Chicken Little - Corto (1943)

Parabola sull'ingenuità umana e sul condizionamento targata Disney. Una volpe plagia un pulcino per mangiarsi un intero pollaio. Con una chiusura curiosamente macabra per l'epoca, la Disney produce un buon cartone col quale rappresenta alla perfezione come l'essere umano possa essere facilmente plagiabile da leader carismatici.

Trasposizione dell'antica fiaba di Chicken Little che crede che il cielo stia cadendo e crea il panico nel pollaio spingendo involontariamente tutti verso la volpe, che qui invece è l'astuta demiurga, abile nel manovrare i pennuti con la psicologia. Evidente il fine propagandistico antinazista, che tuttavia (grazie allo stesso Disney che corresse una sceneggiatura iniziale troppo palese) riesce a essere una più ampia critica al condizionamento delle masse. E comunque il corto è divertente, anche per la buona caratterizzazione dei personaggi.

Clyde Geronimi, uno dei più esperti ed abili registi della Disney, dirige questo cortometraggio che, come spesso accade, aggiorna una vecchia favola per trarne una morale che questa volta (siamo in pieno secondo conflitto bellico) è fortemente ancorata alla situazione politica del momento. Anche libero da questi condizionamente ideologici, il corto è piacevole e segnato da una buona caratterizzazione dei personaggi e da una tecnica di animazione che si assesta su livelli più che discreti.

Incredibile cortometraggio che vuole dimostrare come i totalitarismi siano riusciti a soggiogare le folle. Naturalmente l'operazione è camuffata sotto forma di favoletta esposta quasi più per gli adulti con tanto di lupo che si legge il suo bel tomo di psicologia per capirci un po' di più. Tutto ciò che accade nel pollaio - all'apparenza ben protetto da una grande palizzata - viene condizionato dall'operato del lupo, che manovra tutti come un burattinaio. Interessantissimo visto anche il finale particolare: le ossa in fila ricordano qualcosa...

Aiutata da un libro di psicologia, una volpe riesce a seminare il dubbio e poi il panico in un pollaio. Questo corto animato dal tema propagandistico (siamo nel pieno della Seconda Guerra Mondiale ed è facile intuire il messaggio, tuttora valido) spicca fra gli altri esempi del genere perché studia proprio l'effetto della propaganda sulle masse, mostrando le varie tecniche che il nemico può utilizzare per destabilizzare la situazione dall'interno. Da ricordare il finale macabro e inaspettato.

Una metafora sul condizionamento delle menti camuffata a dovere dalla rappresentazione in chiave disneyana, di una favola popolare. Un livello di produzione altissima, con una animazione eccellente che propone il concetto di animali antropomorfi in una società da cui i più grandi autori della Disney hanno tratto ispirazione (si riconosce un sosia di Paperino). Un corto che non ti aspetteresti, soprattutto per il finale.