Buiomega71 • 8/10/14 10:06
Consigliere - 27109 interventiAmo la Kusama per quel piccolo gioiello che è
Jennifer's Body (non per nulla "palma d'oro buiesca" del 2011), e per quel ritratto duro e femmineo della galleria delle sue protagoniste (la boxeur di Michelle Rodriguez, l'agente futuristico "matrixiano" di Charlize Theron, la sanguinaria cannibale non morta di Megan Fox e la sua controparte incazzosa e determinata di Amanda Seyfried-che ha diversi punti in comune con la Michelle Rodriguez di
Girlfight, appunto)
Un pò
Flashdance (la boxe, al posto della musica, per uscire dal proletariato e trovare il proprio posto nel mondo), un pò
Million Dollar Baby (la boxe femminile, l'allenatore, ma senza convenevoli lacrimevoli), un nerboruto realismo di fondo, buone caraterizzazioni, un ambiente spoglio e squallido come le case popolari di Brooklyn abitate da latinoamericani
La talentuosa regista di origini giapponesi butta il suo film addosso ad un intensa Michelle Rodriguez (sguardo torvo, incazzosa, aggressiva, che vomita parolacce e non ha paura di nulla, per poi "rinascere" nel sacrificio e nel sudore) e apre il film con la febbrile musica di Ted Shapiro sul volto (e lo sguardo) corrucciato della ragazza, nei corridoi della scuola
La narrazione si fà energica, e i combattimenti (così come i duri allenamenti di boxe) ben girati e anche emozionanti-su tutti quello con la rivale di colore-
Ottimi momenti di cinema "proletario" (la Rodriguez che aggredisce il padre in cucina) intercalati a attimi da commedia (le ragazze che si allenano alla lezione di ginnastica, con la Rodriguez in testa a tutte), fino a spizzichi di cinema romantico (la festa in casa dell'allenatore panamense, dove la Rodriguez vede il ragazzo che ama accompagnato dalla gallinella strafiga di turno e si rode di gelosia)
Purtroppo, però, c'è un vago sentore di classico film da Sundance (fatto per piacere a tutti i costi) e una fastidiosa patina di politically correct che ne limita il giudizio finale (le vittorie, il trionfo dell'amore, la rinascita nella boxe, la vendetta sul padre autoritario)
La Rodriguez nel ruolo della sua vita (capace pure di inusuali slanci di tenerezza) e biglietto da visita di una regista tosta e attenta al mondo femminile delle "nuove guerriere".
Galbo
Buiomega71