Chacun son cinéma ou Ce petit coup au coeur quand la lumière s'éteint et que le film commence - Film (2007)

Chacun son cinéma ou Ce petit coup au coeur quand la lumière s'éteint et que le film commence
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Titolo originale: Chacun son cinéma ou Ce petit coup au coeur quand la lumière s'éteint et que le film commence
Anno: 2007
Genere: antologia (colore)
Regia: [+e] Vari
Note: aka "Chacun son cinéma", aka "A ciascuno il suo cinema". Film composto da 33 episodi di 3 minuti ciascuno realizzato per festeggiare i 60 anni del Festival del Cinema di Cannes. I registi sono: Theodoros Angelopoulos, Olivier Assayas, Bille August, Jane Campion, Youssef Chahine, Kaige Chen, Michael Cimino, Ethan Coen, Joel Coen, David Cronenberg, Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne, Manoel de Oliveira, Raymond Depardon, Atom Egoyan, Amos Gitai, Alejandro González Iñárritu, Hsiao-hsien Hou, Aki Kaurismäki, Abbas Kiarostami, Takeshi Kitano, Andrei Konchalovsky, Claude Lelouch, Ken Loach, David Lynch, Nanni Moretti, Roman Polanski, Raoul Ruiz, Walter Salles, Elia Suleiman, Tsai Ming-liang, Gus Van Sant, Lars von Trier, Wim Wenders, Wong Kar-Wai, Zhang Yimou

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/12/10 DAL BENEMERITO PIGRO
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Pigro 6/12/10 09:36 - 9636 commenti

I gusti di Pigro

I registi riflettono sull'emozione del cinema: suggestiva carrellata di sale, pellicole, spettatori a ogni latitudine, tra divertimento, commozione, socializzazione, erotismo, tragedia. I 33 cortissimi sono altrettante perle di sentimento: nostalgico, ironico, visionario. Spesso di alta qualità, a volte banale, e con alcune brutture di Campion, Chahine, Cimino e Oliveira. Strepitoso Iñarritu con la spettatrice cieca. Emozionanti Angelopoulos, i Dardenne e Wenders. Acuti Konchalovsky e Kaurismäki. Raffinato Wong. Buffi Polanski e Suleiman.

Saintgifts 25/04/16 21:09 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

È ovvio che nella riunione di trentatre cortissimi, uniti per formare un "film" che celebri il cinema (una volta di più), si può vedere di tutto. Credo sia questa, assieme alle riflessioni che può suscitare, la virtù di un lavoro che riunisce tutti, o quasi, i maggiori interpreti della settima arte di questo momento. A me ha colpito l'episodio di Wenders: mi sembra sia quello che riesce a dire più cose in pochissimo tempo, seppellendo un certo cinema sotto i colori di un tramonto gioioso di giochi e suoni. Visione senz'altro consigliata.

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  • Discussione B. Legnani • 7/12/10 13:16
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Com'è quello di Moretti? Chi c'è oltre lui?
    Ultima modifica: 7/12/10 13:19 da B. Legnani
  • Discussione B. Legnani • 7/12/10 13:19
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Hai fatto benissimo, Pigro, faccio anch'io sempre così. Dovrò solo tagliare un po' di nomi del cast perché così la scehda è un po' tanto chilometrica.

    Forse, accanto a "Regia: VARI", si potrebbe aggiungere "vedi NOTE".
  • Discussione Zender • 7/12/10 13:56
    Capo scrivano - 12 interventi
    Mah, non l'abbiamo mai fatto. Dovremmo farlo per tutti. Si suppone che chi vede Vari e sia interessato, uno sguardo alle note lo dia.
  • Discussione Pigro • 7/12/10 14:51
    Consigliere - 1659 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Com'è quello di Moretti? Chi c'è oltre lui?

    Quello di Moretti (titolo: Diario di uno spettatore) è carino, molto "morettiano" naturalmente: c'è lui che racconta alcuni ricordi legati alla sala cinematografica, quindi nel suo solito stile, ma con alcuni ricordi davvero acuti.
    A me è piaciuto molto, come ho scritto nel commento, quello di Iñarritu (titolo: Anna), per il quale ho un debole. Confesso che alla fine non sono riuscito a frenare le lacrime dalla commozione: e riuscire a far piangere con un film di tre minuti (in cui praticamente non accade nulla), in mezzo a cortometraggi vari (alcuni molto belli), ti assicuro che è stato davvero sorprendente e inatteso.
  • Discussione Gugly • 2/07/16 23:10
    Portaborse - 4710 interventi
    Mancato Michael Cimino.
  • Discussione Daniela • 3/07/16 00:01
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Appena letta la notizia: è morto all'età di 77 anni Michael Cimino.
    Se si esclude il segmento inserito in Chacun son cinéma ou Ce petit coup au coeur quand la lumière s'éteint et que le film commence , solo 7 regie dal 1974 al 1996, ma nel mezzo ci sono titoli che non si dimenticano.
  • Discussione Raremirko • 3/07/16 00:07
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Veramente un grande, mi dispiace una cifra.
  • Discussione Buiomega71 • 3/07/16 11:37
    Consigliere - 25943 interventi
    Usti! Che notizia amarissima! Apprendo solo ora (chi mai pensava in questo thread!)

    Ci lascia un gran pezzo di cinema americano senza se e senza ma...

    Notizia davvero dolorosa, per chi, come me, ama il cinema americano e, soprattutto, il cinema di questo grande regista (vergognosamente emarginato dall'industria, etichettato, sempre ingiustamente, come fascista, ghettizzato, messo al bando, parecchi progetti mai realizzati per colpa di produttori scellerati, e l'ultimo suo film, ancora da vergognarsi, risale al 1996!)

    Insieme a Walter Hill ha dato al nuovo cinema americano degli anni '70 un respiro epico e peckinpahniano (nonchè fordiano, come i grandi spazi dei suoi film)

    Le e stato vicino il suo vero amico più grande, Kris Kristofferson, che quando seppe , da alcune malelingue, che Michael avrebbe cambiato sesso, lo chiama subito per telefono

    Kris: "Michael, ma e vero? Dimmi che non e vero!", e Cimino :"Tranquillo Kris, quei bastardi non mi lasceranno mai in pace!"

    In realtà erano gli effetti di una cura contro il cancro, che Michael stava combattendo da anni

    Amo TUTTO il suo cinema, dal fulminante esordio di Una Calibro 20..., dalla visceralità del Cacciatore (solo Coppola con Il Padrino ha firmato una lunga festa così bella), all'imperfezione de I Cancelli del Cielo (opera che lo ha danneggiato per sempre), che seppur lo trovo il suo film meno riuscito, ha momenti di grandissimo cinema (sul set, Cimino, veniva soprannominato dalla troupe l'ayatollah), al suo vero CAPOLAVORO , il furente e sanguigno L'anno del dragone, al Siciliano, altro film imperfetto ma sottolineato da grandi momenti di violenza grafica, al bellissimo e sottovalutato Ore Disperate, fino al suo film testamento Verso il sole.

    Se devo scegliere due dei suoi film, allora Una calibro 20... e L'anno del Dragone

    Una piccola parte di me muore insieme a Michael, che io voglio ricordare così, con quel fisico marmoreo e tarchiato (dovuto alla sua passata esperienza di agonista di lotta libera), sul set dei Cancelli del cielo

    http://www.sbs.com.au/movies/sites/sbs.com.au.film/files/styles/body_image/public/cimino_deer.jpg?itok=FfErQIbl&mtime=1467502128


    Per chi ama il suo cinema consiglio il libro, edito dalla Falsopiano, AMERICA PERDUTA-I FILM DI MICHAEL CIMINO, scritto da Massimo Benvegnù e Roberto Lasagna, editato nel 1998 (dove ho estrapolato l'episodio con Kris Kristofferson), che racconta dell'uomo, del genio, delle curiosità e degli anedotti del grande Michael

    Addio Michael, buon viaggio verso i cancelli del cielo...
    Ultima modifica: 3/07/16 19:55 da Buiomega71
  • Discussione Caesars • 4/07/16 13:23
    Scrivano - 16800 interventi
    Diamine, leggo solo ora qui la bruttissima notizia. Spiace tantisssimo
  • Discussione Raremirko • 28/03/18 23:28
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Il film mi è piaciuto anche se ognuno dei vari registi, in modo forse sin troppo personale, traspone nei corti il proprio meglio ed il proprio peggio.

    Quindi Von Trier è spiazzante e sopra le righe, Moretti egocentrico e quasi fastidioso, Gitai (giustamente) denuncia, Kar-Wai cerca l'autorialità (e personalmente mi ha deluso), Kitano cura moltissimo cromostismi e fotografia, ecc..

    Alla fin fine ho apprezzato quasi tutto e mi è piaciuto molto il lavoro di Inarritu; c'è da dire però che almeno la metà dei corti paion dei miniremake di Nuovo cinema paradiso comunque...

    Bello.