Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su The hurt locker - Film (2008) | Pagina 1

DISCUSSIONE GENERALE

53 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Galbo • 8/03/10 06:37
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Il film e la sua regista hanno meritatamente vinto l'Oscar, per una volta la qualità ha la meglio sugli stratosferici incassi di Avatar
  • Noir • 8/03/10 14:40
    Galoppino - 573 interventi
    E vai, altro che Avatar!
    Nel giorno della festa delle donne, l'ex moglie batte l'ex marito :-)
  • Cotola • 8/03/10 15:32
    Consigliere avanzato - 3911 interventi
    L'avevo pensato pure io. Avatar sconfitto su
    tutta la linea. Sono contento. Il colosso senz'anima è stato battuto. Presto spero di
    vedere il film della Bigelow anche se non credo
    sia un capolavoro.

    P.S.

    Curiosità sulla notte degli Oscar: la Bullock (attrice impresentabile!!!!) ha vinto sia il premio come perggior attrice (il Razzie) che
    quello come miglior attrice (Oscar).
    La qualità di questo premio peggiora sempre più
  • Jandileida • 8/03/10 16:04
    Addetto riparazione hardware - 429 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Il film e la sua regista hanno meritatamente vinto l'Oscar, per una volta la qualità ha la meglio sugli stratosferici incassi di Avatar

    Sono pienamente d'accordo e sono positivamente sorpreso.Mi aspettavo un Avatar vincitore a mani basse e invece...meglio così
  • Jandileida • 8/03/10 16:12
    Addetto riparazione hardware - 429 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Presto spero di
    vedere il film della Bigelow anche se non credo
    sia un capolavoro.


    Si è vero non è un capolavoro ma è un film ben fatto e sopratutto profondo ed introspettivo a differenza del giocattolone plastificato di Cameron.
  • Zender • 8/03/10 17:45
    Capo scrivano - 49012 interventi
    Non ha replicato l'effetto Titanic. Peggio per Cameron.
  • Hackett • 8/03/10 18:31
    Portaborse - 529 interventi
    Nella sfida (un pò calcolata)Hurt locker-Avatar, sembra aver prevalso (a mio modo di vedere giustamente ma non ho visto il film di Cameron) la pellicola che più incarna lo spirito del cinema. Il giocattolone di James, essendo al 90% digitale, meriterebbe forse di essere giudicato in una sezione a parte. Sarò poco moderno ma il cinema fatto di idee(originali magari) sangue, polvere e carne, mi piace ancora di più.
  • Rebis • 8/03/10 18:43
    Compilatore d’emergenza - 4441 interventi
    Oddio, no, non voglio attaccare un'altra "pezza" ma per quanto io stesso mi sia augurato che Avatar NON vincesse l'oscar alla regia e per miglior film, definirlo "giocattolone plastificato" e "colosso senz'anima" mi sembra ingiusto... Avatar ha tantissima forma ma non difetta di contenuti. Il discorso è "se mi interessa o non mi interessa quello che sta dicendo"...
  • Galbo • 8/03/10 18:50
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Jandileida ebbe a dire:
    Cotola ebbe a dire:
    Presto spero di
    vedere il film della Bigelow anche se non credo
    sia un capolavoro.


    Si è vero non è un capolavoro ma è un film ben fatto e sopratutto profondo ed introspettivo a differenza del giocattolone plastificato di Cameron.


    concordo, un buon film, merita la visione, credo che dopo l'Oscar uscirà di nuovo in sala, visto che la prima volta l'hanno visto in pochi
  • Jandileida • 9/03/10 12:50
    Addetto riparazione hardware - 429 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    definirlo "giocattolone plastificato" mi sembra ingiusto... Avatar ha tantissima forma ma non difetta di contenuti. Il discorso è "se mi interessa o non mi interessa quello che sta dicendo"...

    Si forse è un po' ingeneroso dire che è un giocattolone, perchè comunque è un film imponente e da un ceto uto di vista impressionante, però a me ha dato proprio l'impressione di stare davanti ad un videogioco, ad un certo punto ho cominciato a cercare un joystick. Poi nemmeno the hurt è il posto delle fragole però quanto meno parla di vite vissute, di sentimenti veri, insomma parla di persone in carne ed ossa..
  • Rebis • 9/03/10 17:32
    Compilatore d’emergenza - 4441 interventi
    Son d'accordo, ma l'effeto joystick l'ho vissuto come intenzionale. Per quanto, io stesso che ho molto apprezzato Avatar, riconosco che la sua "caratura" è eminentemente concettuale... Detto in parole povere: buono per farsi le pippe mentali (cosa che, com'è noto, io non disdico affatto ;))
  • Gugly • 9/03/10 19:43
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Ecco un articolo che partendo dal film ritengo meriti qualche discussione più ampia:


    da www.dagospia.com
    Paolo Conti per il "Corriere della Sera" del 6 febbraio 2010


    «Se continua così, la Mostra cinematografica di Venezia diventerà un cineclub per pochi intimi che premierà sconosciuti registi thailandesi... la vera industria, quella americana, non ne vorrà più sapere niente. Anzi, già non ne vuole più sapere niente».

    Sandro Parenzo è prima di tutto un veneziano autentico. Poi è l'anima della Videa-Cde, solida casa di distribuzione cinematografica. Ma perché Parenzo attacca così la Mostra veneziana? Fu lui, nel 2008, a offrire in concorso al curatore Marco Müller il film The Hurt Locker di Kathryn Bigelow, proprio la pellicola sull'Iraq che ha sbancato alle nomination degli Oscar di quest' anno con ben nove candidature:


    «Comprai quel film sulla carta, leggendo la sceneggiatura, come ormai avviene per tutti. Ci ho creduto subito. E in quanto veneziano ho pensato alla Mostra, sicuro che la rassegna avrebbe potuto "scoprire" un grande film. Invece niente: un' opera che ora contende ad Avatar la corsa per i principali Oscar ha lasciato Venezia senza nemmeno un riconoscimento della giuria. Assurdo. E non lo dico perché si tratta di un "mio" film. Ma perché nel festival italiano si respira sempre provincialismo, chiusura, aria di accordi preventivi...».

    Come andarono le cose, Parenzo?
    «Quando ebbi il film pronto, ne parlai con Marco Müller che oggettivamente fece di tutto per averlo».


    Ci furono promesse di premi?
    «Certe cose non sono possibili. Ma era chiaro che un grande film americano accetta di concorrere a Venezia se può contare su una certa attenzione. Insomma, io convinco la regista a partire e con lei partono anche i due protagonisti, entrambi ora "nominati" all'Oscar con la Bigelow. Si arriva a Venezia, il film viene proiettato e accolto molto bene in sala. Eravamo tutti certi di un' affermazione».

    E poi, cosa è accaduto?
    «È accaduto che il premio al miglior attore "doveva" assolutamente essere assegnato dall' inizio a Silvio Orlando. Nelle ultime ore arrivò The Wrestler con Mickey Rourke. E tutti capirono che sarebbe stato assurdo premiare Orlando e non Rourke. L'unica strada che venne individuata fu gettare a mare The Hurt Locker per premiare come miglior film The Wrestler. Una barzelletta solo a pensarci, la solita trama sul pugile suonato».
    Una Scena di The Hurt Locker (Bigelow)

    Il bello (Parenzo non lo dice, ma basta rileggere le cronache apparse sul nostro giornale) è che Rourke avrebbe voluto a tutti i costi il premio come miglior attore e, nelle ore della premiazione, era furioso al punto tale da minacciare di lasciare subito Venezia. Poi restò, convinto dal regista Darren Aronofsky.


    Chi invece se ne andò furiosa fu proprio Kathryn Bigelow: «Ci dettero un paio di premiolini assolutamente marginali che nessuno sognò di ritirare. Lei rientrò negli Stati Uniti giurando che non avrebbe mai più messo piede a Venezia in tutta la sua vita e la sua carriera. Lo ha detto a mezza Hollywood raccontando tutta la storia. E io mi chiedo, anzi lo chiedo alla Mostra del cinema: dopo queste nove nomination e dopo il silenzio di Venezia, quale grande regista americano vorrà ripetere l' esperienza assurda di Kathryn Bigelow?».


    Scusi, Parenzo, ma qui siamo nel campo delle opinioni: una giuria può valutare come crede un' opera, o no?
    «Io penso che qui non siamo di fronte a una questione di gusti. Venezia ha cestinato un film che ora può valere nove Oscar. C' è qualcosa che non funziona lì alla Mostra, o sbagliano i votanti dell' Oscar? E al di là della mia personale polemica di distributore dico: attenzione, la vicenda di The Hurt Locker sarà nei prossimi mesi la peggiore pubblicità possibile per la Mostra italiana tra la gente del cinema americano».

    2 - DAGO-REPORT
    La versione di Sandro Parenzo raccolta da Paolo Conti per il "Corriere della Sera" del 6 febbraio 2010 non è mai stata smentita. Né dal direttore della Mostra né dai giurati, all'epoca capitanati da quel pesce lesso di Wim Wenders (e qui non è difficile immaginare a un tipino come il regista tedesco cosa può aver provocato una pellicola 'guerrafondaia' come quella della Bigelow, lontanissima dalle sue corde svenute).


    Il film di Pupi Avanzi, starring Silvio Orlando, che doveva essere "assutamente" premiato secondo, prodotto dalla Medusa, portava il titolo "Il papà di Giovanna", e rivelò alla critica radical-chic un surrogato giovanile di Margherita Buy, tutta tic e falangi nevrotiche, Alba Rohrwacher.
    Immagine da The Hurt Locker Regia Bigelow Vincitore oscar

    Non solo. Tra i protagonisti sbucava Ezio Greggio, nel primo suo ruolo drammatico (oggi Pupi ci riprova con De Sica, fallendo). Dicono gli addetti ai lòivori che fu proprio il conduttore di "Striscia" ha pesare sulla giuria in quando amico del giurato John Landis, il celeberrimo regista di "Blues Brothers", dicono.

    Quello che è certo è che Sandro Parenzo, demoralizzato dal flop veneziano, non credette granché sulle potenzialità commerciali di "Hurt Locker", ne stampò poche copie e di conseguenza l'incasso finale fu puro veleno per il botteghino: 132 mila euro. Per riportare a casa qualche soldino vendette i diritti dvd (allegato a "Panorama") e satellitari (stasera va in onda su Sky).


    3 - THE HURT LOCKER DI NUOVO IN SALA IN 20 COPIE...
    (Ansa) - Dopo le sei statuette della notte degli Oscar, The Hurt Locker tornerà nelle sale italiane nei prossimi giorni con nuove 20 copie. Lo rende noto la Warner Bros. Attualmente il film di Kathryn Bigelow è programmato in 4 schermi e con 131 mila euro di incasso da ottobre 2008 ad oggi non può certo definirsi film di successo di pubblico.
  • Cotola • 9/03/10 20:18
    Consigliere avanzato - 3911 interventi
    Naturalmente questa è dietrologia è quindi ci
    si può anche non credere. Sarebbe stato meglio
    dirle subito certe cose e non dopo le candidature alle statuette. Chi ha coraggio
    parli subito e non a cosa fatte.

    Detto questo...Ho già parlato in un altro mio post dello scandaloso regolamento di Venezia:
    in pratica se un film vince un premio importante
    non può vincere gli altri.
    Mi spiego meglio: tutti sanno che Rourke avrebbe
    meritato il premio di miglior attore. Ma avendo
    deciso di dare a The Wrestler il Leone d'oro non
    era possibile darlgi anche il premio per l'attore. Non vi sembra assurdo?
    Se fosse così anche agli altri festival, Hurt Locker non avrebbe potuto vincere tutti questi
    oscar. Ma che str... è? Il film con la miglior
    regia non può essere poi proclamato miglior film? E' assurdo.
    Ultima modifica: 9/03/10 23:07 da Cotola
  • Gugly • 9/03/10 21:08
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Credo che in base degli elementi offerti da queste notizie si evidenzi ancora una volta lo spaventoso provincialismo dell'ambiente cinematografico italiano.

    Peraltro avendo avuto l'occasione di parlare con addetti ai lavori, anche maestranze, mi è stato riferito di registi bizzosi, attori arroganti, per non dire di peggio, che pestano i piedi se non ottengono riconoscimenti che ritengono dovuti.
    Ultima modifica: 9/03/10 21:10 da Gugly
  • Lucius • 9/03/10 21:13
    Scrivano - 9053 interventi
    Ha avuto non pochi rifiuti questo film in giro per il mondo.Sono felicissimo per la regista, un oscar meritatissimo per una cineasta che è una grandissima professionista.Quelli degli oscar negli ultimi anni stanno premiando veramente chi merita, tipo Danny Boyle e la Bigelow.
    Ultima modifica: 9/03/10 21:13 da Lucius
  • Rebis • 9/03/10 21:13
    Compilatore d’emergenza - 4441 interventi
    sottoscrivo ogni singola parola di Cotola. Assurdo e vergognoso. Non si possono usare dei premi al merito come delle pedine.
  • Gugly • 9/03/10 21:20
    Archivista in seconda - 4712 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    sottoscrivo ogni singola parola di Cotola. Assurdo e vergognoso. Non si possono usare dei premi al merito come delle pedine.

    Credo che non succeda solo in Italia, solo che qui, ripeto, ci condiziona una mentalità provinciale mentre negli Usa c'è una mentalità industriale.
  • Cotola • 9/03/10 22:58
    Consigliere avanzato - 3911 interventi
    Gugly però la regola sui premi esiste solo a
    Venezia. A Cannes e Berlino non si sognerebbero
    mai di compiere scempi simili. Agli oscar poi non ne parliamo (seppure spesso qui i premi vengono dati secondo logiche che prescindono dal merito e a dirla tutta raramente vincono i film migliori tra quelli del lotto o quelli più
    belli dell'anno).
    Mi viene poi da fare una piccola considerazione:
    ma come si può sentire uno come Silvio Orlando
    (bravo per carità) che sa di essere premiato come miglior attore solo perchè non era possibile darlo ad un suo collega?
  • Jandileida • 9/03/10 23:33
    Addetto riparazione hardware - 429 interventi
    Il modo d'assegnazione dei premi a Venezia in effetti è abbastanza ridicolo anche perchè dovrebbe prevalere la regola che il migliore vince nella sua categoria e non si dovrebbe assolutamente procedere per compesazione con il pricipio dell'uno a me e uno a te.

    c'è anche da dire pero che se si partecipa ad un concorso è buona norma non voler avere la pretesa di vincere per diritto divino;oltretutto The hurt ha perso da un gran bel film come The wrestler. Sarebbe stato perfetto dare la coppa volpi a Rourke e il leone a The hurt ma,come dicevano i cari CCCP, questo non è il miglior mondo possibile ma è assolutamente vero...quindi rientra, secondo me, nell'ordine delle cose che gli italiani premino un attore italiano. ed è allo stesso tempo un nostro sacrosanto diritto chiamare lo scempio provincialismo
  • Zender • 10/03/10 08:05
    Capo scrivano - 49012 interventi
    Io trovo scandaloso in primis che la Bigelow protesti perché non ha vinto. Ma siamo così certi che abbia fatto sto gran film? Io non l'ho visto, ma non è che mi fidi poi molto di chi assegna gli Oscar. Veniva a Venezia e siccome aveva accettato le pareva che dovessero per forza premiarla? Sono logiche assurde pure queste. A me Orlando nel film di Avati è piaciuto moltissimo e non trovo affatto scandaloso che abbia vinto, superando anche il Rourke di Wrestler, che in fondo recita se stesso (pur con indubbia efficacia). Voti di scambio, pressioni ce ne saran sempre, qui come in America. A volte saltan fuori, altre no. E con ciò? Vogliamo far decidere il Leone d'oro col televoto?