Che film ci sono stasera in tv in prima serata? Ma non solo questa sera, anche la mattina o il pomeriggio, se capita una giornata di pausa. E i più nottambuli possono trovare anche i film che vanno in onda a tarda notte, i cosiddetti fuori orario. Cliccate sulle frecce per cercare tra i palinsesti passati e futuri oppure controllate direttamente tutta la settimana. Cliccate sull'icona calendario a fianco della scheda per appuntare un promemoria su quel film in agenda. Se siete loggati potete cliccare anche sulla stella per contribuire alle segnalazioni. Come? Scopritelo
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Galbo: Film sulla gelosia e l'ossessione del tradimento realizzato dal regista Faenza e tratto da un romanzo di Michal Viewegh. La vicenda è quantomai classica e piuttosto scontata; il regista purtroppo non riesce ad introdurre elementi di novità anzi offre una prova piuttosto opaca con scelte convenzionali e banali, nonchè l'uso di una fotografia piattamente televisiva. Discreta la prova degli attori.
Markus: Un delitto nell'ambito dei prestigiatori fa fuggire la bella assistente di un mago in Messico, dove berrà uno elisir dai poteri soprannaturali... Film con qualche ambizione di troppo, ma che ha il buon gusto della bella fotografia e di qualche seducente ripresa. Sul fronte della vicenda, estrapolata da un romanzo, non c'è molto da rallegrarsi: amalgamare commedia pseudo brillante e spionaggio non è sempre operazione facile. Infatti, su questo fronte, Clare Peploe (moglie di Bernardo Bertolucci) non eccelle. Bridget Fonda si gode il momento.
Gestarsh99: Ultimo sforzo commiserevole di tener in vita una serie e un personaggio oramai intubati nel polmone d'acciaio della dismissione esecutiva. Per la decima volta il gramo ragionier Ugo reimpara la fondamentalità degli affetti, il valore dell'unicità di sua moglie e zerbineggia ai piedi delle gerarchie impiegatizie leccando il fondo della piramide sociale. Tempi comici inesistenti, lazzi flosci e riciclate fraseologie per un commiato d'infinita tristezza. Più che il canto del cigno, la messa da morto di una maschera comico-catastrofica tra le più efficaci e proverbiali del nostro Cinema nazionale.
MEMORABILE: L'invasiva colonna sonora dance composta da brani di Cartoons e Vengaboys penosamente campionati a livello midi...
Lucius: L'ultima opera di Minnelli è una pellicola incantevole, con un cast strepitoso nel quale è difficile scegliere chi offre la migliore performance. Commovente e con un'atmosfera decadente che avvolge il tutto, comprese le pareti del vecchio hotel (set principale). Fratello de La primavera romana della signora Stone, ma a questo assai superiore, strizza l'occhio a Viale del tramonto. Cinema emozionale, tra musical e commedia amara, pietra del cinema internazionale, è un'opera indimenticabile e senza tempo.
La sfortuna di averci il padre agente segreto. Luna (Vicari) è in vacanza con la famiglia su uno splendido lago bavarese quando dei brutti ceffi che parlano in russo si presentano loro di fronte ad armi spianate e cominciano a sparare all'impazzata. La mamma e la sorellina ci restano subito, il babbo sguscia via in qualche modo e Luna lo precede nei boschi correndo all'impazzata; poco dopo un colpo alla testa dalla distanza uccide pure papà. Luna invece no, in qualche modo s'arrampica sulle rocce a strapiombo e precipita schiantandosi nel torrente sottostante. Viva non...Leggi tutto si sa bene come riportando appena qualche graffio (l'acqua sarà profonda sì e no mezzo metro e lei stava più su di venti!) viene portata alla polizia, ma persino lì qualcuno cerca di farla fuori. L'unico che la aiuta e la salva sbattendola nel bagagliaio dell'auto portandosela via è Kanid (Ljubek), giovane collega del padre deciso a proteggerla. Comincia così il calvario di Luna, in fuga quasi per l'intera durata del film da feroci russi che la cercano per tapparle la bocca senza tanti complimenti. Papà, si scopre, era russo pure lui, ma aveva tradito. Da qui l'imbufalimento pernicioso che ha portato allo sterminio indiscriminato della famiglia di Luna, la quale ora cerca di seguire le indicazioni di Hamin per portare a casa la pelle e magari, se possibile, per vendicarsi (come suggerisce il titolo italiano). Confezionato come il più anonimo degli action thriller, il film dell'afgano Khaled Kaissar si distingue giusto per qualche buona location urbana bavarese (d'altronde la produzione è tedesca), ripresa di notte con valida illuminazione. Per il resto la trama è quanto di più prevedibile si possa immaginare, con l'entrata in scena dell'immancabile hacker ad affiancarsi ai killer dalla faccia truce che parlano in russo e che rappresentano quasi per intero il cast, altrimenti composto da qualche raro "buono" che sta dalla parte di Hamin e Luna. Un inseguimento a distanza, irruzioni in casa, timidi tentativi di spiegare i doppi giochi tipici di ogni spionistico che si rispetti (e che in gran parte creano solo inutile confusione), un paio di inseguimenti in auto come da obbligo per il genere, un cast composto da volti perlopiù anonimi (nemmeno la giovane protagonista brilla granché, ad essere sinceri). La regia si districa nelle scene d'azione senza meriti particolari ed è costretta a lasciar spazio a dialoghi di rara banalità, senza una colonna sonora che possa costituire valore aggiunto. Veniamo quindi inutilmente sballottati da un luogo al'altro in attesa che si arrivi a una resa dei conti che ponga fine a tanta vacuità. Al di là di una corretta messa in scena, insomma, non si vede cosa contenga per essere ricordato, questo LUNA. Lasciamo quindi che si confonda senza troppi rimpianti nel mare magnum di un genere che di prodotti straordinari pochi ne ha generati...Chiudi
Deepred89: Allucinato delirio d'autore, completamente avvolto nei suoi claustrofobici scenari di stampo teatrale dai soffocanti cromatismi rossastri. All'interno si fanno largo molti elementi, talvolta profondamente eterogenei: melodramma decadente, erotismo omosex (con stereotipi annessi), dialoghi porno-ermetici, cartelli dal sapore letteral-intellettuale (spesso oltre la soglia del ridicolo), un motivetto cantato orecchiabile, la presenza quasi fantasmatica di Franco Nero, un folgorante Brad Davis. Confuso e squilibrato, ma indubbiamente suggestivo.
Buiomega71: Il cinema di Argento si fa favola nera e fiaba degli incubi, tra colori deliranti e musica che ti entra sottopelle. Ineguagliato puro cinema visionario e terrifico, con la Harper "piccola" Alice nel paese degli orrori. Il sospiro di Elena Markos (che davvero non puoi più dimenticare), l'allucinante e feroce massacro iniziale, la congrega di streghe ("Per l'americana io dico, morte, morte!"), la sagoma della Markos tra i tendaggi, il pavone, le sfere, "E ora i vivi incontreranno i morti e i morti i vivi". Immenso, assoluto e unico capolavoro.
MEMORABILE: Il pugnale che entra nel cuore della Axen; il luccernaio; il sospiro della Markos; lo zombi della Casini; i vermi; Iris, gira quello blu...
Markus: Un perfetto intrecciarsi di episodi, avvalorati dall’ottima scelta del cast e da eccellenti mani registiche (tra cui evidentemente ha peso Pupi Avati, anche là dove non ha diretto in prima persona). Sincero, realistico, a volte commovente, a volte cinico, a volte assurdo, ma l’esperimento “Sposi” è una perfetta carrellata di umanità e di analisi del pensiero d’amore, senza inutili romanzi e piagnistei.
Daniela: Un inuit nomade finisce nel miniro della legge per l'omicidio di un missionario commesso per eccesso di gentilezza... Ray prova a mediare gli intenti documentaristici alla Flaherty con quelli spettacolari hollywoodiani ma è un terreno minato da profonde contraddizioni, a partire dalla scelta degli attori, il che giustifica le perplessità della critica. A parte ciò, l'interpretazione ruspante di Quinn e la bellezza delle sequenze in esterni rendono meritevole di visione quest'ode alla naturalità del "buon selvaggio" contrapposta all'arroganza degli uomini civilizzati.
MEMORABILE: L'anziana si allontana per morire; Uno dei due poliziotti finisce in acqua; Inuk spiega perché ha sbattuto la testa del missionario contro la parete
Geppo: Joe D'Amato dirige Renzo Montagnani (un caso abbastanza curioso) e si nota una certa diversità, nell'interpretazione di quest'ultimo. La considero tra le sue migliori prove insieme a Donna... cosa si fa per te. Il cast è praticamente oro colato, la scheda tecnica parla chiaro. La trama scorre bene, a patto che vi piaccia la commedia sexy, mentre il cast femminile è di tutto rispetto. Aldo Fabrizi chiude la sua carriera cinematografica con questa commedia sexy (probabilmente aveva notato un certo cambiamento nel cinema italiano).... Bravo Renzo Montagnani.
MEMORABILE: "Farò il mio dovere di uomo e di medico".