Godless: The Eastfield exorcism - Film (2023)

Finalmente un bel film che tratta di esorcismo, inserendolo però in un contesto (purtroppo) verosimile attraverso la storia di una povera donna affidata dal marito a una congregazione che pratica riti "molto particolari". Un dramma, più che un horror (anche se di "orrore "ne suscita eccome, ricordando certi fatti di cronaca) dalle atmosfere tetre e dalle sequenze angoscianti, portato in scena in maniera convincente grazie a location sinistre e a un cast competente (Eyers in testa). Il ritmo è costante, l'azione tiene incollati allo schermo nell'attesa di un finale che non delude..

La possessione demoniaca vissuta attraverso la possessione del fanatismo religioso. Uno pseudo esorcista, una tranquilla cittadina di campagna e una povera donna con problemi psichici fanno da sfondo a questa storia sulle follie religiose. Purtroppo, nonostante la buona idea l'insieme, il film risulta scontato e privo di profondità narrativa. Ben recitato da parte dei protagonisti ma nulla di più. Totalmente insufficiente il finale.

La moglie dà segni di squilibrio e il marito pensa che la psicologa non basti, così si rivolge all'esorcista invasato della comunità religiosa.... che crede nella resurrezione dell'indemoniato ma probabilmente nella maniera troppo "terrena" del termine. Film di matrice esorcistica leggermente fuori contesto dai soliti schemi, in cui si intravede la sottile linea tra disturbi psichici seguenti allo shock che riguarda il passato e il rifiuto della religione fino alla possessione; sulla sponda opposta il fanatismo religioso, fino all'eccesso della morte. Non ai livelli di Emily Rose.

Come nel Medioevo e oltre, il disagio mentale è ascritto, contro ogni evidenza scientifica e razionale alla possessione demoniaca, esorcizzabile solo con la violenza sul corpo e sulla mente di chi deve fare i conti con un fanatismo religioso più crudele e sanguinario di quello da "liberare". La storia di Lara è anche esemplare in un'epoca di negazionismi e di furore antiscientifico, anche se trattata dal regista in chiave esorcistica piuttosto tradizionale e piena di cose tra il prevedibile e il già visto. Interessante, ma troppo sospeso tra dramma reale e fantasticherie metafisiche.