Inhumanities - Documentario (1989)

Inhumanities
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Titolo originale: Inhumanities
Anno: 1989
Genere: documentario (colore)
Cast: (n.d.)

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 17/02/16 DAL BENEMERITO FAUNO
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Fauno 17/02/16 18:25 - 2212 commenti

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Le immagini ci illustrano due tipi di mostri: quelli generati dalla mancanza assoluta di cultura, razionalità, dalla componente negativa del legame indissolubile con lo spiritismo e quelli generati dal non rispetto per tutto ciò che si muove (dagli animali alle persone). Visto che chi ci rimette sono sempre quelli più indifesi mi viene ormai da ridere a sentir sempre predicare solo sulla sacralità dei bambini in tutte le tragedie volute e pilotate dall'uomo; anche altre madri hanno perso la loro famiglie e per loro nessuno ha mai veramente pianto...
MEMORABILE: Certi predatori che diventano vittime; Il parallelismo fra gli interventi sul cranio praticati da stregoni e quelli dei primi ospedali moderni.

Schramm 13/03/19 18:21 - 3495 commenti

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Quando c’è da saldare utenze arretrate, perché non fare di calamità virtù? Keith una mattina si alza e diventa un invasor, porta via tutti i partigiani di generi e sottogeneri (dai cinofili ai cannibali, dagli esploratori alle reporter, dagli etnologi ai necrofori), li unisce mano nella mano in un girogiromondo di editing con commento sovrascritto alla bisogna, tracking a randa e danze tribali che stanno al titolo come Paperino alla dea bendata ma aiutano (e quanto!) a raggiungere quota 70’. Resistenza di un genere? Più che bella ciao, bona lì. Lo spettatore infinocchiato si sente di morir.

Marcolino1 1/04/20 16:11 - 553 commenti

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Il teschio e il titolo mettono in guardia, ma da cosa? Da un senso di visto e stravisto, materiale che dà l'impressione d'essere di seconda mano, allungato con danze tribali e nativi consci di essere ripresi. Ricostruzione spudoratamente cinematografica nel cannibalismo e negli alligatori antropofagi, mancanza quasi totale dei parallelismi con l'occidente (tranne sull'operazione al cervello-di dubbia attendibilità-ancor più quando si dichiara essere sicura al 95 per cento quella praticata dagli Africani!), ritmo assente, commento monotono.
MEMORABILE: Il sacrificio della vergine, di dubbia veridicità, che sembra più un rituale di cremazione; La morte del cucciolo di giraffa, maldestramente montato.

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  • Discussione Schramm • 18/02/19 22:01
    Scrivano - 7694 interventi
    allora, non avendo più due schermi ravvicinati il lavoro comparativo sarebbe troppo lungo e gravoso. però skippando in via generale posso dire che se da una parte non è il medesimo film, dall'altra non è nemmeno un film di keith con riprese da lui o chi per lui effettuate. si tratta di un lavoro di assemblaggio di scene di diversi mondo e cannibal movie (vi si ritrova blobbato pure emanuelle e gli ultimi cannibali, e abbiam detto tutto), da mondo cane a le facce della morte passando per i film di climati & morra e ampie porzioni del già citato kwaheri. di nuovo c'è solo il commento, riformulato alla bisogna per farlo appunto sembrare un autonomo film a sé stante. in due succinte parole: che tristezza.
  • Discussione Fauno • 18/02/19 23:20
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Non so che dirti, perché Le facce della morte non l'ho visto e di Mondo cane e di Emanuelle non avevo davvero notato stralci al momento della visione. Però sai anche il modo che ho io di vedere i mondos, quindi anche una pataccata simile la potrei apprezzare. Sottoscrivendo però che mette tristezza scoprire certi mezzucci cinematografici ;-9 ;-)
  • Discussione Schramm • 18/02/19 23:34
    Scrivano - 7694 interventi
    è del pari un modus rieassemblandi adottato finché ha fatto verdura da crisanti: ricilando sempre gli stessi repechage, tra outtakes e il materiale proprio e di massi riassemblato, musicato e commentato in diverse maniere, ci ha tirato fuori diversi film (almeno 4). tutti col medesimo materiale rimescolato e ricontestualizzato. qui l'aggravante è che non un minuto di materiale è il suo. più avanti vedrò di fare un raffronto più dettagliato, con tanto di confronto step by step e annesso minutaggio. comunque anche non avendo mai visto o non ricordando i film reimpastati è impossibile non accorgersi che da un servizio all'altro, da una scena all'altra, cambia la grana, l'audio, la fotografia, si vede a naso che le diverse sequenze stanno dentro pellicole di epoche diverse... ;)
    Ultima modifica: 18/02/19 23:41 da Schramm
  • Discussione Schramm • 19/02/19 17:19
    Scrivano - 7694 interventi
    ahimé sciroppato e dei 70' buttati per sempre alla fossa settica (mi è quasi venuta nostalgia del sequel) a parte i primi 47'' (ovvero i titoli di testa, striminziti perché sta roba è evidentemente stata fatta da una sola persona con 2 vcr a disposizione) non ha davvero un minuto che sia uno che non possa essere denunciato all'ufficio reclami da altri veri o presunti documentaristi (e non, come vedremo). che giustamente non ci si mettono manco, dato che l'operazione video avrà si e no totalizzato 40 dollari se proprio gli ha detto gran culo.

    lasciando perdere tutti i passaggi di danze tribali (anche semanticamente: cosa c'entrano col titolo?), presi da ogni possibile africa-movie che da jacopetti a noi sono stati tramandati e rimpallati di schermo in schermo (anche telvisivo: ricordo un programma trasmesso dalle locali sulla falsariga di that's incredible ma interamente dedicato alle bizzarrie delle trib§ africane), ed evidentemente collocati per far salire di livello la zuppa nel pentolone, ecco i separati componenti del minestrone:

    00'48'' ---> 8'25'' mondo cane + africa sapore di sangue e savana selvaggia

    da 8'45'' all'undicesimo minuto spaccato abbiamo stralci di ultime grida dalla savana, il più privilegiato e insistito dei quali è quello arcinoto dell'anaconda che inghiotte la scimmia

    da 11’00 a 15’23’’ africa sapore di sangue, africa addio e magia nuda

    da 15’30’’ a 19’20’’ africa addio + africa sapore di sangue + savana violenta

    quel che vediamo da 19’20’’ a 23’59’’ è ripescato da africa ama

    da 24’00’’ a 34’53’’ chissirivedetoh: l’operazione al cranio di africa sapore di sangue, con annessa comparazione della medicina e della chirurgia moderna, che viene rafforzata (dopo averci ribambato stralci presi a buffo da climatu e morra da 34’54’’ a 35’47’’) con l'inizio a tutta cardiochirurgia de le facce della morte, da 35’50’’ a 40’36’’

    da 40’40’ a 44’35’’ il duplice banchetto dell'alligatore che prima si sbafa un pelouche di ghepardo e poi un braccio e una testa di gommapiuma in una piscina di savana selvaggia torna a farci scuotere il capino sconsolati e quasi ghignanti

    sconsolazione che si eleva alla decima da 44’36’’ a 47’34’: senza più ritegno alcuno, oramai, perché non razziare anche emanuelle e gli ultimi cannibali? detto, fatto: i primi secondi sono quelli del falso mondo mostrato all’inizio alla gemser nel cannibal di d'amato, mentre il pasto cannibalico che segue è quello che vediamo attorno alla fine del film; e per non farsi mancare proprio niente di niente, keith lo inframmezza anche con scampoli de il paese del sesso selvaggio e di ultimo mondo cannibale. da notare il patetico tentativo di renderlo ancor più gore e scioccante con un esasperato uso del ralenty ottenuto in sede di duplicazione manomettendo il tracking.

    da 47’35’’ a 48’00’’ si torna nella savana selvaggia

    il furto più lungo e più riconoscibile anche da chi del genere non è propriamente uno sfegatato cultore è quello che va da 50’00’’ a 1h01’00’’ sono i servizi più impressionanti della sezione finale di africa addio, quelli della guerriglia congolese, ed è anche l'unica volta in cui, probabilmente per pigrizia, pur alterando la soundtrack il commento resta abbastanza fedele a quello che mostra e al commento del film originale.

    fino a 1h02'29'' vengono espettorate altre ultime grida dalla savana, per poi restare nella savana, ma in quella selvaggia di arthur davis fino a 1h06'00'', con la vera sequenza della tartaruga sgozzata ("qualcuno gradisce un cocktail?", chiede beffarda la voice over mentre zampilla il sangue)

    gran finale con reimpasto di jacopetti e climati e dopo il carosello tutti a letto (ma anche durante la ciafagna non scherza).

    poi torna il freeze frame col teschietto virato in blu per gli end credits, probabilmente il passaggio più impegnativo di questo trovarobato.

    non si discute che ci si possa anche estasiare e trovarlo ricchissimo di sostanza e significato (sta come sempre alla bontà del fruitore), ma su un piano eminentemente documentaristico siamo oggettivamente oltre il fondo della fossa delle marianne. anche perché senza andare troppo lontano, gli stessi climati morra e prosperi riciclavano sequenze dei propri film rinnovandone il contenuto, di modo che una stessa tribù cambiasse nome e dislocazione geografica da un film all'altro...
    Ultima modifica: 19/02/19 17:27 da Schramm
  • Discussione Fauno • 19/02/19 17:34
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    E' buona la qualità del tuo video? A me han passato un dvd che aveva come fonte una vhs originale, e la qualità me la ricordo più che soddisfacente. Ma sti Keith ed Andrews eran due americani o sono di quei personaggi fantomatici come i registi di Intersesso, che ancora un po'han lo pseudonimo dell'aka???
  • Discussione Schramm • 19/02/19 17:43
    Scrivano - 7694 interventi
    la qualità va dal discreto allo scrauso proprio perché la fonte è la duplicazione di vhs (ciascuna datata e con un master dalla differente qualità) e si sente abbastanza distintamente il ronzio di fondo. guardabile, via. è il film che non lo è.

    keith lo ricordo per mondo new york (n'artro che scoperchia il gabinetto di pandora...) ma ha poi abbandonato il genere alla volta di film che qui non credo siano mai arrivati (a parte un jezebel's kiss con mcdowell, annunciato su lo schermo fantastico di ciak ma mai approdato in sala italiana - sicuramente buio lo ricorderà)

    quanto al fantomatico andrews, secondo me altri non è che lo stesso keith sotto mentite spoglie.
    Ultima modifica: 19/02/19 17:48 da Schramm
  • Discussione Raremirko • 19/02/19 23:59
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Grande Schramm, ottima analisi step by step.

    Credo di averlo visto pure io il film, in effetti mero mix di altre robe.
  • Discussione Fauno • 14/03/19 18:28
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Son già passati anni e non ho il tempo di rivederlo, ma IO a vedere qualsiasi mondo-movie non mi sono mai sentito infinocchiato ma beatificato. Rileggendo il mio commento questo film ha tutte le carte in regola per un penta-pallino, il chè vuol dire che è guardabile e anche apprezzabile; poi è chiaro che dipende dal modo in cui uno lo vede...
  • Discussione Schramm • 14/03/19 20:33
    Scrivano - 7694 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    il chè vuol dire che è guardabile e anche apprezzabile

    il problema è sempre da chi e perché. altrimenti sui mondo ci sarebbero solo pentapalla a tua firma o monopalla a mia.
  • Discussione Fauno • 14/03/19 22:52
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    Infatti cosa avevo scritto?

    poi è chiaro che dipende dal modo in cui uno lo vede...