricerca antropologica nelle popolazioni locali e del loro rapporto con il vulcano. Credenze religiose sincretiche e ricerca delle origini dell’uomo affondano le radici in Corea del Nord, Islanda, Indonesia, Etiopia e Vanuatu, lasciando una valanga di interrogativi a chi apre la propria mente.