Buiomega71 • 15/04/17 09:56
Consigliere - 25934 interventi Quando il cinema prende le viscere fin dalla prima inquadratura e poi non te le molla più.
Difficilmente dò quattro pallini appena visto un film, ma qui si sfiora il capolavoro
Non ho avuto un attimo di respiro, da quando Monroe mostra Jennifer (un intensa Sarah Butler, un pò penalizzata dal doppiaggio italiano) che guida per le strade di un luogo sperduto nel culo del mondo.
Il suo incontro con dei buzzurri alla stazione di servizio sancisce quello che accadrà, e ti senti il cuore il gola e gli intestini sconquassare
La tensione e l' inquietudine costante aumenta quando la ragazza si trova sola nel suo chalet in zona lacustre, le prime avvisaglie (un uccellino morto davanti all'uscio di casa, qualcuno che la spia con la telecamera, la porta della rimessa che sbatte) eppoi l'intrusione dei quattro bifolchi che danno inizio ad un interminabile notte (e giorno) di inumane sevizie e umilizioni ai danni della povera ragazza (rea di essere una puttanella di città con la puzza sotto il naso, a sentire loro)
Al festino si aggiungerà un quinto elemento (il più viscido e bastardo di tutti), un tutore della legge , con moglie incinta e figlioletta, che darà inizio alle danze.
Si arrivano a toccare vertici insostenibili (per quando concerne la mia sensibilità) , più sulle umiliazioni che Jennifer e costretta a subire (le scherniscono il romanzo che stà scrivendo, le gettano addosso fiammiferi accesi, la costringono a bere, le ispezionano i denti, le fanno succhiare una bottiglia e la canna di una pistola, in un'oscena rappresentazione della fellatio, la fanno nitrire, ballare, la scambiano per una puledra al mercato del bestiame, iniziatrice volontaria alla perdità della verginità dello scemo del gruppo-che poi vomiterà dopo il brutale e animalesco amplesso-)
Eppoi l'animalesco stupro nei boschi quando ormai e giorno (lo sceriffo si prende il secondo canale, come nemmeno le bestie)
Attimo di gran cinema e poesia, con Jennifer che si rialza nuda, sporca e sanguinante, e claudicante (come la Ronette Pulaski di
Twin Peaks) si dirige sul ponte inseguita dal branco di animali che l'ha annientata fisicamente e psicologicamente, per poi gettarsi nel fiume, in un contrapasso liberatorio e incubotico di una nuova rinascita
E dopo il villipendio femminicida di rara sopportazione emotiva, arriva la nemesi vendicativa che è una gioia per gli occhi e l'encefalo
Essì, perchè poi Jennifer ritorna dal regno dei morti, e il tifo da stadio sbraca assoluto (continuavo a saltare sulla sedia incitando la ragazza nei modi più disparati) e Jason Collins si sbizzarisce in SFX gustosissimi e ultrasplatter che non lesinano in efferratezza e crudeltà.
Tagliole letali, uncini da pesca infilati nelle palpebre (tra la cura Ludovico che torturava Alex agli spilli di
Opera), topi morti (e marci) infilati in bocca, corvi che beccano via occhi, volti devastati dalla soda caustica, denti strappati con la tenaglia, evirazioni con cesoie e organo sessuale colpevole infilato nella bocca del carnefice, fucili a pompa piantati nel sedere in grottesche e surreali sodomizzazioni, fino all'eslposione delle viscere che tutto imbrattano e scarnificano.
Una fiera di liquami, vomito, animali morti, sangue, puzza di interiora e lo sfascio corporeo degli aguzzini
Supplizi ben congeniati che poco lasciano all'immaginazione, e se l'agonia delle umiliazioni a cui e sottoposta Jennifer , spesso, fanno distogliere lo sguardo, la pariglia sanguinaria e ferocissima riservata ai sui aguzzini aumenta la goduria più istintiva.
In mezzo segnali che lasciano il segno, come gli uccelli morti lasciati fuori dalla porta, le infradito, la viscida perquisizione del laido sceriffo, l'armonica.
Grandissimo finale tra urla, suppliche e imprecazioni dell'ultima bestia rimasta e il sogghigno beffardo e soddisfazione di Jennifer sulle note minimali di Corey Allen Jackson
Monroe c'ha gli zebedei quadrati (curioso come un regista televisivo, con un carnet non eccelso, ti sforni un film del genere), location soffocanti e paludose, fotografia naturale e opprimente di Neil Lisk, parata di facce da galera, Jennifer vittima sacrificale eppoi demone femmineo di furia apocalittica e ferocia sparsa a piene mani
Ricordo poco l'originale di Zarchi (quì produttore esecutivo), più grezzo, magari anche più sporco e realistico, senza commento musicale, ma questo restyling le arriva a pelo (eppoi mi si venga ancora a dire dei remake) e vince in visceralità
Vero che, forse, la Keaton funzionava meglio della Butler, ma anche vero che la vendetta furente della ragazza fà impallidire il contrattacco della Jennifer originaria
Uno dei film più intensi e connaturati visti quest'anno, che sprizza verso la possibile Palma D'Oro buiesca 2017 (anche se la strada e ancora lunga e piena di insidie) e ad un passo dal capolavoro
"
Ti prego, è solo una bambina innocente..."
"
Anche io lo ero"
Buiomega71
Undying, Herrkinski, Capannelle, Lupus73, Anthonyvm
Greymouser, Galbo, Furetto60, Taxius
Gestarsh99, Brainiac, Schramm, Pumpkh75, Daniela
Fauno, Derwis89, Belfagor