Danse fleur de lotus - Corto (1897)

Questo cortometraggio del 1897 diretto dalla pioniera Alice Guy si potrebbe definire un mini-musical, con al centro una ballerina che danza avvolta in bianche vesti svolazzanti, simili ai petali di un fiore. Il senso di “immagine in movimento” è reso perfettamente sia dalla leggiadria della protagonista che dall’uso del colore in diverse sfumature.

Alice Guy è tra i primi a cogliere le suggestioni della Danse serpentine dei Lumière che avevano filmato le evoluzioni di Loïe Fuller colorando gli ipnotici movimenti del suo drappeggio. D’ora in poi saranno in molti a copiare l’idea originaria dei Lumière, ma spesso senza inventiva. Questo corto ne è, ahimè, un classico esempio. Praticamente un clone inutile e senza idee.

Cortometraggio che oggi potremmo definire sperimentale nel quale Alice Guy dirige una ballerina che interpreta un fiore e che compie leggiadre evoluzioni. Interessante lo studio della ripresa del movimento ma colpisce maggiormente la "visione" dei colori attraverso i cambiamente di sfumatura dell'abito della protagonista.

Una donna e il suo vestito. Un movimento angelico che porta a immaginare proprio un fiore che si apre e si chiude allo scorrere del tempo. L'idea del movimento è resa anche dalla bravura della protagonista nel manovrare il vestito, ma è indubbia la capacità della Guy di riuscire a rendere il tutto magico. Lo sguardo rimane fisso su ciò che si vede ovvero la realtà che diventa un sogno.

Alice Guy è qui al'ennesimo rifacimento di qualcosa di precedente. Stavolta ripete la trovata di tanti, fra i qiali i Lumière con la nota Danse serpentine con le evoluzioni di Loïe Fuller. L'unico interesse del cortometraggio, pertanto, sta nella bravura della danzatrice, non certo nell'ideazione del soggetto.