Believe me: The abduction of Lisa McVey - Film (2018)

Vittima di una terribile famiglia, nel momento in cui vorrebbe farla finita Lisa viene rapita da un maniaco che, dopo le solite violenze e privazioni, la rilascerà grazie all'intuito psicologico di lei. Ma una volta libera nessuno le crederà, tranne un poliziotto convinto della sua particolareggiata testimonianza. Un fatto di cronaca degli anni '80 che, pur risentendo dei condizionamenti del target (è un tv movie), ha tutte le carte in regola per mettere in moto emozioni, incredulità e sconcerto, grazie a una regia misurata (anche se un po' didascalica) e un cast significativo e attento.

Ispirato ad un fatto di cronaca degli anni '80. Più che la prima parte, relativa al rapimento e allo stupro di una diciasettenne da parte del maniaco sessuale di turno, a suscitare stupore e rabbia sono soprattutto le reazioni dopo il suo rilascio, ossia il menefreghismo della sua disgraziata famiglia e l'incredulità iniziale della polizia che non crede al suo racconto. Messa in scena modesta ma dignitosa anche se la parte delle indagini è troppo sbrigativa, film educativo per come mostra che un evento traumatico può evolversi in senso positivo grazie a coraggio e forza d'animo.