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La nostra recensione di Alta infedeltà

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Claudio Insegno porta su grande schermo la commedia che aveva scritto e diretto a teatro cinque anni prima ("Un marito per due") richiamando suo fratello Pino e sostituendo Chiara Noschese con Justine Mattera. Nel tentativo di staccarsi quanto più possibile dalla staticità del palcoscenico, nella prima parte azzarda inquadrature e scelte registiche discutibili (si prenda come esempio l'inutilissimo split screen) che movimentano solo in apparenza la vicenda, ma l'origine teatrale è fin da subito evidente. Nella recitazione sovreccitata in primis, con un fiume inarrestabile di parole che copre ogni buco risultando a più riprese irritante. Perché le...Leggi tutto gag suonano talvolta patetiche e, accelerate nel tentativo di renderle ancor più comiche, sortiscono l'effetto contrario. Filippo (Pino Insegno) è preoccupatissimo perché la sua amante Julie (Mattera) ha comprato senza saperlo un villino proprio di fronte a quello in cui lui vive con la moglie Magda (Altinier). Subito convoca l'amico Giorgio (Claudio Insegno) per aiutarlo a reggere l'urto di un possibile incontro tra le due donne, che avviene quasi subito. Filippo (che a Julie aveva detto di chiamarsi Giorgio) con gran fatica riesce a far credere che lei sia l'amante dell'amico, inizialmente. Fin qui le scene in villa si alternano ad altre in esterni o in città senza far intervenire troppi attori, ma quando il film abbandonerà decisamente l'idea di staccarsi dal salotto e il giardino di casa per svelare in tutta la sua evidenza la matrice teatrale, si faranno vivi anche il padre (Izzo) di Julie, pompiere psicolabile che al sentire qualsiasi parola collegabile al fuoco comincia a urlare e fischiare, e un amico (Casagrande) di Magda con amante annessa (Pellegrino). A creare ulteriore confusione con una serie di strepiti e rumorosi interventi il maggiordomo gay di casa, figura meno indispensabile del lotto e anzi dannosa, resa tale da un Messeri fuori controllo e davvero troppo sopra le righe. A dire il vero ci vuole un po' di pazienza per non lasciarsi trascinare dai giudizi avventati che la prima parte stimola da subito: l'impatto non è quello della commedia classica, perché per l'appunto la frenesia degli interpreti, la frequente caduta in battute comiche di dubbio gusto, il ritmo imposto da regia e montaggio (con accelerazioni, flashback improvvisi, ralenti) avvicinano il film a una rappresentazione teatrale inutilmente falsata, come detto. Se però ci si riesce a concentrare sul complicato e virtuoso gioco d'equivoci sorvolando sugli eccessi di Izzo e Messeri (quando entra in scena Casagrande, con l'inseparabile Ventolin di chi soffre di fortissime crisi d'asma, le cose migliorano) o sulla non adeguatissima performance di Claudio Insegno ci si può divertire. Simpatica e bella la Mattera, quasi una Heather Parisi del nuovo millennio, ma nel complesso tutto suona artefatto ed è difficile divertirsi davvero; con l'aggravante di qualche tormentone insopportabile (quello già citato di Izzo pompiere) e di un Pino Insegno che resta insuperabile come doppiatore, meno come attore. Una farsa teatrale che di cinema (nonostante le apparenze) ha poco, ingegnosa nel suo cervellotico intreccio.

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Tutti i commenti e le recensioni di Alta infedeltà

TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/06/10 DAL BENEMERITO RUBER POI DAVINOTTATO IL GIORNO 19/02/19
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Ruber 21/06/10 22:12 - 710 commenti

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I fratelli Insegno tramutano in opera cinematografica la loro piece teatrale che ha avuto un buon riscontro; classica commedia degli equivoci con amanti segrete, mogli a sua volta che non sanno o che fingono di non sapere e il classico uomo per bene con tanti scheletri nell armadio. Buona vivacità e velocità, non ci sono tempi morti, tutto scorre con allegria; una commedia discreta con un cast divertente e un sempre bravo Izzo.

Capannelle 9/08/10 08:57 - 4561 commenti

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Il pericolo del filmaccio incombe e l'inizio sembra confermarlo, tra battute scontate e regia falsamente istrionica. Una volta riuniti i personaggi nella villa l'insieme però regge e parte la classica commedia degli equivoci dove gli attori interagiscono discretamente. Lo stile è teatrale, senza volgarità ma nemmeno raffinato. La trama si risolve un continuum di gag (eccessivo tanto che la metà di esse sono inutili). Tra gli attori bravo Casagrande, l'unico che riesce a farsi macchietta con stile.

Rambo90 8/01/11 21:12 - 7995 commenti

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Commedia degli equivoci dalla storia banale, dove l'unico scopo sembra essere quello di raggruppare quante più gag e battute possibile (infatti la metà sono inutili). Se non altro c'è un cast buono, con i fratelli Insegno che magari diretti da altri sarebbero una bella coppia e un Biagio Izzo come sempre simpatico. Messeri e Casagrande invece sono poco sfruttati, comunque per passare un paio d'ore spensierate può andare bene.

Markus 2/05/19 19:57 - 3760 commenti

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Trasposizione per il cinema dell'omonima commedia teatrale dei fratelli Insegno. Un marito con il vizio di tradire la moglie scopre che la sua ultima fiamma si trasferisce di fronte a casa sua. Le cose cambieranno e inizieranno i sotterfugi. Micidiale commedia degli equivoci vecchia come il mondo; con un canovaccio fatto di gag dal fiato cortissimo che funzionano a teatro ma non al cinema (soprattutto se ci sono limiti di budget, la regia è inadeguata e gli attori - persino quelli più navigati - al minimo sindacale). Si ride davvero a denti stretti.

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  • Homevideo Gestarsh99 • 18/06/11 12:34
    Scrivano - 21545 interventi
    Disponibile in edizione in dvd per Cecchi Gori HV:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,78:1 Anamorfico
    * Formato audio 2.0 Stereo Dolby Digital: Italiano
    5.1 Dolby Digital: Italiano
    * Sottotitoli Italiano NU