Charlot si distingue - Corto (1914)

Pellicola storica: è la prima apparizione del personaggio del vagabondo con baffetti, bastone e bombetta! Un corto fatto di nulla, e anche ripetitivo, ma geniale: Charlot cerca insistentemente di finire nell'inquadratura delle cineprese che riprendono una corsa di automobiline. Già l'idea di per sé è deliziosa, ma poi Chaplin ci gioca con nonchalance, attaccandosi da vero impiastro a ogni troupe, che lo respinge inutilmente. Si sorride per la piccola gag ripetuta. E Charlot è già diventato personaggio eterno.

Per questa prima apparizione del personaggio di Charlot, fisicamente caratterizzato per come oggi lo conosciamo, Chaplin sceglie un cortometraggio "minimale". La storia è praticamente inesistente (il protagonista è spettatore/disturbatore di una corsa di automobili), ma l'artista sfrutta al meglio l'occasione per una presentazione del personaggio affidata sofrattutto alla fisicità e alla mimica che vengono amplificate dalla ripetitività delle gag. Storico.

Prima apparizione di Charlot, ma secondo corto di Chaplin, girato in soli quarantacinque minuti e durante l'effettiva gara "automobilistica" dei ragazzi a Venice (California). È un Charlot cui non si è abituati: di solito il vagabondo è opportunista ma sempre attento a sfruttare intelligentemente le occasioni che si presentano nel suo vivere alla giornata; qui invece fa emergere solo la voglia di protagonismo a tutti i costi: è un rapporto tra lui e la macchina da presa che Chaplin domina con una smorfia verso l'obiettivo.

Sgombrato il campo dal possibile equivoco toponomastico (la "Venice" del titolo non è la nostra Venezia, ma il quartiere di Los Angeles), ribadito che siamo di fronte alla fondamentale nascita del personaggio destinato all'immortalità col nome di Charlot, bisogna dire che il film è ripetitivo e che si fa presto noioso. Preso atto della trovata di sfruttare una gara di automobiline per bambini (una riporta il marchio FIAT) durante la quale Chaplin fa il disturbatore che impalla lo schermo, guarda in macchina eccetera, il film non ha nulla da dire.