Assaut d'escrime - Corto (1898)

È quasi commovente vedere questo brevissimo prodotto di Méliès, che vediamo in una sorta di animazione ricreata dopo decenni, sulla base di materiale reperito. I due ignoti schermidori rappresentano, forse del tutto inconsapevoli, i pionieri della documentazione sportiva, per di più in una pratica di antiche ascendenze, immortalate per i posteri. E ciò è che più che sufficiente per segnalare l’opera in modo lodevole.

Due schermidori che si sfidano in gara hanno la leggerezza, l’agilità e l’armonia di una fascinosa coreografia: uno spettacolo, insomma. Ed è così che evidentemente li ha visti Méliès, scegliendoli come soggetto perfetto per un flip book, che in questa pellicola appositamente restaurata ritrova la fluidità (al netto dell’inevitabile, ma minimo, muoversi a scatti) che il meccanismo tipicamente da pre-cinema voleva indurre. Corto giocoforza brevissimo, ma arioso e a suo modo ipnotico: staresti a "sfogliare" le immagini all’infinito...

Dieci secondi: ecco quanto basta a George Méliès per imprimere sulla pellicola tutta la sua arte. Nella fattispecie il soggetto è rappresentato da due schermidori che si affrontano in un duello all'ultimo sangue utilizzando tutta la destrezza e la competenza che gli appartiene. Le immagini che raffigurano uno scontro tra le due persone possono essere anche viste e interpretate come una sorta di danza/balletto, per quanto sono armoniose. Una visione soltanto non è sufficiente, ma rivederlo più e più volte conferisce all'opera un senso di movimento e di dinamismo che incanta.