Discussioni su Hidden in the woods - Film (2012)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/06/16 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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  • Davvero notevole!:
    Buiomega71
  • Non male, dopotutto:
    Schramm

DISCUSSIONE GENERALE

20 post
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  • Buiomega71 • 11/06/16 10:08
    Consigliere - 26027 interventi
    E qui si vola alto, perché il cinema sudamericano (in questo caso cileno) ha una forza e una dirompenza che sta emergendo in tutta la sua furia.

    Talentaccio sanguigno e irrequieto, il giovane Patricio Valladares (che scrive, dirige, monta, produce, si ritaglia il ruolo del campeggiatore scemo e scorreggione-che farà una brutta-bruttissima-fine, autore col dna immerso nel grindhouse e nel cinema di de-genere e amico del nostro Loris Curci) che mette in piedi un racconto disperato, feroce, nichilista, immerso nello squallore e nel degrado, dove vigono la legge del più forte - e del più ferino - tra stupri, prostituzione, pedofilia, narcotraffico, esplosivi geyser di sangue, banchetti cannibalici, sparatorie devastanti, cacce tra i boschi, degenerazione fino al massacro finale di rara potenza visiva e emotiva, dove il sangue schizza e macchia, i colpi in arrivo devastano corpi e tutto diventa rosso e cieco di rabbia.

    Due ragazzine (Ana e Anny, bravissime le due attrici protagoniste) vivono in una catapecchia in mezzo ai boschi, vessate da un padre rozzo e bestiale, che uccide loro la madre annegandola in un catino d'acqua vivendo di narcotraffico al soldo di zio Costello, spietato cartello della droga.

    Il degrado (sia fisico che mentale) spinge il padre ad abusare della figlia più piccola (in una scena davvero insostenibile, non perché si veda chissaché ma per come Valladares mostra la scena: il padre che entra nella lurida camera delle bimbe, accarezza - con ben pochi istinti paterni - la bambina che dorme, Valladares mostra la bambola della bimba e un foglio con su scritto AUGURI PAPà), mettendola incinta e partorendo - come una bestia - un ritardato freak - Manuel - che mangia solo carne cruda.

    Il tempo passa e una soffiata incastra l'uomo e le due ragazze (ormai cresciute), con il figlio/fratello freak, fuggono nei boschi.

    Non solo non sanno di che vivere, ma zio Costello va su tutte le furie, vuole la sua droga che pensa sia stata nascosta dall'uomo tramite le figlie e sguinzaglia i suoi sadici e sanguinari tirapiedi.

    Le ragazze trovano una baita sudicia, in mezzo ai boschi, per cercare di sopravvivere e mentre Ana si avvia alla prostituzione (non prima di cibarsi della spazzatura agli angoli di miseri vicoletti) per sostenere la sorella e il fratello freak, Anny sfoga il suo cannibalismo su due campeggiatori imbecilli che tentano di violentarla.

    Tradita da un cliente respinto innamorato di lei che spiffera alla gang di zio Costello dove vive la giovane, Ana si trova nella baita gli scagnozzi di zio Costello e nel frattempo il padre è riuscito a evadere di prigione (con un espediente pari ad una resurrezione "zombesca", sullo stile del primo segmento di Creepshow)

    Da qui in poi Valladares satura il narrato di belluina violenza - non che prima ci andasse giù tenero - tra morsi laceranti, colpi in arrivo devastanti e inseguimenti nei boschi, fino al massacro finale a casa di zio Costello, con sanguinosissima resa dei conti e colpo di scena sulla vera natura di Anny. Poi una chiusa straziante, quasi poetica, sicuramente liberatoria dopo tanto orrore, sulle bellissime note di "Bloodspill".

    Il gangster-movie tarantiniano/rodrigueziano si amalgama con il cannibalismo ancestrale e la disfunzione familiare di We Are What We Are (di cui sembra una versione pulp e grindhouse), con pasti antropofagi che paiono quelli di Cannibal Love (e appunto quello del finale/apocalittico/cannibalico di We Are What We Are), la mattanza boschiva (con fucilate che aprono gli stomaci) hanno l'acre puzzo di sangue e polvere da sparo che c'era in Kichiku dai enkai, le marchette di Ana si riducono (perlopiù) a squallidissime fellatio, fatte in parchi desolati o in laidi bagni pubblici. Lo sperma che ingoia viene sputato, così da mischiarsi al sangue e alla carne (il primo che tutto imbratta, la seconda dilaniata a morsi).

    Una incauta poliziotta fatta a pezzi con la motosega, i flashback torbidi dell'abuso paterno e del parto "bestiale", la follia psicotica dei narcotrafficanti (e qui Valladares carica un po' troppo, visto che uno dei criminali fa saltare la testa alla barista perché trova di "mierda" la tequila, o la scena dell'aggressione in carcere modellata su quella di Vigilante), la ferocia femminea delle due sorelle, che messe all'angolo, sfoderano il loro gusto per la carne umana (che Valladares non spiega), la macelleria nella dimora di zio Costello e quel finale toccante (ma che potrebbe essere anche onirico) in riva al mare che è forse l'unico momento di tenerezza del film (anche se le acque si colorano di sangue, quel sangue che e stato protagonista per quasi tutto il film).

    Il basso budget aguzza l'ingegno di Valladares, che gira spesso camera a mano per aumentare il senso di disagio e disperazione o immerge il tutto nell'assolata fotografia di Thomas Smith, dove il caldo, la puzza. la bestialità (dis)umana la fanno da padrone.

    Regista che già amo, e che non per nulla verrà chiamato dalle sirene hollywoodiane per farne un remake nel 2014 con Michael Biehn nel ruolo del padre/bestia. Non saprei, ma già vedendo alcune immagini mi pare che il remake sia meno viscerale (esempio, il frutto dell'incesto pare un bambino normale, mentre qui è un vero e proprio mostro che sembra il cugino della Jenifer argentiana).

    Curiosamente, sui titoli di coda, oltre che alla sua famiglia, Valladares ringrazia pure Splattercontainer.com. Così come fà uno strano effetto vedere zio Costello solo in casa sulle note della versione ispanica di Non ho l'età di Gigliola Cinquetti suonata alla radio

    Pare di tornare ai fasti di La Casa, Interceptor, Bad Taste, con tante idee, momenti di gran cinema, il grezzo che si fa virtù e olezzo di cult-movie (che per me già lo è).

    Consigliatissimo, senza se e senza ma...
    Ultima modifica: 16/06/16 19:41 da Buiomega71
  • Zender • 11/06/16 10:10
    Capo scrivano - 47813 interventi
    Ottima analisi Buio, bravo! Una cosa: ti ho corretto "annegandola in un caino d'acqua" con catino. Se ho sbagliato e volevi dire altro ricorreggi.
    Ultima modifica: 11/06/16 10:15 da Zender
  • Galbo • 11/06/16 10:13
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    E quì si vola alto, perchè il cinema sudamericano (in questo caso cileno) ha una forza e una dirompenza che stà emergendo in tutta la sua furia



    @Buio
    se sei un estimatore del cinema sudamericano, ti consiglio Death in Buenos Aires, potrebbe piacerti
  • Buiomega71 • 11/06/16 10:19
    Consigliere - 26027 interventi
    Grazie Zendy, fatto bene, si, era un refuso

    Grazie Galbo per la dritta, me lo segnerò

    Dico già da ora che , per me, Valladares (insieme al Cravioto di Reversal) e forse una delle più belle sorprese di quest'anno di "cinema" buiesco
    Ultima modifica: 11/06/16 13:30 da Buiomega71
  • Schramm • 11/06/16 16:05
    Scrivano - 7694 interventi
    per non bruciarmi il meglio della festa ho letto a sbalzelloni. ma si direbbe uno di quei film allegrissimi che ti domandi come mai non vengano programmati sotto natale, quei blockbusteroni scoppiettanti che ti soleggiano la giornata un po' come where the dead go to die, ecco. prendo sicuramente nota.
    Ultima modifica: 11/06/16 16:06 da Schramm
  • Buiomega71 • 11/06/16 16:43
    Consigliere - 26027 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    per non bruciarmi il meglio della festa ho letto a sbalzelloni. ma si direbbe uno di quei film allegrissimi che ti domandi come mai non vengano programmati sotto natale, quei blockbusteroni scoppiettanti che ti soleggiano la giornata un po' come where the dead go to die, ecco. prendo sicuramente nota.

    Ecco, Schrammy, hai reso bene l'idea...

    Un bel pugno in faccia il venerdì sera (dopo una settimana di duro lavoro) è proprio quello che ci vuole...
  • Schramm • 23/06/16 22:44
    Scrivano - 7694 interventi
    buione io piazzerei qualche doveroso warning di spoiler a monte della tua ruspante analisi soprastante: racconti praticamente quasi tutto il film!! ;)
  • Schramm • 24/06/16 10:58
    Scrivano - 7694 interventi
    my twocents: furioso è furioso, cruento è cruento, laido è laido. il problema è che lo è dal primo secondo all'ultimo in moto lineare uniforme, ossia a tutto technocore che tiene sempre lo stesso bpm. entro i quali ci sono sì anche cose buone dal mondo, ma annegano nella mancata ingenerazione di un climax. la vittima sacrificale è in tutto ciò l'empatia, la sensorialità. tenermi da capo a piedi senza quasi pause uno zigo-zago di motoseghe, stupri, squallore, fucilate, coltellate, morsi, capate dal macellaio che vengono prima ancora del tessuto narrativo non fa granché accusare la botta (ma sia chiaro tra chi sente mordere la curiosità: non è roba per stomaci di carta velina e nervi di spago bagnato). narrativamente parlando, poi, abbiamo il secondo problema: pur essendoci più senso della coesione e del saper/voler raccontare qualcosa rispetto a la creacion (dove il narrato era completamente subalterno -per non dire inumato da- all'esprit visionario), abbiamo da una parte un problema di scarsa credibilità attoriale, dall'altra un tono che va spesso fuori controllo (tutto l'affaire gangsteristico, talmente mal gestito da sembrare non tanto rodriguez, ma una sua parodistica pantomima). le due cose messe assieme stroncano ancor più la spettatoriale capacità di perforazione emotiva.

    nell'insieme la dogana la passa, ha momenti che entrano di diritto in un'ideale classifica dei magic moments tp, e a quel finale che va imbizzarrito come una falciatrice impazzita non si può rimproverare più di tanto. ma questa commistione di sguaiato pulp, cannibalismo più o meno metropolitano e derive torture porn non l'ho trovata ben amalgamata (ed è un peccato, perché il senso della regia è alto) e soprattutto, ripeto, valladares dovrebbe considerare che il ritmo non è fatto di soli 4/4.
    Ultima modifica: 24/06/16 11:02 da Schramm
  • Buiomega71 • 24/06/16 11:07
    Consigliere - 26027 interventi
    D'accordo solo in parte. Vero che la parte "gangsteristica" e forse il lato più scricchiolante dell'opera (Valladares, poi, ci calca troppo la mano, fino a farlo sembrare una parodia dello stesso, chessò il tirapiedi di Costello che spara alla barista così, solo perchè la tequila le fà schifo, oppure la scena delle docce carcerarie, che sembra la versione geriatrica della stessa analoga sequenza che c'è in Vigilante)

    Ma la sua furia, la sua vitalità carnale (tutto il mattatoio in casa dello zio Costello, il poetico, liberatorio e onirico (?) finale al mare, i banchetti cannibalici) lasciano il segno a vita (e per un opera appena al di sopra dell'amatorialità non e poca roba)

    Poi, vabbè, umorismo alla Eli Roth (Valladares escursionista scorreggione ) si poteva pure evitare

    Ma la visceralità del narrato (e lo squallore dei rapporti sessuali della ragazza che prima pranza coi rifiuti in un zozzo vicolo) travolge come un treno in corsa, eccome se travolge.
    Ultima modifica: 24/06/16 11:08 da Buiomega71
  • Schramm • 24/06/16 11:21
    Scrivano - 7694 interventi
    è curioso la scena delle docce è una delle poche che quasi mi ha fatto implodere sulla sedia, con quella ferita che sembra sbocciare come un'orchidea...

    il grosso problema sono anche le forzature attoriali, che vengono da un cast sempre sopra o sotto le righe.

    al di là della sezione humour, che è si un altro passo scivoloso se non completamente falso (da che li vedi, capisci subito che fine faranno e perché), vi sono anche certi scarti che proprio fanno sbottare un bel mavalà! (penso soprattutto all'evasione)

    sul sentirmi travolto e sul restare marchiato a vita, credo proprio che sarà per un'altra volta ;)
    anche l'accostamento con kichiku, troppa generosità!! :D (ecco quello sì che non me lo son più scrostato di dosso e di dentro!)

    ma alla fine, ripeto, non è affatto male e ha le sue cime belle tempestose (il finale scalmanatissimo con allucinazione-sogno di riporto, ma anche tutta la parentesi della prostituzione, restituita a crudo con senso davvero viscerale dello squallore). se giostrato meglio, creando anche dei crescendo, dei glissati, forse mi avrebbe gambizzato o tramortito.

    comunque se te gusta mucho valladares ti consiglierei di recuperare la creacion, che per quel che mi è dato di ricordare è una sorta di sua sghemba rivisitazione di hardware, ma molto più ipercarico e visionario. è meno narrativamente coeso di questo, anzi diciamo proprio che è molto più confuso, ma non escludo possa piacerti un botto.
    Ultima modifica: 24/06/16 11:23 da Schramm
  • Buiomega71 • 24/06/16 11:35
    Consigliere - 26027 interventi
    Kichiku mi è venuto alla mente nel massacro boschivo del pre-finale (lo stomaco che si apre a fucilate) , aveva lo stesso odore acre di sangue , guts e polvere da sparo

    Gli attori (forse a parte Siboney Lo, il padre e zio Costello) sono quasi tutti NON professionisti (amici della cerchia di Valladares) e, visto il curriculum, fanno il loro sporco lavoro (Macchiavello lo prenderei seduta stante come attore se fossi un regista)

    Più che la Creacion, sarei curioso di vedere il remake americano che Valladares ha fatto di Hidden in the woods (che gira in dvd ma solo in idoma tedesco e inglese)

    L'evasione del papà e si surreale, ma un gustoso omaggio allo zombi-movie (penso all'episodio della festa del papà di Creepshow), mentre l'aggressione nelle docce carcerarie mi ha lasciato basito (geriatric Vigilante)

    Comunque vedo che proprio indifferente non ti ha lasciato e che, ogni tanto, i mie consigli non vanno a vanvera :)
    Ultima modifica: 24/06/16 11:36 da Buiomega71
  • Schramm • 24/06/16 12:03
    Scrivano - 7694 interventi
    temo che, al pari della quasi totalità degli autoremake destinati all'amerika, anche questo sarà abbastanza addolcito e probabilmente non meno inutile di quelli di -per spararne due esemplificativi a caso- funny games o 13 tzameti.

    no, non è malaccio. ma diciamo che l'ho visto senza quasi patirlo, come se lo osservassi a strapiombo dalla tribuna più alta. si poteva a mio avviso fare meglio.
  • Buiomega71 • 24/06/16 13:00
    Consigliere - 26027 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    temo che, al pari della quasi totalità degli autoremake destinati all'amerika, anche questo sarà abbastanza addolcito e probabilmente non meno inutile di quelli di -per spararne due esemplificativi a caso- funny games o 13 tzameti.

    no, non è malaccio. ma diciamo che l'ho visto senza quasi patirlo, come se lo osservassi a strapiombo dalla tribuna più alta. si poteva a mio avviso fare meglio.


    Io, invece, credo che meglio di così non poteva andare

    Sicuramente il remake yankee sarà addolcito (esempio, pare che Manuel non sia deforme, ma un bambino "normale")

    Però la curiosità su quello che ha fatto Valladares in terra USA resta...
  • Schramm • 24/06/16 13:18
    Scrivano - 7694 interventi
    va detto che l'idea di un bambino normale che ha soprassalti di cannibalismo inquieta anche di più.
  • Buiomega71 • 24/06/16 13:26
    Consigliere - 26027 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    va detto che l'idea di un bambino normale che ha soprassalti di cannibalismo inquieta anche di più.

    Mhà, non saprei, Manuel (nell'originale) mica te lo scordi più, comunque...
  • Schramm • 25/06/16 12:59
    Scrivano - 7694 interventi
    si certo però voglio dire uno così malmesso lo vedi e capisci che ha tutti i venerdì fuori posto e ispira quanto meno inaffidabilità a starci accanto. mentre da un bambino apparentemente normale non te lo aspetteresti, c'è un gioco al contrasto che lo rende più sottilmente inquietante. infatti anche qua il film sconcerta quel pelo in più quando ALLERTA SPOILER GASTRONOMICO

    il cannibalismo è praticato d'amblé dalle due sorellastre

    FINE SPUNTINO
    Ultima modifica: 25/06/16 12:59 da Schramm
  • Buiomega71 • 25/06/16 13:16
    Consigliere - 26027 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    si certo però voglio dire uno così malmesso lo vedi e capisci che ha tutti i venerdì fuori posto e ispira quanto meno inaffidabilità a starci accanto. mentre da un bambino apparentemente normale non te lo aspetteresti, c'è un gioco al contrasto che lo rende più sottilmente inquietante. infatti anche qua il film sconcerta quel pelo in più quando ALLERTA SPOILER GASTRONOMICO

    il cannibalismo è praticato d'amblé dalle due sorellastre

    FINE SPUNTINO


    Il bambino normale (all'apparenza) che nasconde recondite mostruosità mi pare un tantino strabusato (da tutto il cinema dell'infanzia dannata), mentre il Manuel deforme mica te lo scordi più

    Interessante, vieppiù, che Valladares NON spieghi le origini cannibaliche delle due sorelle
  • Schramm • 25/06/16 14:16
    Scrivano - 7694 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Interessante, vieppiù, che Valladares NON spieghi le origini cannibaliche delle due sorelle

    spiegone questo che rischia di essere la magna carta del remake. ricorda che siamo pur sempre in america...
  • Buiomega71 • 25/06/16 14:44
    Consigliere - 26027 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Interessante, vieppiù, che Valladares NON spieghi le origini cannibaliche delle due sorelle

    spiegone questo che rischia di essere la magna carta del remake. ricorda che siamo pur sempre in america...


    Non saprei. Appunto per questo che sarei curioso di vederlo...
  • Buiomega71 • 15/04/21 21:36
    Consigliere - 26027 interventi
    È mancata Siboney Lo