Caesars • 12/05/22 11:00
Scrivano - 16800 interventi 13/05/22 ore
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Cine 34"La cosa più brutta, di questo film d'indicibile bruttezza, è il peccato capitale di tronfia superbia commesso dal "regista", che così contraddice il suo assunto religioso. Paradossalmente è un film che i non celentanòmani possono vedere come esempio d'orrore filmico e che i celentanòmani è meglio che non vedano per non auto-rovinare l'immagine che hanno del loro idolo. Al di là delle pluricitate brutture, si segnalano anacronismi da western fidaniano (il sigaro di Gian che più è fumato e più s'allunga), giornali esteri con titoli in italiano, eccetera. Di orrido gusto il richiamo al ratto di Emanuela Orlandi, reso pure coi manifesti simili a quelli veri e dalla scelta di dare al personaggio della Moro lo stesso nome (Emanuela) ed un cognome (Carloni) ch’è quasi l’anagramma di Orlandi.
MEMORABILE: Indimenticabile l'agghiacciante svolazzare della cornetta del telefono."
B. Legnani
Marcolino1
G.Godardi
Renato, Paulaster
Deepred89, Vstringer, Il Dandi
Matalo!, 124c, Panza, Il ferrini, Markus, Anthonyvm, Marcel M.J. Davinotti jr.
Cotola, B. Legnani, Puppigallo, Dengus, Alex75, Disorder