Brightwood - Film (2022)

Esordio alla regia per Dane Elcar, che partorisce un film low budget che si sposta tra lo sci-fi e l'horror. Una coppia in separazione si ritrova a fare jogging attorno a uno stagno; qui, tra paradossi e loop temporali, si dipana una trama sofisticata e avvincente che riesce a tenere alto l'intreresse per tutta la durata del film. Bravissimi i due attori. Esempio di come si possa fare dell'ottimo cinema avendo buone idee, capacità e pochi soldi. Una piacevole sorpresa.

Lo si sa da Perrault: il bosco è nemico giurato di ogni comfort zone. Equativamente, sentiero svanito = smarrimento relazionale incarnato dallo space-looping che gira (a vuoto) nella toppa del matrimonio fallito ("continuiamo ad andare avanti come se qualcosa dovesse cambiare ma non è così!") e coppia literaliter autocannibalizzata in eterno in una twilightzonata pitagoryca. Proprio quel che un horror non dovrebbe fare: esclamare giuluvo "Salve, sono una metafora!" tra coerenti giochini di differenza nell'identico e identico nella differenza che lasciano il time-loop che non trovano.