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Discussioni su The prodigy - Il figlio del male - Film (2019)

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Buiomega71 • 9/02/25 10:23
    Consigliere - 27409 interventi
    Incipit mozzafiato che rimanda al più classico degli psychothriller (la vittima che fugge , di notte, dalla casa prigione del serial killer che viene dall'Ungheria, l'auto sulla strada, gli SWAT che accerchiano la catapecchia degli orrori, e che si conclude con un'agghiacciante sfumatura: "Mi ha preso la mano").

    McCarthy riprende il feticismo per i piedi nudi femminili (la baby sitter che scende nello scantinato e si ferisce a sangue la pianta del piede, rimanendo infilzata in una trappola rudimentale escogitata dal perfido ragazzino del Villaggio dei dannati) oltre che quello per le mani amputate (ossessivamente disegnate, accarezzate, bramate) e una notevole crudeltà nella follia e nei gesti delittuosi dell'innocenza del diavolo (il cane con le zampe mozzate occultato in cantina che produce torme di mosche, il compagnetto colpito con la chiave inglese, il padre accoltellato mentre guida e che va ad impattare violentemente contro un'albero, fino ad una seduta ipnotica che assume i tratti morbosi di derive pedofile: ""Dirò che mi sono svegliato con il tuo c***o in bocca ).

    McCarthy da il suo contributo nel genere "l'infanzia dannata e il fantacinema" (il suo cinema, in un certo senso, può essere accostabile a quello di Mike Flanagan, come il viaggio verso l'Ohio, non dissimile dalla parte finale di Doctor sleep), con squarci fantasmatici di raggelante inquietudine, reincarnazioni audreyroseiane, pulsioni incestuose, scelte materne imprevedibili e non propriamente "politicamente corrette", per finire nel brutale e fulciano massacro ai danni di Margaret (dotata di un uncino meccanico al posto dell'arto mozzato), chiudendo il cerchio nel  bagno di Phenomena e con la beffa jeniferniana.

    Luciferino e diabolico Jackson Robert Scott, perfetto angelo della morte dai pericolosi e subdoli cambiamenti umorali che ingannano e confondono, vero e proprio volto (e fisico) dell'innocenza del male.

    Di grande impatto lo score paracarpenteriano di Joseph Bishara e l'atmosfera gelida e invernale che rimanda alla Maledizione di Damien.

    Con le dovute differenze da confrontare con il coevo Brightburn.
    Ultima modifica: 9/02/25 10:58 da Buiomega71