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Passaggi tv di The Las Vegas job - Film (2012)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/05/20 DAL DAVINOTTI
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  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Marcel M.J. Davinotti jr.

IN TV/SATELLITE

1 post
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  • Gestarsh99 • 12/09/21 20:20
    Scrivano - 21542 interventi
    15/09/21 ore 00:50 su Rete 4
    Sgangherato heist-movie, pone al centro della vicenda un ex giocatore di baseball che, infortunatosi al ginocchio, non s'è più ripreso. Nick Davis (Landry), così si chiama, è ancora giovane e sta cercando in ogni modo i soldi per l'operazione che potrebbe rimetterlo in sesto, ma un collega messicano (Méndez) del casinò dove lavora come elettricista gli fa fallire una scommessa piombandolo nella miseria. Così, insieme a quest'ultimo, alla propria ex ragazza (Casanova), alla bella padrona di casa (Terry) e a qualche altro personaggio più ai margini, decide di derubare il casinò. Siamo a...Leggi tutto Las Vegas, i soldi girano e Alex Stratholme (Roberts), il proprietario, non fa mistero di voler licenziare tutti per investire in un superpremio da venti milioni di dollari attraverso il quale promuovere il locale. Al bar, usando hamburger e patatine, si abbozza una rozza planimetria per capire come penetrare nel caveau dove i nostri sono certi stia il deposito segreto di Stratholme. Le due belle ragazze verranno usate per distrarre l'uomo e cercare la tessera-chiave con cui aprire le porte giuste, il messicano per azionare il suo â??chupacabraâ??, un aspiratore potentissimo che servirà a â??succhiareâ?? il denaro. A Nick non resterà che capire come depotenziare gli allarmi e agire in prima persona. Le spiegazioni del piano sono sommarie, confuse, segno di quanto la sceneggiatura sia tirata via; pure montaggio e regia dimenticano pezzi per strada contribuendo a generare un caos ben poco stimolante. Eric Roberts dovrebbe essere la star (troneggia sui titoli di testa) ma si tiene chiaramente in disparte; prova in qualche modo a dar carattere a un personaggio che ahilui ci ricorderemo invece esclusivamente per l'abitudine idiota di scattare continuamente foto a tutti con la sua reflex senza un motivo (un tormentone insopportabile). La Casanova fa gli occhioni da gatta, i maschietti vengono sollazzati da estenuanti spogliarelli al night mentre l'unico che sembra voler dare dignità al film risulta essere il giovane protagonista, che dimostra se non altro una certa serietà. Assegnano però anche a lui dialoghi privi di un minimo di spessore che - infilati in una trama tanto banale, in cui durante la raffazzonata preparazione del colpo si spiegano qua e là due cose con l'evidente urgenza di entrare nel vivo dell'azione - si perdono nel nulla. Ci sarebbe anche Antonio Fargas, l'Huggy Bear di Starsky e Hutch, ma non si capisce bene cosa ci stia a fare lì in mezzo: un ruolo di rara inutilità. Non ci si annoia troppo ed è già qualcosa, ma è a rischio anche l'interesse degli appassionati, visto quanto manchino la precisione o la brillantezza minime richieste dal genere. Tra le musiche, anonime, si fa spazio una malcelata rilettura dell'immortale â??Whole Lotta Loveâ?? dei Led Zeppelin, tanto per chiarire quanto di originale qui non esista nulla. E dire che c'è pure quel marpione di Roger Corman, tra i produttori esecutivi... Chiudi
    Marcel M.J. Davinotti jr.