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Discussioni su Innamorata della morte - Film (2005)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/06/15 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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  • Non male, dopotutto:
    Buiomega71, Mark72
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Markus

DISCUSSIONE GENERALE

2 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 2/06/15 18:37
    Consigliere - 27342 interventi
    Un clap clap a Roger Fratter, che inaspettamente realizza il film della maturità

    Atmosfere oniriche, sospese e macabre (il sentore di-e-della-morte si ode per tutta la durata della pellicola)

    Le "sue" attrici gnocche si impegnano leggermente di più del previsto (non male la Ryciak), usa bene le suggestioni delle location boschive e si destreggia con omaggi (nemmeno troppo velati) al Vanzina di Sotto il Vestito Niente (i set fotografici di moda), al Barilli di Il Profumo della Signora in Nero (la bambina), al Fulci di Aenigma e soprattutto al Castellari di Sensività (dove l'opera fratteriana ha più di un punto in comune)

    La violenza e più contenuta (se si esclude la follia femminea che esplode a forbiciate), così come il gore

    Un pò di noia e di confusione nello script (comunque abbastanza curato) fà capolino quà e là e la scena di sesso da erotico italico patinato novantiano sulla scrivania poteva essere evitato.

    Nell'insieme, comunque, un opera financo originale e con picchi stranianti particolarmente notevoli (la scomparsa delle sorelline nel bosco, il ritrovamento , mentre una è presa da crisi epilettiche e l'altra guarda persa verso un punto indefinito)

    Insomma, quando il buon Roger si impegna un pò di più riesce quasi a convincere...
    Ultima modifica: 2/06/15 18:39 da Buiomega71
  • Callahan • 6/02/16 23:03
    Disoccupato - 10 interventi
    Non potevo certo perdermi questo ennesimo film di Roger Fratter regista indie italiano, famoso nel girare in modo canonico e conforme un certo tipo di cinema, ossia prodotti che si ispirano a tutto ciò che veniva prodotto periodo d’oro della cinematografia italiana di una volta e allo stesso tempo prodotti inclassificabili e atipici.
    Dopo aver visionato questo film mi sono letteralmente “innamorato” di questo film, il titolo “innamorata della morte” per quanto possa sembrare banale….in realtà non lo è.
    Il buon Fratter secondo un mio modesto parere con questo sesto film tocca il picco più alto della sua carriera, riuscendo a schiodarsi il marchio di regista di film “trash” per finalmente avviarsi ad una certa professionalità ricercata e molto richiesta da parte di quel pubblico che come sappiamo molto spesso risulta esigente.
    Innanzitutto il film è girato in pellicola ( e si nota!), molto piacevole all’occhio poiché più nitido e pulito rispetto ai film precedenti che avevano invece un taglio amatoriale e più scarno.
    Si vede chiaramente che il regista durante la realizzazione di questo film disponeva di un budget più alto ed ha potuto sbizzarrirsi nel cercare di realizzare un prodotto di qualità e devo proprio ammettere che c’è riuscito, inserendo addirittura delle intelligenti autocitazioni che ai fan del regista non sfuggiranno di certo. C’è davvero molto da dire su questo film ma non voglio rovinare la sorpresa a coloro che si cimenteranno a visionarlo, per cui scriverò solo l’essenziale.
    Cominciamo dalla trama che vede due sorelle Sara e Martina molte diverse tra di loro ma unite allo stesso tempo da un misterioso connubio, lo spettatore ne seguirà cosi la loro vicenda dall’inizio fino alla fine col fiato sospeso, un ben riuscito mix horror/thriller, ove il sovrannaturale ne fa da cornice a questa storia dal sapore oscuro.
    Il finale lascerà comunque dei punti interrogativi, tipico della cinematografia di Fratter che regala allo spettatore come sempre una personale interpretazione.
    C’è da dire che le versione DVD da me in possesso in base a dei teaser e a dei trailer preseti negli extra, noto con stupore che molte scene non appaiono in questa versione, evidentemente sono stati fatti dei tagli…chissà magari certi dettagli non inseriti avrebbero forse approfondito di più.
    Parlando degli attori stavolta Fratter non si affida al solito nugolo di attori visti già in precedenza ma a volti nuovi e alcuni anche noti. Citandone due, in particolare abbiamo la bellissima polacca Eliza Ryciak molto popolare in patria, presa in “prestito” al nostro cinema italico e che ha saputo molto bene interpretare il suo personaggio, poi abbiamo una piccola Micol Olivieri, attrice sconosciuta all’epoca del film, a differenza di oggi che è molto popolare per essere una delle protagoniste della celebre e fortunata serie tv “I Cesaroni, attrice che onestamente parlando non ho mai stimato, mentre qui stranamente e per la prima volta ho apprezzato. Che il thriller e l’horror fosse da sempre stata la sua reale vocazione?
    Altra cosa da menzionare assolutamente di questo ben riuscito film, sono le inquadrature, stavolta lo spettatore viene deliziato non soltanto dai soliti primi piani (di cui il regista ne fa spesso e volentieri largo uso per i suoi film) ma anche di riprese aeree, vicine e lontane davvero molto intriganti e suggestive.
    Le location e le musiche qui risultano curate più che mai, nel primo caso la villa (con bosco annesso) luogo dei misfatti, la chiesa dove vedremo Sara avere un colloquio con una figura molto “particolare” e le vie notturne della città che denotano un fascino non indifferente, mentre riguardo le musiche risultano spettacolari e mettono in risalto la drammaticità del contesto.
    Riguardo gli effetti gore, essendo un horror psicologico non sono presenti particolari efferatezze o scene splatter, come è giusto che sia qui sono le emozioni e l’atmosfera a far da padrone, ma il sangue posso assicurare che non mancherà.
    In conclusione mi sento in dovere di elogiare questo film e si sottolineare ancora che il risultato finale è da ritenersi lodevole. Non perdetevelo, è un bel film!