Blood - Film (2022)

Un albero misterioso contamina animali e persone, trasformandoli in esseri che necessitano sempre più sangue per sopravvivere. Un soggetto non nuovo che prende spunto da diverse fonti, da La morte dietro la porta fino a L'albero del male e Cimitero vivente, passando per molto del cinema sui vampiri, sugli zombi e certi eco-vengeance; le origini del male non sono spiegate, lasciando il dubbio di trovarsi di fronte a un horror soprannaturale o a uno sci-fi. Ne esce comunque un lavoro cupo e funereo, in cui la morale pare essere che una madre farebbe qualunque cosa per i propri figli.

Madre con problemi alle spalle ne deve affrontare uno più grosso quando il figlio minore, dopo esser stato morso dal suo cane, inizia a manifestare una sete di sangue... Anderson lascia sul vago la natura dell'infezione legata alla presenza di una "zona morta" per concentrarsi sulla sofferenza della protagonista, disposta a tutto per la sopravvivenza del suo bambino-vampiro e questo, unitamente all'epilogo impregnato di disperazione, rende il film particolarmente cupo, riscattando almeno in parte la scarsa originalità delle premesse e alcuni smagliature nella sceneggiatura.

La madre separata vive con il figlioletto e la figlia, ma qualcosa nel bosco (un albero misterioso) contamina l'essenza degli esseri: il cane che morde il bambino che pian piano cambia. Sorta di vampirismo reinterpretato alla luce di film come cimitero vivente che inizia sotto tono e pian piano diventa più interessante, ma non abbastanza da essere buono su tutti i livelli: molto prevedibile, anche se ben confezionato, la regia non regala particolari momenti di intrattenimento o maestria e il risultato è piuttosto noiosetto.