Sembra spesso, sopratutto per il genere comico ma anche per il drammatico, che non si riesca a ridere o commuoversi se non di fronte ad un cartoon e Charlie da buon cartone animato ci regala un po' di sana commozione. La storia non è geniale né innovativa, ma la dolcezza del cane (soprattutto perché sposata con la indole truffaldina e quella della bimba) vale da sola la visione. Charlie è, senza dubbio, un ottimo film per bimbi e non. Consiglio assolutamente!
Continuando (e concludendo) il brillante periodo di Bluth, Charlie è l'ennesimo film del cartoonista americano che alterna comicità a momenti più maturi e di chiara tristezza, stile ben noto a chi ha visto l'originale Fievel. I personaggi sono davvero notevoli qui, non banali stereotipi ma complessi personaggi (specialmente Charlie stesso) e il tutto è poi arricchito da un doppiaggio italiano più che all'altezza della situazione. Qualcosa resta inspiegabile, specialmente il momento musicale del coccodrillo che... poi non compare più.
Forse il film di Bluth che preferisco: le bellissime animazioni non deludono mai, così come i tocchi splendidamente dark che sbucano un po' ovunque (dal tema della morte alle visioni infernali, passando per il gioco d'azzardo e i paludosi sfondi della Louisiana). La storia è simpatica, non originalissima, ogni tanto si esagera con qualche canzone un po' troppo zuccherosa, ma nel complesso l'intrattenimento per la famiglia non manca. Davvero un buon prodotto. Mezzo pallino in più per il finale che porta ogni volta la lacrimuccia nei miei occhi.
MEMORABILE: La (prima) morte di Charlie; Il finale commovente.
Bel film d'animazione sul tema della redenzione. Don Bluth si riconferma direttore artistico di pregio, seppur il tempo non sia stato particolarmente galantuomo nel ricordare le sue maggiori opere. La storia riesce nel mutuare i difetti dell'uomo nelle figure dei cani (Charlie e Carface emblematici nei rispettivi ruoli), mentre gli umani diventano quasi depositari di un'innocenza perduta da riscoprire. La storia non è né originale né imprevedibile nelle sfumature che porta con sé, ma sa colpire nel segno. Doppiaggio italiano eccellente.
MEMORABILE: La prima morte; La gara dei cavalli; La bambina che non vuole dormire; Il coccodrillo tenore; L'ultimo saluto prima di andarsene.
Ritrovatosi nell'Aldilà dopo essere stato ucciso per ordine del socio con cui gestiva una bisca, Charlie con un trucco riesce a tornare in vita con l'intenzione di vendicarsi, ma si imbatte in una bambina orfana da proteggere e le sue priorità diventano altre, anche se gli scoccia ammetterlo... Cartone animato con una trama di ambientazione gangsterica ricca di gustose citazioni cinefile che riesce a mescolare efficacemente divertimento e commozione grazie alla simpatia dei personaggi, ben caratterizzati nei rispettivi ruoli. Adatto ai piccini, gradevole anche per gli adulti.
MEMORABILE: L'amico bassotto; La canzoncina della pizza; il coccodrillo King Gator; La botta di commozione nell'epilogo
Charlie è un antieroe, un gangster canino abituato a vivere sul confine del rischio; sennonché si imbatte in una piccola creatura sfortunata (tra l'altro andate a leggervi la storia di Judith Barsi, che le diede la voce in originale) ed ecco l'incipit della tensione di fondo. I disegni e soprattutto i colori scelti da Don Bluth tratteggiato un cartoon atipico, a tinte opache, oggi invecchiato forse in modo non eccellente ma sempre in grado di trasmettere uno spirito drammatico anche amaro, soprattutto intenso. A incorniciare il tutto un finale forse prevedibile ma pregno.
Fra i tanti cani che popolano i cartoons Charlie è un muso che non si dimentica. Un tratto curatissimo e un gran ritmo riescono a coinvolgere grandi e piccoli mettendoli allo stesso livello, con una sceneggiatura che non lesina colpi di scena, continuamente attaccata a una realtà non sempre felice, in cui le difficoltà della vita emergono continuamente. Lo spirito sempre positivo nell'affrontarle e qualche sano eccesso rendono questo film un piccolo gioiellino, in grado di insegnare le cose divertendo, senza mai cadere nel didascalico. Un evergreen da vedere almeno una volta.
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DiscussioneDaniela • 10/07/20 15:07 Gran Burattinaio - 5931 interventi
Il film è disponibile sulla piattaforma Netflix.
In originale le voci di Charlie e del suo amico bassotto Itchy sono rispettivamente quelle di Burt Reynolds e Dom DeLuise.
lo stesso personaggio di Charlie, che è un pastore tedesco, è stato modellato nelle espressioni e nella gestualità su Burt Reynold, al quale Don Bluth aveva pensato fin dal concepimento della storia.
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Charlie_-_Anche_i_cani_vanno_in_paradiso
Il titolo inglese del film è "All Dogs go to Heaven", che per altro nei titoli di coda viene tradotto alla lettera in "Tutti i cani vanno in paradiso".