Scarce - Film (2008)

Solito compitino scopiazzato sui soliti rednecks cannibali (di cui evidentemente gli Stati Uniti sono infestati) e sui soliti giovanotti un po' scemi che sbagliano strada nel più classico wrong turn. Tutta roba riciclata che contribuisce a far scendere ancor più il livello medio di questi ormai insopportabili survival-cannibal-horror che vengono sfornati a decine all'anno senza che mai si riesca a vedere - non dico molto - un piccolo volo di fantasia, uno straccio di idea inedita, uno sguardo registico un po' divergente.

Scarce, come scarsità. D'idee (ancora zotici reazionari che seguono dieta proteica a base di lombata di civilizzati? Ancora snowboarders smarriti fra le nevi perenni della retriva Pennsylvania? Di nuovo la metafora del cannibalismo come critica all'abuso di carne?), di location (ma questa non è la baita di Necrosis e Skin and bones?), d'attori (ma i registi non sono forse gli studenti pettinati da Sonic Boom che rimediano due picche a iosa?). Non basta un pizzico d'ironia a salvare quest'inservibile barbecue, la cui scipitezza non può essere coperta da copiose spennellate di salsa tarantinata.

Tre ragazzi di rientro dopo un week-end restano coinvolti in un incidente a causa d'una tormenta di neve. Fortuna (fortuna?) vuole che nei paraggi ci sia una casupola e il proprietario, tale Ivan (Steve Warren) sia ben lieto di ospitare un paio di loro, giunti in tempo per la cena. Diviso in due parti, ovvero una prima irrisolta (anche se suggestiva per la scenografia data da un paesaggio innevato) che cede il passo ad un secondo tempo piuttosto acido, scorretto e in linea con i vari torture-porn, funzionali al tema della "sopravvivenza". Nulla di nuovo, ma i 10 minuti finali con quei dildo...