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Discussioni su Friendly beast - Film (2017)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/11/21 DAL BENEMERITO SCHRAMM
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Non male, dopotutto:
    Anthonyvm
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Schramm

DISCUSSIONE GENERALE

12 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Schramm • 18/11/21 20:26
    Scrivano - 7814 interventi
    accidenti. che dispiacere e quanta rabbia nel vedere così male arbitrati dei presupposti narrativi che avrebbero potuto innescare una carica tensiva delle più insorreggibili.

    la amaral, che pure viene dalla sceneggiatura, floppa proprio a livello di impalcatura, spostando troppo l'asse sul piano allegorico - lo squilibrio servi-padroni da ridiscutere con le cattive quando non con le pessime, la frustrata ambizione che porta alla pazzia più incontenible, il diritto alla lotta di classe scambiato per l'ammazzo chi mi pare perché si, l'omofobia, il razzismo e il drjekillandmrhydismo spalmato su tutti i personaggi, rendendoli però ancor più manichei.

    sono proprio i personaggi a inceppare il meccanismo tensivo, così mal psicologicamente caratterizzati da renderci ardua la più volenterosa interruzione del principio di realtà: le loro motivazioni unidirezionali e al contempo scarsamente chiare, i loro comportamenti da folle banderuola, le assurde giravolte narrative, tutto è in ostaggio dell'inverosimiglianza, e talvolta del ridicolo andante (l'amplesso che pare richiamare certi rituali candomblé tipici del brasile, terra che quanto a horror ci ha dato botte da orbi come the nightshifter per dirne una tra le memorabili).

    ed è proprio in zona ridicolo (si veda anche il finale da sehvabbè) che la regista mostra di non essere l'ultima sprovveduta arrivata a improvvisarsi cineasta: per quanto improbabile e improponibile la situazione e soprattutto cosa l'ha scatenata, riesce comunque ad involtolarla nel perturbante, ma per vie estetiche che si condensano solo lì, anziché abitare l'intero metraggio (che anzi conta non pochi blooper: si veda quante volte compare e scompare di continuo il rossetto di Veronica) Però il male è alla partenza: il problemissimo è che non sa renderci credibile

    SPOILER 
    che la tensione per un'intervista con un pezzo grosso di tripadvisor frammista ai dissapori e gli scancari che ci sono nel team di ristorazione – che sono poi quelli che si possono riscontrare nel grosso di tutti i team lavorativi – a sua volta frammista a un secondo tentativo di rapina induca il padrone del locale a sbroccare male rivalendosi su tutti, facendogli mettere sullo stesso piano inclinato dei rapinatori clienti ed equipe trattati come e peggio dei criminali, solo perché più ricchi o perché colpevoli di essersi palesati fuori orari creando screzi tra il personale
    FINE SPOILER

    semplicemente perché non basta mostrarlo due secondi per renderlo credibile e per dar credibilità all'assurdistàn che reca seco. e da lì in avanti più si sforza di coglierci in castagna e più la castagna ce la cuociamo e mangiamo, per poi sputarla via.

    peccatissimo, perché con elementi simili, e una maggiore padronanza del ritmo e della scrittura di mdp (il film è quasi tutto primi piani, rasenta la grana di certa tv di 30 anni fa o a voler essere generosi, uno statico kammerspiel) un'opera come questa sarebbe stata una di quelle bombe al neutrone da farci salutare nel brasile la patria del new-horror.

    ma forse sono io che ho preteso troppo. una visione comunque la merita, e ad alcuni tra voi potrebbe far ballare la samba.

    il dibattito è aperto.
    Ultima modifica: 18/11/21 20:28 da Schramm
  • Cotola • 18/11/21 20:58
    Consigliere avanzato - 3911 interventi
    @Schramm

    Molto interessante.

    Ma sei sicuro che sia su Mubi? L'ho cercato e non risulta al momento presente. 
  • Schramm • 18/11/21 21:22
    Scrivano - 7814 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    @Schramm

    Molto interessante.

    Ma sei sicuro che sia su Mubi? L'ho cercato e non risulta al momento presente. 
    beh, si...
    mubi.com/films/friendly-beast
    tuttavia mi risulta disponibile anche su netflix
  • Cotola • 18/11/21 22:58
    Consigliere avanzato - 3911 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Cotola ebbe a dire:
    @Schramm

    Molto interessante.

    Ma sei sicuro che sia su Mubi? L'ho cercato e non risulta al momento presente. 
    beh, si...
    mubi.com/films/friendly-beast
    tuttavia mi risulta disponibile anche su netflix

    Sembra che sia così, ma poi quando si apre la pagina dice che il film non è più disponibile. Proverò su Netflix. 
  • Anthonyvm • 19/11/21 02:14
    Vice capo scrivano - 829 interventi
    Super grazie per la segnalazione, Schramm!
    Se può interessare, ho notato che è disponibile sul Prime Video americano, con sub inglesi.
  • Schramm • 19/11/21 13:09
    Scrivano - 7814 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    Super grazie per la segnalazione, Schramm!
    Se può interessare, ho notato che è disponibile sul Prime Video americano, con sub inglesi.

    se lo palleggiano in tanti, pare. se si vogliono però i sub italiani, la via è sempre lì dove sai tu.
    in ogni caso c'è una cosa che andrebbe doverosamente aggiunta e che è poi il motivo della chiamata: pur essendo la credibilità delle spinte motivazionali messa a durissima prova man mano che il film evolve (sorretto da dialoghi a tratti inascoltabili), il film tiene comunque molto alta la bandiera della cattiveria e del baccanale sangriento. in quello non gli si può dire proprio niente e anzi la compensazione è garantita.


    Ultima modifica: 19/11/21 13:40 da Schramm
  • Anthonyvm • 25/11/21 00:36
    Vice capo scrivano - 829 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Anthonyvm ebbe a dire:
    Super grazie per la segnalazione, Schramm!
    Se può interessare, ho notato che è disponibile sul Prime Video americano, con sub inglesi.

    se lo palleggiano in tanti, pare. se si vogliono però i sub italiani, la via è sempre lì dove sai tu.
    in ogni caso c'è una cosa che andrebbe doverosamente aggiunta e che è poi il motivo della chiamata: pur essendo la credibilità delle spinte motivazionali messa a durissima prova man mano che il film evolve (sorretto da dialoghi a tratti inascoltabili), il film tiene comunque molto alta la bandiera della cattiveria e del baccanale sangriento. in quello non gli si può dire proprio niente e anzi la compensazione è garantita.

    Visto l'altra sera: nell'insieme non mi è dispiaciuto, ma condivido la parziale delusione, anche se non per gli stessi esatti motivi.
    Più che la mancanza di realismo delle premesse, non mi ha convinto la mancanza di nerbo del secondo e terzo atto, a livello prettamente "stomacale".
    Insomma, non mi ha disturbato tanto l'affronto alla verosimiglianza della vicenda: già il pitch iniziale del coniglio sezionato ripreso dall'alto m'aveva messo l'animo nella nicchia del grottesco-paradossale. Anche il modo in cui la Amaral mette in scena i suoi personaggi, stereotipati e tratteggiati con segni netti, ma al di fuori di una vera caratterizzazione caricaturale, l'ho trovato piuttosto gustoso. E poi la molla tensiva della prima tranche, diciamo fino al primo "colpo", m'ha messo sopra un bel tappetino di spine...
    Quello che non mi ha convinto è il seguito, più che altro perché non ho ritrovato l'escalation violenta e sopra le righe che mi sarei aspettato, o l'orrore esuberante che comunque in un context "animalesco" non avrebbe remato contro le pretese artistiche della regista.
    Insomma, una volta accettata la natura metaforica di base, qualche iperbole ultraviolenta e ultraesplicita se la poteva anche concedere.
    Ho trovato più che altro un senso di "sono troppo autrice per esagerare"... e allo stesso tempo "non sono così altezzosa da darmi al cervellotico tout-court".
    Non dico ovviamente che il valore di un horror crudo (perché crudo lo è) si misura in galloni di sangue finto, però il rallentamento di ritmo proprio dopo il culmine della suspense (e che suspense, a parer mio!), gli eccessi di verbosità, qualche faciloneria stilosa di troppo (la OST classica al synth), certe metafore gratuite (lo specchio rotto... dai!) mi hanno destabilizzato dopo la bella partenza.
    Mi è parso un film in qualche modo incompleto, o comunque non ben bilanciato: un po' di sporcizia elegante, un po' di humour nero, ma non abbastanza né dell'una né dell'altro per poter reggere un'allegoria sociale. (E dai, un po' di cannibalismo gratuito fammelo vedere, già che siamo in ballo!)
    Al contrario, la fisicità del dolore rappresentata dalla Amaral è tangibile e, anche se non mostrata nel dettaglio, tende all'iperrealismo (l'agonia del rapinatore sul pavimento è angosciante anzichenò). Ma di nuovo, non è abbastanza insistita per infastidire come - si suppone - vorrebbe.
    Senza contare che comunque, come hai indicato giustamente tu, se si fosse privilegiato l'effetto speciale iperrealista e particolareggiato, quindi più da thriller hardcore che da horror bestiale, allora l'improbabilità e la vaghezza del setup (a livello di script) avrebbero stonato irreparabilmente.
    Poi, quanto a confezione e a momenti visuali specifici (l'amplesso), che una visione la meriti mi trovi d'accordo.
    A questo punto, già che siamo in tema "eat the rich", mi incuriosirebbe molto il confronto col The feast di cui si sta discutendo altrove.
    Ultima modifica: 25/11/21 00:39 da Anthonyvm
  • Schramm • 25/11/21 01:11
    Scrivano - 7814 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    A questo punto, già che siamo in tema "eat the rich", mi incuriosirebbe molto il confronto col The feast di cui si sta discutendo altrove.
    considera che è proprio grazie alla complessiva irresolutezza di friendly beast se non ho ancora visto the feast (rima rima) cassandolo il giorno stesso in cui l'ho adocchiato e messo in saccoccia. credo sia proprio il tema a essere difficile da maneggiare senza che ti scoppi tra le mani o in faccia.

    Ultima modifica: 25/11/21 01:12 da Schramm
  • Schramm • 26/11/21 00:12
    Scrivano - 7814 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    ma nell'insieme non mi è dispiaciuto

    a me stava anche prendendo perché inizialmente la regista convoglia tutto sul montare delle più tipiche tensioni che possono insorgere con molta facilità in un'equipe di ristorazione (chi ha fatto lavori simili in un team male affiatato le potrà condividere e trovare anche terrifico il film). purtroppo però lo fa troppo sbrigativamente e succintamente, per cenni e bozze. insomma, contrariamente a
    Anthonyvm ebbe a dire:
     il modo in cui la Amaral mette in scena i suoi personaggi, stereotipati e tratteggiati con segni netti, ma al di fuori di una vera caratterizzazione caricaturale,
    trovo che i personaggi diventano invece macchiette in quattro e quattr'otto, e in quanto tali davvero poco credibili, per quanto la amaral sia abilissima nel renderceli in pochi battiti uno più odioso dell'altro
     E poi la molla tensiva della prima tranche, diciamo fino al primo "colpo", m'ha messo sopra un bel tappetino di spine...
    sulle spine non sarei pronto a scommettere però la curiosità di come avrebbe fatto scoppiare quelle vesciche d'odio era davvero tanta. ed è proprio da qui che il film sbarella senza più riaversi.a partire dalla scarsità degli f/x (un colpo di pistola in una zona così letale e così poco sangue mostrato?) su fino all'implausibilità di uno che a capocchia decide che
    SPOILER POCO FRIENDLY
    criminali clienti e subalterni sono la stessa cosa, tutti da tenere in ostaggio, torturare, uccidere pari merito. e solo perché sta in tirella per un'intervista e una recensione e lavapiatti e aiuto cuoco si son licenziati davanti agli ultimi avventori, peraltro imbriachi cenci tutti e tre. ma che modo di scrivere è?! ma almeno se me la vuoi giocare sulla lotta di classe fammi un bel tutti contro tutti con più azione e sangue e botte da orbi e meno metafore spinte!!
    FINE SPOILER BESTIALE
    Quello che non mi ha convinto è il seguito, più che altro perché non ho ritrovato l'escalation violenta e sopra le righe che mi sarei aspettato, o l'orrore esuberante che comunque in un context "animalesco" non avrebbe remato contro le pretese artistiche della regista.
    orrore e cattiveria per me non mancano, se è questo che si cerca, solo che sono male indirizzati e giustificati nel più qualunquistico dei modi. al che ti arrendi e dai fiducia sospirando "vabè, magari avanzando si riprende". e invece no. implausibile lui,più  implausibile ancora lei coi suoi doppi tripli e quadrupli giochi (ma per cosa? per chi? perché? per un aumento di stipendio? per intascarsi il magrissimo incasso di una serata buca? per diventare l'amante di un fallito? io non dico la profondità psicologica di un abisso, ma quel minimo sindacale di motivazionalità credibile, cacchio!!), implausibile il cuoco almodovariano che sospira di voler ballare con un pollo pur di non morire, implausibile l'ex commissario che ne ha viste e fatte di ogni e in un contesto come quello non ha idee, non sa che pesci pigliare.. le sole buone manovre se ci pensi bene a freddo sono quelle legate al non-ti-farò-mai-capire-bene-chi-è-amico-o-nemico-di-chi-e perché (non posso specificare o parte lo spoiler sul primo binario ma insomma hai capito)

    Insomma, una volta accettata la natura metaforica di base,
    io è proprio quella che non ho accettato, perché sovrasta le intenzioni di fare un'opera belluina e bastardissima. nostra signora delle metafore è sempre là che si sbraccia urlandoti sono qui! sono quii!!
     qualche iperbole ultraviolenta e ultraesplicita se la poteva anche concedere.
    come sopra. ha prediletto la metafora. se l'avesse resa più sussurrata e ambigua vedevi poi come si concedeva cose che noi gorenographers non possiamo immaginare.. ;)

    Ho trovato più che altro un senso di "sono troppo autrice per esagerare"... e allo stesso tempo "non sono così altezzosa da darmi al cervellotico tout-court".
    esatto. e non c'è minuto in cui il film non faccia a cazzotti con se stesso su questi presupposti. io ci ho provato, a volerci credere fino in fondo, a tenermi speranzoso in chissà quale twist, colpo d'ala, alzata di ingegno, esagerazione d'insieme. ero lì che dicevo di continuo "dai che ci sei quasi, e fammela venire, sta benedetta strizza!"

    e invece niente. più avanza peggio diventa, specie sul fronte narratologico. e diciamolo, anche formale, con quella regia tutta primi piani strettissimi che pare un telefilm anni 80...

    ciò detto l'horror do brasil resta indubbiamente molto interessante e tutto da approfondire... a tal proposito segnati the nightshifter. là sì che son capogiri e pelle di pollo!

  • Anthonyvm • 26/11/21 22:40
    Vice capo scrivano - 829 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    a me stava anche prendendo perché inizialmente la regista convoglia tutto sul montare delle più tipiche tensioni che possono insorgere con molta facilità in un'equipe di ristorazione
    Giusto, ed è proprio questa la ragione per cui mi sentivo i nervi fremere di minuto in minuto. Che poi dietro ci fosse anche per me la solita curiosità sadica di assistere all'ecatombe misantropica non ci sono dubbi.

    trovo che i personaggi diventano invece macchiette in quattro e quattr'otto, e in quanto tali davvero poco credibili, per quanto la amaral sia abilissima nel renderceli in pochi battiti uno più odioso dell'altro

    I personaggi da parodia seria, che sembrano tirati in ballo senza veri propositi e, come dici tu, non seguono un vero itinerario razionale nel loro modo di agire/parlare, non mi hanno distratto troppo per mancanza di credibilità. Anzi, proprio in virtù di questa e della loro innata detestabilità li ho considerati di buon auspicio per i futuri risvolti orrorosi, che mi aspettavo molto più viscerali e catartici. Insomma, mi dicevo: "Okay, evidentemente questo non è il mondo reale, qui si ragiona a sensazioni... chissà dunque con qual surreale vigore verrà rappresentata la svolta gruesome". E invece...

    scarsità degli f/x (un colpo di pistola in una zona così letale e così poco sangue mostrato?)

    Ecco, proprio quello che mi ha affossato il giudizio. L'unica giustificazione che ho provato a darmi, proprio a voler fare l'avvocato del Diavolo, è che mancasse un effettista decente (parlo del finale in particolar modo). E si sa che basta poco per mandare il tutto nel carnevalesco in ristrettezze di budget. Ma ripensando giusto al dettaglio da te citato, per qualche colata di sciroppo di glucosio e colorante in più non serve la supervisione di Kostanski e soci. A mente un po' più fredda, penso sia plausibile pensare che la Amaral, più che per snobismo nei confronti del gore, temesse davvero che mostrando troppo avrebbe deviato l'attenzione del pubblico dal significato. Una cosa però non deve per forza escludere l'altra...

    ha prediletto la metafora.

    Per me va benissimo anche strillare l'allegoria col rischio di irrompere nel banale e nell'affettato, basta ci sia un corredino visivo/inventivo adeguato che me l'accompagni, o mi annoia e basta. Soprattutto se impacchettata in una carta filo-arthouse che funziona solo a intermittenza. Per dirne una facile, neanche Romero andava troppo per il sottile ne La terra dei morti viventi, ma riusciva comunque a mettere carne e pesce nello stesso piatto: messaggio politico chiaro come il sole da una parte, zombie-flick grandguignolesca dall'altra, e poi tutti insieme appassionatamente.

    Segno volentieri The nightshifter, anche perché di brasileiro, a parte il buon Marins e qualche sporadica sorpresa tromesca, conosco poco! ;)

  • Schramm • 27/11/21 19:14
    Scrivano - 7814 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    "Okay, evidentemente questo non è il mondo reale, qui si ragiona a sensazioni... chissà dunque con qual surreale vigore verrà rappresentata la svolta gruesome". E invece...
    già, invece. sta proprio tutto qui quel che proprio non va: la regista vuole calzare assieme la scarpa e la ciabatta. vuole dare alla vicenda un calibro verista e al contempo è tentatissima dallo slancio irrazionale. le due spinte non trovano mai una media matematica. ed è perciò che si arriva alla fine sospirando "evabè, ci hai provato. sarà per la prossima volta"

    scarsità degli f/x (un colpo di pistola in una zona così letale e così poco sangue mostrato?)

     sia plausibile pensare che la Amaral, più che per snobismo nei confronti del gore, temesse davvero che mostrando troppo avrebbe deviato l'attenzione del pubblico dal significato. 
    secondo me nemmen questo. è che proprio non c'era il danè e lo stoccaggio di amarena fabbri era ultraridotto. altrimenti non sarebbe stata così parsimoniosa in alcuni punti e prodiga in altri.
    che in contesti dove metafora e ultraviolenza se la contendono una cosa non deve escludere l'altra l'hanno del resto ottimamente dimostrato da tempo spasojevic, il trio belga o lo stesso romero da te chiamato in causa... però questo gioco di leve va saputo amministrare.


    Per me va benissimo anche strillare l'allegoria col rischio di irrompere nel banale e nell'affettato, basta ci sia un corredino visivo/inventivo adeguato che me l'accompagni, o mi annoia e basta. Soprattutto se impacchettata in una carta filo-arthouse che funziona solo a intermittenza. 
    il problema è che in questo caso di inventiva non si può parlare proprio a partire da come ha cannato l'introspezione psicologica (che pure, non nascondiamocelo, cerca di configurare). non un personaggio che stia in piedi. forse i soli psicologicamente attendibili e coerenti col tutto sono la coppia annoiata e borghese di ricconi che fa tardare la chiusura. non a caso sia perché funzionali al metaforone che al gorehound la regista li usa sic et simpliciter come carne da mattatoio, vittime pavide e null'altro. tutti gli altri sono odiosi in quanto macchiette e non per i propri tornaconti (d'altronde davvero ridicoli, se si pensa ai comportamenti da folle banderuola della cameriera)
    Per dirne una facile, neanche Romero andava troppo per il sottile ne La terra dei morti viventi, ma riusciva comunque a mettere carne e pesce nello stesso piatto: messaggio politico chiaro come il sole da una parte, zombie-flick grandguignolesca dall'altra, e poi tutti insieme appassionatamente.
    non a caso è il solo romero zombaro che non ho mai mandato giù. proprio perché come in questo caso non c'era sintesi superiore tra metafora e intrattenimento goregalore.
    Segno volentieri The nightshifter, anche perché di brasileiro, a parte il buon Marins 
    che ti verrà parecchio alla mente abitando il titolo consigliato. è come se marins riprocessasse City of god... ;)
    Ultima modifica: 27/11/21 19:27 da Schramm
  • Anthonyvm • 28/11/21 15:09
    Vice capo scrivano - 829 interventi
    Schramm ebbe a dire:
     è che proprio non c'era il danè e lo stoccaggio di amarena fabbri era ultraridotto. altrimenti non sarebbe stata così parsimoniosa in alcuni punti e prodiga in altri.

    Non so se questo dia un punto alla benevolenza di chi apprezza comunque lo sforzo oppure arroventi ancora di più il pungolo della delusione: sarebbe bastato veramente poco per sprintare verso ben altri risultati.

    forse i soli psicologicamente attendibili e coerenti col tutto sono la coppia annoiata e borghese di ricconi che fa tardare la chiusura

    E in effetti è proprio dal loro ingresso che ho iniziato a tendere la molla del pathos. Ma come dicevo, ci si fosse spinti in là nell'auspicata orgia di sangue, della caoticità caratteriale delle pedine mandate al macello potevo tranquillamente infischiarmene. :P

    che ti verrà parecchio alla mente abitando il titolo consigliato. è come se marins riprocessasse City of god... ;)

    Ecchè... Parte la caccia!