Ballo di fine anno al sangue? Bacco tabacco e venere coi juvenile in cenere? Tsè: carne da macinato, twosome-greaseome. Anche nel narrare il più nobile (e corruttibile) dei sentimenti Plympton fa della fantasia uno sbarco in Normandia, della somma di tutti gli immaginari un bombardamento di Dresda, sguinzaglia i pitbull del genio a sbranarci passività e buon senso comune, riservandoci tot impacchi di elleboro al minuto e rivitalizzando il più trivializzato degli specifici in un match visivo tutto anamorfosi calembour hybris che manda al patibolo Keats come Kaufmann, Dalì come Disney. Cappiolavoro.
Sarebbe da prendere il piccolo Lucas in un angolo e chiedergli, spassionatamente: i tuoi genitori hanno anche film normali? Macché: in poco più di 70' Plympton manda all'aria ogni canone possibile e inscena un'incredibile tresca amorosa a sfondo collegiale ai tempi della surf music, tra derive sessuopatiche, grand guignol carnascialesco, vendette femminili, bullismo e un finale tragicomico che si prende pure il lusso di infiochettare la morale conclusiva. Si ride per tutto il tempo, senza parole, se non una: grazie!
MEMORABILE: Zip in costume da pollo e il testosterone per cavalli.
Strepitoso film d'animazione, adulto e per adulti, che in appena settantadue minuti sa rendere memorabile quella che in mani altrui sarebbe una "semplice" storia d'amore. E invece qui assistiamo ad un tripudio visivo ricco di idee,
ad un fuoco di fila continuo di battute, idee ed invenzioni. Non certo "semplici cartoni", ma cinema allo stato puro, molto più di tanti film in carne e ossa. Moltissime le citazioni, mai gratuite e sempre funzionali alla trama. Ritmo altissimo e senza
un attimo di sosta. Straordinario esempio di cinema.
Collocato in un periodo che richiama gli anni '50, con tante citazioni filmiche e non, Plympton narra una storia di ambiente collegiale con intrecci erotico-amorosi dal tragico esito, anche se temperato da un grottesco finale. Tra bullismi, civetterie e testosterone, un'animazione come sempre spasmodica, esageratamente "gommosa", che vuol accentuare con l'esasperazione del tratto, l'ordinarietà della trama, con molte lungaggini che non portano a niente. Si sorride qua e là, ma il coinvolgimento resta un po' fuori dalla porta. Azzeccate invece le musiche e le voci hollywoodiane.
La classica storia d’amore da college americani viene rivisitata mischiando Carrie, Footloose, James Dean, Tarantino e budella assortite. L’animazione sa essere colorata come negli anni 70, anche se prende maggiori spunti dal cinema antecedente (tra cui Bruno Bozzetto). I momenti più divertenti sono quelli legati alla scuola, e su tutti l’inizio, poi si spazia tra l’oltraggioso e il sentimentale fino a una conclusione che semplifica il tutto. Storia molto “al sangue” che non esplora tematiche legate al sesso.
MEMORABILE: La rana elettrificata; Il pollo eccitato in campo; L’innamoramento col primo bacio.
Plympton anima la sua personalissima "teenage tragedy song" in salsa Fifties e firma una delle sue opere meglio riuscite: il romanticismo è autentico (sorprendente l'alchimia fra i due protagonisti Spud e Cherri, nonostante il contesto parodico), così come sono ispirate le abituali fantasie grottesche dell'autore, che pur non esasperando le volgarità e lo splatter dà vita a sketch surreali irresistibili, nonché a gag genuinamente divertenti (la tortura dell'unghia). Molto curate, ma sempre fedeli alla falsa rozzezza del segno grafico del regista, le pazzesche animazioni. Da vedere.
MEMORABILE: L'arrivo di Spud alla scuola; Gli effetti dello stimolante sulla mascotte; Il romanticissimo incidente d'auto; La rivincita al ballo in stile Carrie.
Bill Plympton HA DIRETTO ANCHE...
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Schramm ebbe a dire: augurando 2019 di queste visioni a tutti, ve lo dritto dicendo essenzialmente che un modo migliore di chiudere cinematograficamente l'anno col botto gigatonico non riesco a immaginarlo. plympton non si smentisce, e quanto a genio estro fantasia inventiva si riconferma la moab di tutta l'animazione. acquisitelo, sono 73' minuti fa-vo-lo-si e indimenticabili.
Grazie dei begli auguri, Schramm, lo, ahem, acquisirò volentieri ;)
Schramm ebbe a dire: augurando 2019 di queste visioni a tutti, ve lo dritto dicendo essenzialmente che un modo migliore di chiudere cinematograficamente l'anno col botto gigatonico non riesco a immaginarlo. plympton non si smentisce, e quanto a genio estro fantasia inventiva si riconferma la moab di tutta l'animazione. acquisitelo, sono 73' minuti fa-vo-lo-si e indimenticabili.
Ciao Caro, non è troppo nelle mie corde Plympton ma gradisco il pensiero da Te rivoltomi.
Buon anno di visioni magiche!!!
DiscussioneDaniela • 1/01/19 01:03 Gran Burattinaio - 5941 interventi
al reparto voci, un manipolo di stars, alcune d'eccezione - da notare l'intera famiglia carradine quasi al completo e nomi che diverranno di lì a qualche anno cruciali per le serie tv e chi le ama (le avevo anche schedate ma son state liquidate): Eric Gilliland, Sarah Silverman, Dermot Mulroney, Beverly D'Angelo, David Carradine, Keith Carradine, Martha Plimpton, Tom Noonan, Zak Orth, Justin Michael Showalter, Hayley DuMond, Ed Begley Jr., Craig Bierko, Jay O. Sanders, Peter Jason, Matt Groening e Don Hertzfeldt.
Evito il più possibile, per filosofia personale, gli estremi (cioè: sono proporzionalmente pochi i film cui mi sentirei davvero di dare il massimo o il minimo dei voti). Preferisco sfruttare al meglio tutti i medi che ho a disposizione ;)