Arkansas - Film (2020)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E' difficile trovare film che sappiano mescolare musica e scene apparentemente inconciliabili generando una poco spiegabile, originale armonia. Quando ci riescono non si può che ammirare il risultato. Come in questo caso, con alcuni brani straordinari dei Flaming Lips che regalano un flavour unico a un'opera che altrimenti faticherebbe a uscire dall'anonimato e che in sé non ha nulla che sappia renderla memorabile, per quanto in ogni modo si tenti di creare il cult in provetta. Guarda ai Coen, con tutta evidenza, azzecca qualche buona idea, ma si perde in continue ellissi pretenziose che ne frantumano la linea narrativa col risultato di rendere faticoso seguire la storia dei...Leggi tutto due spacciatori di mezza tacca Kyle (Hemsworth) e Swin (Duke, anche regista e cosceneggiatore del film). Fermati durante il trasporto d'un carico di droga da una guardia forestale (Malkovich) che pare volerli arrestare, capiscono che quella vuole semplicemente prenderli a lavorare sotto di sé sostituendosi al loro mandante originario, tale Frog. In breve tempo fioccheranno i cadaveri, come in ogni noir a matrice pulp, anche se qui l'approccio smorza la violenza prediligendo i toni più soft, più vicini alla lunarità grottesca dei Coen che all'azione concitata di Tarantino o Ritchie. I modelli restano però lontani e ARKANSAS finisce col risultarne una scopiazzatura molto meno incisiva, in cui come detto la forza viene soprattutto da una perfetta gestione della colonna sonora, utilizzata per far montare un'atmosfera inusuale, che ben si attaglia agli scenari rurali e di provincia di una regione poco battuta dal cinema e dipinta qui con innegabile gusto. Nemmeno il cast sarebbe male, a dire il vero, ideale per interpretare il tipo di personaggi beffardi, mai seri fino in fondo, che affollano il film. Ai due protagonisti si aggiungono infatti un Vince Vaughan magnetico (vero punto di forza del film) e la splendida, dolce Eden Brolin nei panni di Johnna, che col bizzarro Swin apre una relazione all'insegna di un insospettabile amore corrisposto. La divisione in capitoli è l'ennesimo tributo poco fantasioso al genere, espediente attraverso il quale rendere ancor più caotica una trama che al tutto aggiunge pure superflui flashback. La traccia è quella di troppi noir simili, con i ritmi che spesso rallentano fino a farsi soporiferi, i dialoghi che si rarefanno e una monotonia di fondo che non aiuta ad interessarsi alle tante ramificazioni della vicenda, ovviamente pronte a intrecciarsi come ci si aspetta. Si può dire che il titolo e le didascalie sulle quali il film si apre già chiarifichino come si cerchi di cogliere lo spirito del luogo prima ancora che colpire con la storia e in questo il film può dirsi riuscito, ma la superficialità con cui si buca la sceneggiatura (spesso di proposito) lascia perplessi, per quanto non manchi qualche buon momento che permette di intuire la relativa cura riposta nella scrittura dei dialoghi, come richiesto da ogni emulo dei Coen (o di Tarantino, o di Ritchie) che si rispetti.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/04/20 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 12/12/21
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Herrkinski 27/04/20 03:35 - 8052 commenti

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L'esordio in regia di Duke (originario dell'Arkansas) è un film sul narcotraffico nel sud degli Stati Uniti con più di una freccia al suo arco; se lui è bravo nel ruolo che si è ritagliato, il resto del cast è altrettanto valido, con una vera masterclass di Vaughn (ormai una garanzia). Se la storia, in bilico tra noir e spunti ironici/pulp non è delle più originali, lo sviluppo è ben orchestrato e la suddivisione in capitoli (con un paio di flashback) funziona; belle location e atmosfere, buona narrazione, ost dei The Flaming Lips favolosa.

Capannelle 16/06/20 22:10 - 4394 commenti

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Al posto di Liam Hemsworth si sarebbe potuta piazzare una qualsiasi cosa vivente e il prodotto non ne avrebbe risentito. Per fortuna gli altri interpretati funzionano, non si pestano i piedi e la storia acquista un certo carattere, né troppo serio né troppo piacione. Anche i veterani Malcovich e Vaughn dimostrano di non essere lì solo per sfruttare il proprio nome e si integrano bene con due personaggi amabili ma attenti a non andare sopra le righe.

Daniela 27/07/20 21:44 - 12606 commenti

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Attore attivo soprattutto in serie TV, Clark Duke esordisce alla regia con un thriller che ha per numi tutelari più i Coen che Tarantino, riservandosi il ruolo del meno sveglio dei due compari che spacciano per conto di un certo Frog... Se lo spunto è poco originale, la trama ha qualche risvolto imprevedibile e la messa in scena oltre ad essere curata può contare su un cast ben assortito in cui Malkovic pare divertirsi e Vaughn domina tutte le scene in cui appare. Nel complesso un film gradevole, mettendo in conto un ritmo sincopato e qualche incertezza di regia. Bella la ost.
MEMORABILE: Uno sopra l'altro, qualche riflessione prima di morire.

Galbo 10/08/20 14:37 - 12372 commenti

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Diretto (e interpretato) da un regista da tenere d’occhio, un noir “sudista” che si colloca senz’altro dalle parti dei cinema dei fratelli Coen ma che riesce a trovare una sua cifra personale per il tono generale che tende a non prendersi sul serio nemmeno nei momenti più drammatici, e l’uso sapiente dei diversi piani temporali. Gli attori sono ben scelti e autori di una buona prova, Vince Vaughn per primo. Ottime ambientazione e colonna sonora. Un buon film.

Kinodrop 18/08/20 20:25 - 2909 commenti

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L'incontro tra due personaggi diversi tra loro dà l'avvio a un sodalizio "commerciale" per le città del sud degli States, al servizio di un capo-spacciatore, il leggendario Frog. Duke, qui regista e attore, colloca una storia di affari e crimini nei territori a lui più familiari, coniugando ironia e azione attraverso un particolare script diviso per capitoli, con scarti temporali che sembrano fuorvianti ma danno una scossa ed evitano la banale linearità di cause e effetto. Personaggi inconsueti ben caratterizzati da un cast di livello (Malkovich e Vaughn su tutti). OST perfetta.
MEMORABILE: I Flaming Lips (in versione country); I gemelli "cresciuti" da Frog; Lei; Il negozio di cianfrusaglie; Il finale.

Bubobubo 12/11/20 19:19 - 1847 commenti

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Rimescolamento paracoeniano dell'intramontabile ybris, o di cosa succede quando si vola troppo vicini al sole senza un paio di ali adeguate. Seppur non eccelso nel ritmo, né particolarmente generoso nelle scene d'azione (splatter contenuto ai minimi), l'esordio noir di Duke ricorda un altro, sontuoso esordio, Sangue facile: lì un triello malavitamoroso costruito su vicendevoli incomprensioni personali, qui due criminali di mezza tacca che allargano il loro business nelle zone grigie create da eventi esterni, per il gran scorno del loro capo. Convincente la prova di Vaughn.

Didda23 7/01/21 15:57 - 2424 commenti

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L'esordio dietro la macchina da presa dell'attore Duke genera un film qualitativamente altalenante per colpa di una sceneggiatura che va troppe volte singhiozzando, con una suddivisione in capitoli che - probabilmente - esalta in negativo la frammentarietà dello sviluppo narrativo. Ineccepibile la prova di Vaughn (è sempre più attore polivalente) come quella di Malkovich, mentre il resto del cast (regista compreso) non entusiasma. Qua e là si respira qualcosa di interessante, ma il livello empatico è ai minimi termini. Sensazionale, invece, la ost composta dai The Flaming Lips.
MEMORABILE: La scalata di Vaughn; Il corpo a corpo fra Malkovich e l'assalitore; I gemelli.

Gottardi 8/06/21 14:02 - 394 commenti

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Coppia di balordi è reclutata come intermediari dello spaccio di droga. Il loro capo rimane ucciso in un tentativo di rapina, e loro non sapendo cosa fare proseguono l’attività di ritiro e consegne, finché i nodi vengono al pettine col boss. Noir ben caratterizzato da personaggi atipici, presenta snodi inaspettati ed è felice la scelta di seguire parallelamente l’ascesa del boss (un ottimo Vaughn) con alternati flashback alla vicenda. Ritmo a tratti indolente, come del resto i personaggi, ma l’Arkansas fa parte del profondo sud. Le belle canzoni s’intonano all’atmosfera.
MEMORABILE: Malkovich: “Non ci penso neppure di morire prima di aver lavato la mia Corvette!”; Le camicie di Vaughn.

Puppigallo 3/12/21 12:21 - 5250 commenti

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Chissà se un giorno chi ha poche idee la finirà di sfamarsi alla Tarantiniana mangiatoia. Servirebbe un ulteriore passo in avanti che qui non si vede, anzi. Tra battutine studiate a tavolino, personaggi "particolari" che però suscitano quasi tutti antipatia, o una certa irritazione, più che empatia (macchietta Malkovich), si procede cercando di farsi bastare lo sforzo di confezionare decentemente un thriller con rari guizzi ma accettabile. Alla fine però si ha la netta sensazione di non aver davvero visto nulla di nuovo degno di essere ricordato oltre la visione.
MEMORABILE: "Mi piacciono quelli come voi che non si aggrappano all'illusione di vivere troppo a lungo".

Cotola 2/09/23 23:59 - 8998 commenti

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I modelli sono palesi, ma emulare i Coen e Tarantino è impresa molto complicata, se non impossibile, oltre che rischiosa. E infatti il film non va al di là di una certa gradevolezza. Il coinvolgimento è altalenante, viste le troppe pause che si prende la sceneggiatura, mentre gli snodi e il finale sono abbastanza usuali. Si vede però che c'è una certa cura, specie nella scrittura dei dialoghi, che non sanno però essere divertenti come forse vorrebbero essere e che sicuramente non restano nella memoria. Cast discreto, ma Hemsworth non convince.

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