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Imbd riporta come co-regista (n.c.) anche Eduard Abalov. In un'intervista rilasciata a Radio3 (Hollywood party - puntata del 15/01/2020) il figlio di Tarkovsky ha infatti raccontato che il film fu iniziato da altro regista che però giunto a circa metà dell'opera fu licenziato perché il suo operato fu giudicato insufficiente. Venne proposto di finire il film ad altri registi più famosi (all'epoca) in Russia, ma tutti declinarono la "patata bollente". Tarkovsky accettò a patto di avere completa carta bianca, di poter riscrivere la sceneggiatura, rigirare tutto da capo e con altri attori. La produzione accettò avvisandolo però che avrebbe dovuto fare tutto col solo budget rimanente (circa metà dell'originale). Così Tarkovsky girò la pellicola che oggi conosciamo (che in teoria non dovrebbe contenere materiale girato dal precedente regista, considerazione mia).
Concordo.
Segnalavo solo che Imdb porta un altro regista, ma direi di dare credito alle parole del figlio di Andrei Tarkowsky (cioè film rigirato da zero) e quindi di non aggiungere altri registi, se non dimostrato che sia sto usato materiale girato da terzi.
Daniela • 16/01/20 23:32 Gran Burattinaio - 5940 interventi
Sono andata a rileggere in "Scolpire il tempo. Riflessioni sul cinema" cosa scrive Tarkovskij in merito al film. Ad un certo punto fa riferimento alle ristrettezze del budget:
"Il futuro interprete del personaggio di Ivàn - Kolja Burljàev - l'avevo notato quando studiavo ancora al VGIIC4. Senza esagerazione posso dire che è stata la mia conoscenza con lui a determinare il mio atteggiamento nei confronti della regia de
L'infanzia di Ivàn (i termini di consegna troppo rigidi non avrebbero consentito di effettuare serie ricerche per individuare l'interprete del ruolo di Ivàn e inoltre il budget era troppo risicato, in seguito al fatto che prima di noi un altro collettivo creativo aveva iniziato senza successo a lavorare a questo film). Mi fu possibile accettarla grazie alla presenza di garanzie d'altro genere. Tali garanzie erano costituite da Kolja Burljàev, dall'operatore Vadìm Jusov, dal compositore Vjaceslàv Ovcìnnikov, dallo scenografo Evgénij Cernjàev. "
Non ho trovato accenni all'utilizzazione di materiale girato in precedenza, anzi dalle parole del regista sembra proprio un film creato ex novo ed in totale autonomia creativa, fatti salvi i limiti di budget.
In un altro passo si legge infatti:
"Nella creazione del mio primo film sono stato guidato da un jntento semplicissimo: verificare se ero capace o no di occuparmi di regia cinematografica. Allo scopo di giungere a una conclusione definitiva mi sono, per così dire, lasciato andare le briglie. "Se il film riesce," pensavo, "avrò conquistato il diritto di lavorare nel cinema". Proprio per questo il film L'infanzia di Ivàn ha avuto per me un significato particolare: è stato il. mio esame per ottenere il diritto alla creazione."
Grazie Daniela.
A fronte di queste testimonianze (padre e figlio) direi proprio che il materiale già girato non sia stato usato, quindi regia 100% di Tarkowsky.
Rullo, Daniela
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Ilmonco