Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su Fuoco! - Film (1968)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/04/11 DAL BENEMERITO FAUNO
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Grande esempio di cinema:
    Pigro
  • Davvero notevole!:
    Apoffaldin
  • Non male, dopotutto:
    Myvincent
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Kanon
  • Gravemente insufficiente!:
    Fauno

DISCUSSIONE GENERALE

14 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Fauno • 19/03/12 12:11
    Formatore stagisti - 2763 interventi
    Ho già visto che la media è aumentata di un pallino. Ti è davvero piaciuto, Pigro? Io dal titolo mi aspettavo tantissimo e son rimasto così deluso...E' anche vero che non fa parte dei miei generi preferiti, ma in tante altre occasioni ho avuto sorprese positive, soprattutto con LA PIRAMIDE SENZA VERTICE, ma questo...FAUNO
  • Pigro • 19/03/12 15:21
    Consigliere - 1709 interventi
    Sì, mi è piaciuto davvero molto. Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi, quindi l'ho visto abbandonandomi totalmente, e forse questo mi ha sedotto: perché sei "costretto" a convivere con il pazzo dentro la sua povera casa, senza riuscire a capire mai il perché sta succedendo quello che vedi. Ecco, il fatto che non venga mai detta una spiegazione, che l'unica possibilità sia assistere impotenti (incoscienti), credo che sia il valore aggiunto, a livello narrativo: siamo sempre abituati a vedere cose di questo tipo con grandi spiegazioni, mentre qui c'è solo questa assurda esplosione di violenza. E poi, mi è molto piaciuta la quasi totale assenza di parole: le uniche dette sono quelle impacciate e sfigatissime del carabiniere, che sembrano appartenere più al linguaggio della farsa dialettale che non della tragedia che si sta compiendo: a dimostrazione che questa è una tragedia che non può essere "detta", ma solo vista, e - ripeto - senza capirci niente! Insomma, un bel film claustrofobico, non tanto perché girato tutto in una casa, ma perché non dà vie di uscita a chi guarda: e per vie d'uscita intendo "spiegazioni", che aiuterebbero a capire e a "digerire". E poi ci sono anche momenti belli, inquadrature raffinate nella loro "grezzezza", e poi quel pianto straziante della bambina che fa da colonna sonora...
    Adesso mi hai incuriosito con "La piramide senza vertice". Lo cercherò..
  • Fauno • 20/03/12 10:45
    Formatore stagisti - 2763 interventi
    Per quanto concerne la grezzisia, detta alla bolognese, ne sono un'amante sfegatato e l'originalità e le inquadrature non le metto in dubbio nel loro valore, solo che così è un po' troppo. Magari anche una spiegazione strampalata, data al volo negli ultimi 15 secondi me l'avrebbe potuto far apprezzare. Almeno sapere il contesto storico e politico, perchè quel film lì è sicuramente dopoguerra, ma di più non si può dire...Ciao Pigro. FAUNO.
  • B. Legnani • 11/10/12 11:40
    Pianificazione e progetti - 15238 interventi
    "Come diceva il Bobby, non serve bere una bibita se in fondo all'anima sogni l'oceano (ma Piccoli ha già preso il largo, ormai). Il flower power del cambiamento è ben lungi da certi ambienti".
    (Kanon)
    **********
    Chi è Bobby? Chi è Piccoli?
    Ammetto mia ignoranza. Mi spiegate cosa vuol dire?
    Ultima modifica: 11/10/12 11:40 da B. Legnani
  • Zender • 11/10/12 14:51
    Capo scrivano - 49091 interventi
    E' quello che tenderei a chiedere sempre: cercate di scrivere in modo che tutti possano capire, senza esagerare con citazioni per pochi. E' sempre meglio un commento il più possibile comprensibile, per chi legge.
  • Pigro • 12/10/12 09:52
    Consigliere - 1709 interventi
    Come diceva il Giangi, non serve arrotolare la corda quando puoi tagliarla (con buona pace di Bobby e Piccoli). ;-))
  • Il Dandi • 12/10/12 10:21
    Segretario - 1486 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    "Come diceva il Bobby, non serve bere una bibita se in fondo all'anima sogni l'oceano (ma Piccoli ha già preso il largo, ormai). Il flower power del cambiamento è ben lungi da certi ambienti".
    (Kanon)
    **********
    Chi è Bobby? Chi è Piccoli?
    Ammetto mia ignoranza. Mi spiegate cosa vuol dire?


    Piccoli non lo so, ma Bobby è questo:

    http://www.youtube.com/watch?v=0_dfJ2FwUIU
  • Caesars • 12/10/12 10:34
    Scrivano - 17013 interventi
    Credo che Piccoli sia Michel, interprete di "Dillinger è morto" (mi pare di capire che Kanon faccia riferimento a quel film, ma il suo commento è un po' "criptico", almeno per me)
  • Trivex • 12/10/12 10:45
    Portaborse - 1329 interventi
    Mi fermo alla prima scena (quella disponibile sotto i commenti).

    C'è una bimba piccola (troppo piccola) che piange veramente (non si può essere attori consapevoli a quell'età).

    E' terrorizzata e trema!

    Scusate, sarò anche un vecchio (d'età) papà già un po' rimbambito, ma per me la visione finisce qui.

    Insopportabile.
  • B. Legnani • 20/10/12 20:23
    Pianificazione e progetti - 15238 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Credo che Piccoli sia Michel, interprete di "Dillinger è morto" (mi pare di capire che Kanon faccia riferimento a quel film, ma il suo commento è un po' "criptico", almeno per me)

    Kanon non risponde alla chiamata, per cui ho modificato il meno possibile il suo testo nella parte di Bobby Solo. Per Piccoli/Dillinger lascio a Zender la scelta di cosa fare.
  • Zender • 20/10/12 20:30
    Capo scrivano - 49091 interventi
    Se mi puoi richiamare quando ho modo di agire seriamente sul database ti ringrazio.
  • Zender • 21/10/12 09:05
    Capo scrivano - 49091 interventi
    Lasciamo così.
  • B. Legnani • 22/10/12 21:52
    Pianificazione e progetti - 15238 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Si, i riferimenti son giusti: Bobby Solo e Michel Piccoli. Comprendo la cripticità del commento, cercherò d'esser più chiaro in futuro.

    Non ha cambiato una virgola, linkando le parole su Piccoli al film di Ferreri, in modo che sia chiaro il riferimento.
    Grazie.
  • Pigro • 24/03/15 15:49
    Consigliere - 1709 interventi
    E' morto Gian Vittorio Baldi.

    da "La Repubblica":

    Gian Vittorio Baldi si è spento ieri sera a Faenza a 84 anni. Nato a Bologna nel 1930 è stato un protagonista della stagione gloriosa del cinema italiano, regista e produttore coraggioso di opere come “Porcile” di Pier Paolo Pasolini e “L’amore coniugale”, pellicola di Dacia Maraini, girato negli anni più intensi delle lotte femministe.
    Dopo aver frequentato a Roma il Centro Speciale di Cinematografia, aveva esordito alla regia nel 1958 con “Il pianto delle zitelle”, vincendo il Leone d’Oro come miglior cortometraggio a Venezia. Ma aveva mantenuto sempre la doppia qualifica di “regista” e “produttore”, sempre con spirito ribelle e indipendente rispetto all’industria del cinema, soprattutto negli anni Sessanta, quando affascinato dall’esempio di Rossellini, sognava di dare l’assalto alla “città del cinema” disprezzando le leggi del mercato.

    Il suo film più importante è “Fuoco!” girato nel pieno della ribellione del 1968, racconto di una tragedia sociale e familiare che nasce dallo sparo di un disoccupato contro la statua della Madonna, durante una processione. La stessa attitudine anarchica l’ha dimostrata producendo film come “Cronaca di Anna Magdalena Bach” di Straub-Huillet, “Diario di una schizofrenica” di Nelo Risi, “Quattro notti di un sognatore” di Bresson e, di Pier Paolo Pasolini, oltre a “Porcile” anche “Appunti per un’Orestiade africana”. “Nonostante fosse vicino agli 85 anni non è mai entrato nella terza età – dice Roberto Chiesi della Cineteca di Bologna con cui ha lavorato a lungo - non ha mai voluto fermarsi, né andare in pensione A più di ottant’anni è andato a girare un film in Brasile fra mille difficoltà”. E fino all’ultimo ha lavorato ad organizzare seminari e lezioni di cinema per le giovani generazioni, in particolare attraverso l’International Film Academy da lui creata e capace di portare a Bologna docenti come Bernardo Bertolucci e Abbas Kiarostami.

    Il suo fondo di film è conservato alla Cineteca di Bologna che da sempre si occupa di valorizzare la sua opera. All’attività cinematografica aveva affiancato dagli anni Novanta quella di vignaiolo, antesignano, quando ancora non erano di moda, dei vini naturali, fondando “Castelluccio”, nelle colline fra Brisighella e Modigliana, a cavallo fra le province di Forlì e di Ravenna, dove ha prodotto vini famosi e premiati in tutto il mondo.