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Discussioni su The twin - L'altro volto del male - Film (2022)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/05/22 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Non male, dopotutto:
    Lupus73, Jena, Buiomega71
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Herrkinski, Daniela
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Erfonsing.

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 20/03/25 10:15
    Consigliere - 27287 interventi
    L'atmosfera raggelante finnica e l'isolamento coatto nella sperduta villa in mezzo al nulla colgono nel segno, con quel misto fantasmatico decadente e funebre che sta tra Medak, Roeg, Aliprandi, Clayton e i riverberi baviani. Poi Mustonen alza il tiro, le cospirazioni settarie, i riti pagani (comunque visivamente suggestivi, tra donne gravide e sacrifici umani, officianti incappucciate e vestite di bianco con il tutto sottolineato dalle potenti sonorità corali/gregoriane di Panu Aaltio) le possessioni demoniache, una vecchia apparentemente pazza che delira di complotti satanici, avventi di un (im)probabile anticristo e forme concentriche, fino a perdere il filo della narrazione e a creare ulteriore confusione, dove non si capisce bene dove il talentuoso regista finlandese voglia andare a parare, con troppa carne al fuoco che smarrisce il baricentro del racconto.

    E si smarrisce anche lo spettatore, con quel bambinetto odioso e insopportabile che continua a frignare (tant'è che la soddisfazione è enorme quando verrà sacrificato), anche se Mustonen lancia pregevoli stoccate durante lo scorrere oscuro e macilento (il rito dell'altalena, le tradizioni finlandesi, ritratto di donna velata in nero al funerale e davanti all'auto capottata, i campi di grano sterminati, il latte andato a male, il piccolo labirinto, l'inquietante disegnino infantile del sinistro automobilistico) pur non essendo ancora chiaro cosa davvero si stia macchinando.

    Incubo, sogno o terribile realtà? Sull'isola della paura si perde l'orientamento della mente, tra neve, pioggia, laghi e rocce arcaiche

    Ma sarà una disperata fuga nei boschi circostanti (e un'omaggio al granaio di Witness) a svelare l'agghiacciante verità, che sfuma tutto in irreversibile follia femminea, facendo riguadagnare i punti persi ad una pellicola che stava sprofondando nei meandri della convenzionalità.

    Bravissima Teresa Palmer (già apprezzata nel brutto Light Out) e Steve Cree torna ad essere un marito di una moglie sull'orlo della pazzia e corrosa dal lutto per la perdita di un figlio dopo il bellissimo Martyrs Lane

    Mustonen dopo aver intelligentemente rivisto lo slasher americano, contribuisce a ridefinire i meccanismi polanskiani della congiura, della ghost story, del setta movie, del satanic movie e dell'elaborazione del lutto.
    Ultima modifica: 20/03/25 10:21 da Buiomega71