Discussioni su L'avamposto degli uomini perduti - Film (1951)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/02/11 DAL BENEMERITO SAINTGIFTS
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  • Quello che si dice un buon film:
    Uomomite, Daniela
  • Non male, dopotutto:
    Saintgifts, Pessoa

DISCUSSIONE GENERALE

4 post
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  • Daniela • 28/09/20 01:14
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Il "momento memorabile" che ho indicato nel commento lo è questa volta doppiamente.
    Quando ero bambina, i miei genitori mi portavano due o tre volte all'anno a Montiano in provincia di Forlì dove viveva la nonna materna. Un viaggio poco felice perché le curve del Muraglione mi provocavano mal d'auto ma il paesino della nonna mi piaceva: il nucleo era piccolissimo, praticamente una strada che correva in circolo attorno ad un isolato dove si affacciavano un piccolo bar polveroso con le striscioline anti mosche all'ingresso, un negozio di alimentari dove vendevano ancora il surrogato di cioccolato a fette e un cinemino in cui, per quanto ricordi, proiettavano solo western.
    Fu in questo cinema di quarta o quinta visione che vidi la sequenza memorabile. Allora avevo sette o otto anni, e solo ieri, dopo oltre mezzo secolo, l'ho ritrovata ed è stato come sfogliare un vecchio libro e ritrovare tra le sue pagine una primula essiccata. . 
  • Caesars • 28/09/20 09:25
    Scrivano - 16811 interventi
    Bella questa tua testimonianza, Daniela.
  • Zender • 28/09/20 09:39
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Eh sì, è accaduto anche e a me un paio di volte: quando capitano cose del genere si prova una sensazione difficimente sperimentabile in altri casi.
  • B. Legnani • 28/09/20 09:58
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Il "momento memorabile" che ho indicato nel commento lo è questa volta doppiamente.
    Quando ero bambina, i miei genitori mi portavano due o tre volte all'anno a Montiano in provincia di Forlì dove viveva la nonna materna. Un viaggio poco felice perché le curve del Muraglione mi provocavano mal d'auto ma il paesino della nonna mi piaceva: il nucleo era piccolissimo, praticamente una strada che correva in circolo attorno ad un isolato dove si affacciavano un piccolo bar polveroso con le striscioline anti mosche all'ingresso, un negozio di alimentari dove vendevano ancora il surrogato di cioccolato a fette e un cinemino in cui, per quanto ricordi, proiettavano solo western.
    Fu in questo cinema di quarta o quinta visione che vidi la sequenza memorabile. Allora avevo sette o otto anni, e solo ieri, dopo oltre mezzo secolo, l'ho ritrovata ed è stato come sfogliare un vecchio libro e ritrovare tra le sue pagine una primula essiccata. . 

    Applauso.