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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/05/11 DAL BENEMERITO LUCIUS
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Lucius 31/05/11 21:24 - 3021 commenti

I gusti di Lucius

Capolavoro in celluloide sulla vita privata e artistica di Beethoven. Scenografie viscontiane, cast di spessore, costumi al top, regia pungente e al centro di tutto la vita privata, non conosciuta da tanti come quella pubblica, dell'uomo Ludwig. E si resta di sasso nell'apprendere cosa c'è dietro il genio, la sua durissima infanzia, il rapporto col padre e la misteriosa donna innominata, da egli amata. La Rossellini riempie la scena, ma è tutta la pellicola ad estasiare lo spettatore. Ottimo.
MEMORABILE: La scoperta del foglio con su scritto: "La mia musica e tutte le mie proprietà andranno ad un solo erede... la mia amata immortale"...

Jena 11/05/13 10:12 - 1594 commenti

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Buon film sul più grande musicista di tutti i tempi. Siamo nella stile di Amadeus, che era forse appena più riuscito. La messa in scena è compatta e molto curata, la musica, non occorre dirlo, celestiale. Gary Oldman fa un po' il Sid Vicious ma tutto sommato è efficace nel difficile ruolo, mentre Krabbe e la Rossellini sono inespressivi. Restano dentro le immagini in cui si mostra la sordità del genio, come la percepiva lui, o il trionfo finale con la Nona. Da non perdere, per gli appassionati di musica.

Giacomovie 5/12/13 16:59 - 1403 commenti

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Anche se si basa su un presupposto di fantasia (come il recente Io e Beethoven), la parte inventata non toglie nulla a quello che si conosce del mondo beethoveniano; anzi, il film diventa occasione per approfondirne certi aspetti autentici e altri meno noti. Bisogna solo gradualmente adeguarsi agli intenti espositivi che zoppicano soltanto nella parte iniziale; per il resto ci sono tutti i requisiti di regia, fotografia, recitazione e ambientazione che occorrono per un prodotto apprezzabile. Ampia la scelta dei brani musicali. Finale a sorpresa.

Thedude94 8/02/19 00:49 - 1124 commenti

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Più che essere un biografico sul Maestro, quest'opera risulta essere il racconto della ricerca della sua "amata immortale", così come da titolo; non è male come idea mescolare gli aspetti tragici della vita dell'artista con le sue vicissitudini amorose, ma ciò che non convince è come viene presentato: i flashback fanno perdere l'enfasi che hanno le performance musicali (poche) rappresentate. Bravo comunque Oldman, il quale interpreta degnamente un uomo molto complesso e geniale; ok le scenografie e la fotografia; finale troppo prolisso.

Siska80 4/02/20 13:16 - 4202 commenti

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Apprezzabile il tentativo del regista di dare un volto alla destinataria delle lettere del celeberrimo compositore, ma il risultato è poco originale e getta un'ombra sull'uomo Beethoven. Se fosse vero quello che il film racconta (soffermandosi tra l'altro più sulla vita privata che su quella artistica), egli risulterebbe un esecrabile egoista che ha passato la propria vita a far del male ai propri cari relegando il proprio genio solo in secondo piano, con esiti tragici (di fantasia, va precisato).

Daniela 5/07/20 08:49 - 12895 commenti

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Biopic in forma di thriller sentimentale: chi era l'"amata immortale" destinataria di lettere mai spedite rinvenute dopo la morte del compositore? Approccio intrigante sulla carta, meno alla visione, a parte l'opinabilità della soluzione proposta, mai avanzata dagli studiosi in materia. Ovviamente i brani musicali sono divini ed è apprezzabile la cura di fotografia, scenografie e costumi, ma lo spettacolo è nel complesso freddo e pedante, nonostante l'impegno di Oldman. Inevitabile il confronto con il Mozart di Forman, da cui il film del modesto Rose esce ulteriormente penalizzato. 

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  • Discussione Raremirko • 4/06/19 23:01
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Notevole come sempre la prova di Oldman, coraggioso da parte di Rose l'aver focalizzato il grosso del narrato sul privato del genio, molto meno sul pubblico e sulla carriera.

    La Rossellini e la Golino sono un buon cast di contorno, ma la parte preodminante la fan Oldman e le atmosfere malinconiche.

    Si ascoltano perlomeno Inno alla gioia e Sonata chiaro di luna; un pò prolisso, ma un film con un suo perchè, elegante e curato.
  • Musiche Siska80 • 6/02/20 12:21
    Risorse umane - 794 interventi
    La colonna sonora del film, costituita prevalentemente da brani di Beethoven, è eseguita al pianoforte da Murray Perahia e, in generale, dalla London Symphony Orchestra diretta da Sir Georg Solti. Gary Oldman ha dichiarato di aver suonato egli stesso nelle scene in cui si vede farlo, avendo studiato per molti anni pianoforte.
    Qui di seguito una lista di alcuni brani presenti nel film (in ordine alfabetico):

    Bagatella in La minore WoO 59 "Für Elise".
    Concerto per pianoforte No. 5 in Mi bemolle maggiore, Op.73 "Imperatore"- I. Allegro & II. Adagio un poco mosso.
    Concerto per violino in Re maggiore, Op.61 - II. Larghetto.
    Cristo sul Monte degli Ulivi, oratorio per soprano, tenore, basso, coro e orchestra, Op.85 - I. Introduzione.
    Missa Solemnis in Re maggiore, Op. 123: Kyrie & Agnus Dei.
    Quartetto per archi No. 13 in Si bemolle maggiore, Op.130 - V. Cavatina.
    Sinfonia No. 3 in Mi bemolle maggiore, Op.55 "Eroica" - I. Allegro con brio.
    Sinfonia No. 5 in Do minore, Op.67" del Destino" - I. Allegro con brio.
    Sinfonia No. 6 in Fa maggiore, Op.68 "Pastorale" - IV. Il temporale (Allegro).
    Sinfonia No. 7 in La maggiore, Op.92 - II. Allegretto.
    Sinfonia No. 9 in Re minore, Op.125"Inno alla gioia" - III. Adagio molto e cantabile & IV. Presto - Allegro molto assai - Andante maestoso - Allegro energico.
    Sonata per pianoforte No. 8 in Do minore, Op.13 "Pathétique" - I. Grave - Allegro di molto e con brio & II. Adagio Cantabile.
    Sonata per pianoforte No. 14 in Do diesis minore, Op.27 No. 2 - I. Adagio Sostenuto.
    Sonata per violino e pianoforte No. 9 in La maggiore, Op.47 "A Kreutzer" - I. Adagio sostenuto - Presto - Adagio.
    Trio per pianoforte No. 5, Op.70 No. 1 "degli Spettri" - II. Largo assai.

    Fonte: Wikipedia
    Ultima modifica: 6/02/20 12:38 da Siska80
  • Curiosità Siska80 • 6/02/20 12:28
    Risorse umane - 794 interventi
    Le recensioni di Amata immortale furono miste. Sul sito Rotten Tomatoes, su 31 recensioni da parte di critici professionisti, la pellicola ha un indice di gradimento del 58%. Emanuel Levy assegnò al film una "C", definendolo una "cronaca speculativa" che manca della "vibrante energia e del fascino" del biopic su Wolfgang Amadeus Mozart Amadeus di Miloš Forman (1984). Tuttavia, il critico apprezzò l'utilizzo fatto nella pellicola della musica di Beethoven, e la scelta di Oldman come protagonista, ritenuto "l'attore perfetto per interpretare l'arrogante, irascibile musicista". Roger Ebert recensì favorevolmente il film, assegnandogli tre stellette e mezzo su quattro, scrivendo: "Amata immortale è stato chiaramente realizzato da gente che sente Beethoven direttamente nel cuore". Aggiungendo come Oldman "risultasse perfetto nella parte". Anche Janet Maslin recensì positivamente il film, scrivendo: "grazie all'uso estremamente efficace della musica più eccitante e tumultuosa di Beethoven, questo film esercita molto spesso lo stesso potere ipnotico". Lodò poi la performance di Oldman, dichiarando "cattura perfettamente Beethoven come una figura credibilmente brillante che lotta contro la sua sordità e altri demoni".

    Josh Winning di Total Film scrisse che l'interpretazione di Beethoven da parte di Oldman era una delle sue cinque migliori in assoluto, aggiungendo: "Se mai ci fosse un camaleonte cinematografico migliore di Oldman, e ancora dobbiamo trovarne uno; immergendosi pienamente nel ruolo del compositore tedesco, Oldman è qui dannatamente vicino all'essere irriconoscibile."

    Fonte: Wikipedia