Discussioni su Wind chill - Ghiaccio rosso sangue - Film (2007)

DISCUSSIONE GENERALE

3 post
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  • Buiomega71 • 21/11/15 10:04
    Consigliere - 26011 interventi
    Curiosa questa ghost story surgelata tutta in una notte; in due intrappolati in un'auto uscita fuori strada, immersi nel freddo artico, dove il tempo si è fermato, proiettati in un'altra dimensione.

    Se l'originalità latita e il tutto sa un po' di deja vu, si riscontrano però un'ottima atmosfera gelida e oscura e una cura registica molto ricercata (ottima la fotografia in notturna di Dan Laustsen) e dialoghi curati sopra la media standard del genere.

    Parte come una commedia on the road (lui un po' sfigatello, lei snob e rompicoglioni), poi i primi segnali "disturbanti" (come nella migliore tradizione del genere): la sosta nella squallida stazione di servizio, la porta del bagno che non si apre, i ceffi nel locale, il consiglio di non lasciare mai l'autostrada - che non verrà seguito -, le croci immerse nella neve.

    Poi la scorciatoia scriteriata, l'auto pirata, l'uscita di strada, il gelo, le inquietanti presenze...

    Una "fiaba nera" che sembra uscita dalla penna di Stephen King (il luogo maledetto, il poliziotto sadico, lo spirito guida, il fantastico che irrompe improvvisamente nel quotidiano, i fantasmi ritornanti alla Shining, la desolazione boschiva e funerea di Ridding in the Bullet), che dona pregevoli momenti di vera angoscia e inquietudine, anche se la parte migliore del film è quando la Blunt (una volta che Holmes prende la scorciatoia e esce dall'autostrada) crede che il suo compagno di viaggio sia uno psicopatico in combutta con alcuni complici (l'auto che li fa uscire di strada) per approfittare di lei.

    Poi arrivano le canzoncine natalizie "premonitrici", i poliziotti asassini (luciferino Martin Donovan) che sembra il Lee R. Lee Ermey del remake di Non aprite quella porta, i monatti fantasmi (i loro corpi congelati, trovati da Holmes nel capanno, facevano tanto La Cosa) che sputano serpenti e ciondolano come zombi nella notte gelida con i piedi legati, due ragazzi usciti da Happy Days ricoperti di sangue.

    La coltre di mistero e paura che attanaglia i due ragazzi in balia del sovrannaturale si fa spessa e non si sa bene dove Jacobs voglia andare a parare, tanto che ad un certo punto mi è balenato in testa il sospetto di una specie di E Se Oggi Fosse Già Domani, invece... (anche se, poi, arriva lo spiegone finale che toglie un pò di arcano al film).

    Notevoli le location, le interpretazioni, l'inquietudine che trasmette la pellicola, la Blunt che si lacca i piedini sul cruscotto della macchina, Holmes che si scalda le mani congelate sul pancino della Blunt, la famiglia newyorkese morta assiderata nell'auto, i flashback delittuosi del poliziotto sadico (che usa la macchina di servizio per buttare fuori strada gli sventurati passeggeri, come faceva Vic Morrow in California Kid), le apparizioni spettrali di "chi è morto in quel luogo" (una specie di triangolo delle bermude immerso nella neve, dovuto molto probabilmente a qualche maledizione indiana-come tradizione del genere-ma questa e una mia tesi che nel film-grazie a dio-non viene rivelata).

    Peccato per il finale un po' posticcio (nonché per lo sceriffo demoniaco che prima distillava terrore, poi diventa una specie di boogeyman come il poliziotto di Autostrada per l'inferno) che annacqua un po' il risultato finale.

    ATTENZIONE SUPERMEGASPOILER

    La Blunt salvata dallo spirito guida di Holmes (stile Victor Pascow) che la tira fuori dal bosco. Quando, forse, sarebbe stato più interessante se la Blunt rimaneva intrappolata nell'auto per sempre, imprigionata nell'altra dimensione, a ripetere per l'eternità le stesse situazioni e che avrebbe collimato con le teorie di Nitzsche e degli studi di religione orientale di Holmes citate a inizio film.

    FINE SUPERMEGASPOILER

    Alla fine, comunque sia, è un film che ha il suo perché e non gli mancano sinistro fascino, una bella dose di plumbea oppressione e un senso tangibile di smarrimento.

    Menzione speciale per le agghiaccianti maschere di morte create da sua maestà Todd Masters.

    Da ergastolo il sottotitolo italiano (di sangue non v'è traccia).
    Ultima modifica: 21/11/15 14:14 da Buiomega71
  • Galbo • 21/11/15 10:52
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Vedo che il regista è lo stesso dell'orrendo Magic Mike XXL....
  • Buiomega71 • 21/11/15 10:58
    Consigliere - 26011 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Vedo che il regista è lo stesso dell'orrendo Magic Mike XXL....

    Sì, nel suo carnet registico se ne contano tre (per ora), nasce prevalentemente come produttore

    Comunque in Wind Chill ha dato un tocco personale e singolare (registicamente e più curato rispetto a questo tipo di film, contando poi il fatto che da noi uscì straight to video) con dialoghi superiori alla media e attenzione per i particolari, nonchè una buona atmosfera raggelante e cupa.
    Ultima modifica: 21/11/15 11:02 da Buiomega71