I Thunderbirds avevano avuto tantissimo successo anche in Giappone, ecco quindi una serie di marionette e modellini in perfetto stile fantascientifico (giapponese, perché le navette si uniscono per formare un robot). Particolarissimo, perché la trama era molto intrigante e spesso avvolta da un'atmosfera riconducibile alla fantascienza classica di vecchio stile. I modellini e i personaggi erano tutti fantastici: belli quasi come i papà Thunderbirds; certo i mezzi rispetto a questi erano un po' più poverelli, ma il prodotto era molto godibile e originale!
Buona serie d'animazione giapponese copiata spudoratamente da Star Wars ma che si eleva grazie a un'ottima animazione (i pupazzi sono in stile Jim Hutton) che prende contaminazioni anche dal Pianeta delle scimmie. Da riscoprire, piuttosto rara.
Tra Thunderbirds, Guerre stellarie Mazinga, un telefilm interamente ambientato nello spazio, che utilizza marionette parlanti e modellini costruiti con precisione da certosino. L’aspetto più interessante e bizzarro – come spesso accade nelle produzioni nipponiche – è costituito dai cattivi: soprattutto la perfida comandante Makara, sorta di Baron Ashura che vive in simbiosi con un piccolo essere mostruoso (parlante) applicato al posto del suo occhio sinistro. Supervisiona Go Nagai.
In questa serie con i pupazzi, di marca giapponese, oltre a Thunderbirds e Guerre Stellari c'è anche un pizzico del telefilm (sempre nipponico) Guerra fra galassie. Da un'idea di Go Nagai un serial discreto, che si lascia vedere con interesse. Le battaglie spaziali non mancano e neppure il robottone buono, alla fine, è assente; per non parlare della bella di turno destinata al ruolo di salvatrice, con tanto di guardia del corpo animalesca. All'epoca mi colpì molto, visto che gli altri prodotti dal Giappone erano animati. Da recuperare.
MEMORABILE: Ryu, il ciccione dai capelli rossi: ma insomma, insomma...
Trionfo giapponese dell'estetica del giocattolo vivo, del pupazzo-marionetta ora umanizzato ora mostrificato-alienizzato, dei modellini che si direbbero concepiti sognando simulacri iperreali, della simulazione di guerre trascendentali nell'oscurità cosmica onnipervasiva: tutto sotto l'egida di un genio (Go Nagai). E la tecnica notevole è la struttura portante di episodi coinvolgenti, misteriosi, insoliti, che affascinano l'infante e l'adulto, posizionati nelle alte sfere del meraviglioso fantascientifico (qui inconfondibilmente orientale).
MEMORABILE: La fetente, cattivissima Makara con il suo mostruoso simbiote (indimenticabile).
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MusicheZender • 16/03/10 08:55 Capo scrivano - 47813 interventi
Scusa Homesick, tu non eri uno di quelli che poteva inserire i trailer, o sbaglio? Perché le sigle per i cartoni si possono inserire tranquillamente come trailer.