Cast completo di Africa sapore di sangue, sapore di morte
Cast: (documentario)
Note: Il produttore del film David Chudnow è il padre dello stesso regista Byron e nel 1968 produsse anche tre opere poco note di Herschell Gordon Lewis ("How to Make a Doll", "Just for the Hell of It", "Suburban Roulette").
Rarissimo e misconosciuto mondo-movie statunitense, stranamente in anticipo sui prodotti africani di Jacopetti e dei Castiglioni; un ibrido tra documentario naturalistico-avventuroso di potabile fattura e raffazzonato shockumentary ammucchia-orrori. La micro-trama dell'erpetologo in viaggio esotico verso la dimora di un potente stregone è opportunamente inframmezzata da immagini di bracconaggio indiscriminato, lebbrosari affollati, sciamanesimo medicale ed orribili trapanazioni craniche rudimentali. Fiaccanti i monotoni borbottii del narratore.
MEMORABILE: L'agghiacciante e truculentissima operazione di apertura del cranio... (!)
E' già incredibilmente inscritto tutto il mondo a venire in questo tour nel continente che più nero non si può: s'odono forti e chiare le prime grida dalla savana; echeggia il primo estremo saluto a un'Africa in via di estinzione, svettano etnologismi di riporto di cui faranno tesoro i Castiglioni; il tutto raccordato e ricamato ora da uno sguardo naturalista finto-stupito (l'insetto-stecco e la lotta tra scarabei stercorari quali somme curiosità esotiche), ora da quel "beccatevi questa!" che diverrà presto la sola ragion d'essere di tutto un genere. Se non altro non tira ancora aria di inganno.
È una terra aspra e insidiosa l'Africa tribale del 1964 qui rappresentata, fatta ancora di primitivi riti sanguinolenti ma con lo spettro (ed è questo il perno centrale dell'opera) di una "nuova Africa" che preme e che spazzerà via tutto; insomma, la morale dell'asettico grattacielo al posto della capanna. A ricordarci che di mondo-movie si tratta sono operazioni chirurgiche clandestine a colpi di scalpello sul cranio, animali smembrati e altre efferatezze reali o presunte. I Castiglioni ne saranno debitori.
A metà strada tra il mondo e il documentario. La struttura narrativa è molto simile a quella di un documentario e, per una buona parte, anche le immagini mostrate lo sono (alcuni approfondimenti sulla fauna); il commento vocale, invece, ricorda i mondo-movie, così come alcune sequenze disturbanti (scene di caccia, la tremenda trapanazione del cranio). Un buon tratto di film riguarda usi e costumi dei pigmei: interessante, sì, ma dopo un po' risulta ripetitivo e ci s'annoia. In anticipo rispetto ai Prosperi e ai Jacopetti, una curiosità d'epoca.
MEMORABILE: Un bambino con un gigantesco tumore all'occhio (davvero sconvolgente).
Poco conosciuto antesignano made in USA delle scampagnate africane di Jacopetti e dei suoi epigoni, ma del tutto privo di implicazioni politiche se non quella generica della contrapposizione fra vecchia e nuova Africa, il film si muove sul terreno del classico documentario etnografico e naturalistico con qualche concessione non eccessiva al sensazionalismo dei mondo movie. Anche il commento, per quanto ripetitivo e poco coinvolgente, rifugge dalle volgarità e dalle insulse spiritosaggini di questi ultimi. Resta ovviamente il dubbio su quanto ci sia di vero o di ricostruito ad arte.
MEMORABILE: Dopo essere stata trapanata nel cranio dallo stregone, la paziente si alza e se ne va sulle sue gambe.
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DiscussioneZender • 5/07/13 18:35 Capo scrivano - 48949 interventi
Magari ti sarà scappata anche quella per me, che ovviamente adesso non vedi più perché ho risposto.
Schramm ebbe a dire: a quanto riscontro, la rt della vhs azzurra riporta un 90' secco, quella appena vista è di appena 76'. strano sia smozzicata, perché non è certo parca di immagini pese. data la latitanza di gest (sniff), qualcuno è in grado di verificare se vi sono sostanziose discrepanze tra la durata riportata nella fascetta e l'effettivo timing?
Si, anche la mia copia ha la medesima durata ristretta (non posso controllare il minutaggio preciso perchè il film ce l'ho sul vecchio pc da riparare).
Comunque in nessun passaggio mi sembrò tagliato o censurato.
Schramm ebbe a dire: uhm, non che io ricordi. la scena la si trova anche intubata. non mi è comunque sembrata così agghiacciante come la dipinse a suo tempo gest. questione di differenti sensibilità, suppongo, ma nei mondo si è decisamente visto di peggio.
A me colpì molto la serenità zen con cui il paziente subiva in silenzio questa vera e propria picconatura a cranio aperto.
Di scene cruente e sadiche ne ho viste di tutti i colori, sia nei mondo/shock che in giro per la rete (gli "snuff" autoprodotti delle carneficine punitive ad opera dei cartelli messicani) però niente mi aveva mai infastidito come la sequenza presente in
Africa sapore di sangue.
Forse solo il linciaggio a colpi di mazza di Joe Pesci in Casinò mi ha smosso dentro quelle stesse sensazioni sgradevoli che non si scordano facilmente.
Gestarsh99 ebbe a dire: Schramm ebbe a dire: uhm, non che io ricordi. la scena la si trova anche intubata. non mi è comunque sembrata così agghiacciante come la dipinse a suo tempo gest. questione di differenti sensibilità, suppongo, ma nei mondo si è decisamente visto di peggio.
A me colpì molto la serenità zen con cui il paziente subiva in silenzio questa vera e propria picconatura a cranio aperto.
Di scene cruente e sadiche ne ho viste di tutti i colori, sia nei mondo/shock che in giro per la rete (gli "snuff" autoprodotti delle carneficine punitive ad opera dei cartelli messicani) però niente mi aveva mai infastidito come la sequenza presente in
Africa sapore di sangue.
Forse solo il linciaggio a colpi di mazza di Joe Pesci in Casinò mi ha smosso dentro quelle stesse sensazioni sgradevoli che non si scordano facilmente.
come sempre, soggettività rulez. sulla base di un'esperienza chirurgica diciamo così analoga vissuta anni fa, a me quella scena non solo non ha disturbato, ma ho in qualche modo compreso la seraficità con la quale la paziente la affronta, probabilmente perché vicina alla mia quando si tratta di intervenire scientemente sul proprio corpo. mentre non scommetterei sulla massima imperturbabilità nell'affrontare i video da te menzionati, il cui contenuto mi dà problemi solo a immaginarlo...nè riesco a mettere in pari il disturbo datomi dalla finzione (che è rappresentativo) con lo choc datomi da un video di bestgore o theync (che è manifestativo)...
Schramm ebbe a dire: ...nè riesco a mettere in pari il disturbo datomi dalla finzione (che è rappresentativo) con lo choc datomi da un video di bestgore o theync (che è manifestativo)...
Si ma alla fine le tipologie dei video caricati su questi siti son sempre le stesse, noiose e prevedibilissime: gente fulminata sui tralicci dell'alta tensione, linciaggi urbani di poveri cristi, bonzi che si danno fuoco, esecuzioni dei cartelli messicani e risse di strada da donne afroamericane...
Non c'è alcuno shock effettivo nel vedere e rivedere in loop sempre le medesime scenette rimasticate.
non saprei. è vero che sai cosa stai per andare a vedere (non capiti su theync per puro caso, e i motivi di tali visite son sempre quelli: curiosità morbosa e borghese, voglia di testarsi, il-voyeurismo-da-sempre-insito-nell'uomo, un'effettiva propensione al sadismo etc) ma è anche vero che -per quel che mi riguarda- passata la fase di ipersaturazione e di insensibilità son tornato a una risensibilizzazione rispetto a questi chiamiamoli prodotti (non culturalmente ma perché tali sono intesi: per il consumo massivo). deve tornare un momento, dopo tante necro-incette, in cui video simili smettono di farti il solletico, di lasciarti come ti trovano o magari di farti snobisticamente sbottare ghignandotela sotto i baffi "pfui. niente di che. capirai, ho visto di peggio". se a 40 anni si vedono queste cose con lo stesso annoiato occhio che si aveva a 20, e se si resta insensibili al video di magnotta o a quello degli edenlakers ucraini c'è qualcosa che non torna.