Friendly beast - Film (2017)

Friendly beast

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Tutti i commenti e le recensioni di Friendly beast

TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/11/21 DAL BENEMERITO SCHRAMM
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Schramm 18/11/21 15:28 - 4036 commenti

I gusti di Schramm

Ambizione e sete di potere frustrate (leggi: pazzia-violenza-sesso), upside-down della casta piramidale (leggi: ecatombe): mangia il ricco che devi crescere. Se uno script arguto può soccorrere una regia alla frutta, uno script cui vediamo crescere il naso tanto più prova a farcela in barba è a prova della miglior regia. Che può torchiare il meglio dal cast o schivare in extremis il ridicolo; ma quando tutto è succube dell'inverosimiglianza, ogni soppressore del principio di realtà è impotente. Qui risultano semi-fallate entrambe: non è unendo due zoppi che si ottiene un corridore.
MEMORABILE: L'amplesso nitschano

Anthonyvm 22/12/21 02:45 - 6563 commenti

I gusti di Anthonyvm

Una serata difficile manda in fumo i già labili equilibri lavorativi e personali dello staff di un ristorante di classe. Dopo un promettente setup che matura fra satira grottesca e thriller da nervi d'acciaio, seguito da un repentino scoppio di violenza che mette l'acquolina in bocca per successivi risvolti in tale verso (e in crescendo), pare che la grinta della regista si perda lungo la via. Il dialogo fra gusto arty (risaputo) ed exploitation (spesso implicita) risponde agli stimoli solo a sprazzi (le derive ferine della protagonista fra eros & thanatos). Decente, ma non di più.
MEMORABILE: I due clienti intrattabili; La rapina andata male; Accoppiamento al sangue con dominazione femminile; La protagonista si nutre in maniera animalesca.

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  • Discussione Schramm • 18/11/21 21:22
    Scrivano - 7813 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    @Schramm

    Molto interessante.

    Ma sei sicuro che sia su Mubi? L'ho cercato e non risulta al momento presente. 
    beh, si...
    mubi.com/films/friendly-beast
    tuttavia mi risulta disponibile anche su netflix
  • Discussione Cotola • 18/11/21 22:58
    Consigliere avanzato - 3910 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Cotola ebbe a dire:
    @Schramm

    Molto interessante.

    Ma sei sicuro che sia su Mubi? L'ho cercato e non risulta al momento presente. 
    beh, si...
    mubi.com/films/friendly-beast
    tuttavia mi risulta disponibile anche su netflix

    Sembra che sia così, ma poi quando si apre la pagina dice che il film non è più disponibile. Proverò su Netflix. 
  • Discussione Anthonyvm • 19/11/21 02:14
    Vice capo scrivano - 829 interventi
    Super grazie per la segnalazione, Schramm!
    Se può interessare, ho notato che è disponibile sul Prime Video americano, con sub inglesi.
  • Discussione Schramm • 19/11/21 13:09
    Scrivano - 7813 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    Super grazie per la segnalazione, Schramm!
    Se può interessare, ho notato che è disponibile sul Prime Video americano, con sub inglesi.

    se lo palleggiano in tanti, pare. se si vogliono però i sub italiani, la via è sempre lì dove sai tu.
    in ogni caso c'è una cosa che andrebbe doverosamente aggiunta e che è poi il motivo della chiamata: pur essendo la credibilità delle spinte motivazionali messa a durissima prova man mano che il film evolve (sorretto da dialoghi a tratti inascoltabili), il film tiene comunque molto alta la bandiera della cattiveria e del baccanale sangriento. in quello non gli si può dire proprio niente e anzi la compensazione è garantita.


    Ultima modifica: 19/11/21 13:40 da Schramm
  • Discussione Anthonyvm • 25/11/21 00:36
    Vice capo scrivano - 829 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Anthonyvm ebbe a dire:
    Super grazie per la segnalazione, Schramm!
    Se può interessare, ho notato che è disponibile sul Prime Video americano, con sub inglesi.

    se lo palleggiano in tanti, pare. se si vogliono però i sub italiani, la via è sempre lì dove sai tu.
    in ogni caso c'è una cosa che andrebbe doverosamente aggiunta e che è poi il motivo della chiamata: pur essendo la credibilità delle spinte motivazionali messa a durissima prova man mano che il film evolve (sorretto da dialoghi a tratti inascoltabili), il film tiene comunque molto alta la bandiera della cattiveria e del baccanale sangriento. in quello non gli si può dire proprio niente e anzi la compensazione è garantita.

    Visto l'altra sera: nell'insieme non mi è dispiaciuto, ma condivido la parziale delusione, anche se non per gli stessi esatti motivi.
    Più che la mancanza di realismo delle premesse, non mi ha convinto la mancanza di nerbo del secondo e terzo atto, a livello prettamente "stomacale".
    Insomma, non mi ha disturbato tanto l'affronto alla verosimiglianza della vicenda: già il pitch iniziale del coniglio sezionato ripreso dall'alto m'aveva messo l'animo nella nicchia del grottesco-paradossale. Anche il modo in cui la Amaral mette in scena i suoi personaggi, stereotipati e tratteggiati con segni netti, ma al di fuori di una vera caratterizzazione caricaturale, l'ho trovato piuttosto gustoso. E poi la molla tensiva della prima tranche, diciamo fino al primo "colpo", m'ha messo sopra un bel tappetino di spine...
    Quello che non mi ha convinto è il seguito, più che altro perché non ho ritrovato l'escalation violenta e sopra le righe che mi sarei aspettato, o l'orrore esuberante che comunque in un context "animalesco" non avrebbe remato contro le pretese artistiche della regista.
    Insomma, una volta accettata la natura metaforica di base, qualche iperbole ultraviolenta e ultraesplicita se la poteva anche concedere.
    Ho trovato più che altro un senso di "sono troppo autrice per esagerare"... e allo stesso tempo "non sono così altezzosa da darmi al cervellotico tout-court".
    Non dico ovviamente che il valore di un horror crudo (perché crudo lo è) si misura in galloni di sangue finto, però il rallentamento di ritmo proprio dopo il culmine della suspense (e che suspense, a parer mio!), gli eccessi di verbosità, qualche faciloneria stilosa di troppo (la OST classica al synth), certe metafore gratuite (lo specchio rotto... dai!) mi hanno destabilizzato dopo la bella partenza.
    Mi è parso un film in qualche modo incompleto, o comunque non ben bilanciato: un po' di sporcizia elegante, un po' di humour nero, ma non abbastanza né dell'una né dell'altro per poter reggere un'allegoria sociale. (E dai, un po' di cannibalismo gratuito fammelo vedere, già che siamo in ballo!)
    Al contrario, la fisicità del dolore rappresentata dalla Amaral è tangibile e, anche se non mostrata nel dettaglio, tende all'iperrealismo (l'agonia del rapinatore sul pavimento è angosciante anzichenò). Ma di nuovo, non è abbastanza insistita per infastidire come - si suppone - vorrebbe.
    Senza contare che comunque, come hai indicato giustamente tu, se si fosse privilegiato l'effetto speciale iperrealista e particolareggiato, quindi più da thriller hardcore che da horror bestiale, allora l'improbabilità e la vaghezza del setup (a livello di script) avrebbero stonato irreparabilmente.
    Poi, quanto a confezione e a momenti visuali specifici (l'amplesso), che una visione la meriti mi trovi d'accordo.
    A questo punto, già che siamo in tema "eat the rich", mi incuriosirebbe molto il confronto col The feast di cui si sta discutendo altrove.
    Ultima modifica: 25/11/21 00:39 da Anthonyvm
  • Discussione Schramm • 25/11/21 01:11
    Scrivano - 7813 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    A questo punto, già che siamo in tema "eat the rich", mi incuriosirebbe molto il confronto col The feast di cui si sta discutendo altrove.
    considera che è proprio grazie alla complessiva irresolutezza di friendly beast se non ho ancora visto the feast (rima rima) cassandolo il giorno stesso in cui l'ho adocchiato e messo in saccoccia. credo sia proprio il tema a essere difficile da maneggiare senza che ti scoppi tra le mani o in faccia.

    Ultima modifica: 25/11/21 01:12 da Schramm
  • Discussione Schramm • 26/11/21 00:12
    Scrivano - 7813 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    ma nell'insieme non mi è dispiaciuto

    a me stava anche prendendo perché inizialmente la regista convoglia tutto sul montare delle più tipiche tensioni che possono insorgere con molta facilità in un'equipe di ristorazione (chi ha fatto lavori simili in un team male affiatato le potrà condividere e trovare anche terrifico il film). purtroppo però lo fa troppo sbrigativamente e succintamente, per cenni e bozze. insomma, contrariamente a
    Anthonyvm ebbe a dire:
     il modo in cui la Amaral mette in scena i suoi personaggi, stereotipati e tratteggiati con segni netti, ma al di fuori di una vera caratterizzazione caricaturale,
    trovo che i personaggi diventano invece macchiette in quattro e quattr'otto, e in quanto tali davvero poco credibili, per quanto la amaral sia abilissima nel renderceli in pochi battiti uno più odioso dell'altro
     E poi la molla tensiva della prima tranche, diciamo fino al primo "colpo", m'ha messo sopra un bel tappetino di spine...
    sulle spine non sarei pronto a scommettere però la curiosità di come avrebbe fatto scoppiare quelle vesciche d'odio era davvero tanta. ed è proprio da qui che il film sbarella senza più riaversi.a partire dalla scarsità degli f/x (un colpo di pistola in una zona così letale e così poco sangue mostrato?) su fino all'implausibilità di uno che a capocchia decide che
    SPOILER POCO FRIENDLY
    criminali clienti e subalterni sono la stessa cosa, tutti da tenere in ostaggio, torturare, uccidere pari merito. e solo perché sta in tirella per un'intervista e una recensione e lavapiatti e aiuto cuoco si son licenziati davanti agli ultimi avventori, peraltro imbriachi cenci tutti e tre. ma che modo di scrivere è?! ma almeno se me la vuoi giocare sulla lotta di classe fammi un bel tutti contro tutti con più azione e sangue e botte da orbi e meno metafore spinte!!
    FINE SPOILER BESTIALE
    Quello che non mi ha convinto è il seguito, più che altro perché non ho ritrovato l'escalation violenta e sopra le righe che mi sarei aspettato, o l'orrore esuberante che comunque in un context "animalesco" non avrebbe remato contro le pretese artistiche della regista.
    orrore e cattiveria per me non mancano, se è questo che si cerca, solo che sono male indirizzati e giustificati nel più qualunquistico dei modi. al che ti arrendi e dai fiducia sospirando "vabè, magari avanzando si riprende". e invece no. implausibile lui,più  implausibile ancora lei coi suoi doppi tripli e quadrupli giochi (ma per cosa? per chi? perché? per un aumento di stipendio? per intascarsi il magrissimo incasso di una serata buca? per diventare l'amante di un fallito? io non dico la profondità psicologica di un abisso, ma quel minimo sindacale di motivazionalità credibile, cacchio!!), implausibile il cuoco almodovariano che sospira di voler ballare con un pollo pur di non morire, implausibile l'ex commissario che ne ha viste e fatte di ogni e in un contesto come quello non ha idee, non sa che pesci pigliare.. le sole buone manovre se ci pensi bene a freddo sono quelle legate al non-ti-farò-mai-capire-bene-chi-è-amico-o-nemico-di-chi-e perché (non posso specificare o parte lo spoiler sul primo binario ma insomma hai capito)

    Insomma, una volta accettata la natura metaforica di base,
    io è proprio quella che non ho accettato, perché sovrasta le intenzioni di fare un'opera belluina e bastardissima. nostra signora delle metafore è sempre là che si sbraccia urlandoti sono qui! sono quii!!
     qualche iperbole ultraviolenta e ultraesplicita se la poteva anche concedere.
    come sopra. ha prediletto la metafora. se l'avesse resa più sussurrata e ambigua vedevi poi come si concedeva cose che noi gorenographers non possiamo immaginare.. ;)

    Ho trovato più che altro un senso di "sono troppo autrice per esagerare"... e allo stesso tempo "non sono così altezzosa da darmi al cervellotico tout-court".
    esatto. e non c'è minuto in cui il film non faccia a cazzotti con se stesso su questi presupposti. io ci ho provato, a volerci credere fino in fondo, a tenermi speranzoso in chissà quale twist, colpo d'ala, alzata di ingegno, esagerazione d'insieme. ero lì che dicevo di continuo "dai che ci sei quasi, e fammela venire, sta benedetta strizza!"

    e invece niente. più avanza peggio diventa, specie sul fronte narratologico. e diciamolo, anche formale, con quella regia tutta primi piani strettissimi che pare un telefilm anni 80...

    ciò detto l'horror do brasil resta indubbiamente molto interessante e tutto da approfondire... a tal proposito segnati the nightshifter. là sì che son capogiri e pelle di pollo!

  • Discussione Anthonyvm • 26/11/21 22:40
    Vice capo scrivano - 829 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    a me stava anche prendendo perché inizialmente la regista convoglia tutto sul montare delle più tipiche tensioni che possono insorgere con molta facilità in un'equipe di ristorazione
    Giusto, ed è proprio questa la ragione per cui mi sentivo i nervi fremere di minuto in minuto. Che poi dietro ci fosse anche per me la solita curiosità sadica di assistere all'ecatombe misantropica non ci sono dubbi.

    trovo che i personaggi diventano invece macchiette in quattro e quattr'otto, e in quanto tali davvero poco credibili, per quanto la amaral sia abilissima nel renderceli in pochi battiti uno più odioso dell'altro

    I personaggi da parodia seria, che sembrano tirati in ballo senza veri propositi e, come dici tu, non seguono un vero itinerario razionale nel loro modo di agire/parlare, non mi hanno distratto troppo per mancanza di credibilità. Anzi, proprio in virtù di questa e della loro innata detestabilità li ho considerati di buon auspicio per i futuri risvolti orrorosi, che mi aspettavo molto più viscerali e catartici. Insomma, mi dicevo: "Okay, evidentemente questo non è il mondo reale, qui si ragiona a sensazioni... chissà dunque con qual surreale vigore verrà rappresentata la svolta gruesome". E invece...

    scarsità degli f/x (un colpo di pistola in una zona così letale e così poco sangue mostrato?)

    Ecco, proprio quello che mi ha affossato il giudizio. L'unica giustificazione che ho provato a darmi, proprio a voler fare l'avvocato del Diavolo, è che mancasse un effettista decente (parlo del finale in particolar modo). E si sa che basta poco per mandare il tutto nel carnevalesco in ristrettezze di budget. Ma ripensando giusto al dettaglio da te citato, per qualche colata di sciroppo di glucosio e colorante in più non serve la supervisione di Kostanski e soci. A mente un po' più fredda, penso sia plausibile pensare che la Amaral, più che per snobismo nei confronti del gore, temesse davvero che mostrando troppo avrebbe deviato l'attenzione del pubblico dal significato. Una cosa però non deve per forza escludere l'altra...

    ha prediletto la metafora.

    Per me va benissimo anche strillare l'allegoria col rischio di irrompere nel banale e nell'affettato, basta ci sia un corredino visivo/inventivo adeguato che me l'accompagni, o mi annoia e basta. Soprattutto se impacchettata in una carta filo-arthouse che funziona solo a intermittenza. Per dirne una facile, neanche Romero andava troppo per il sottile ne La terra dei morti viventi, ma riusciva comunque a mettere carne e pesce nello stesso piatto: messaggio politico chiaro come il sole da una parte, zombie-flick grandguignolesca dall'altra, e poi tutti insieme appassionatamente.

    Segno volentieri The nightshifter, anche perché di brasileiro, a parte il buon Marins e qualche sporadica sorpresa tromesca, conosco poco! ;)

  • Discussione Schramm • 27/11/21 19:14
    Scrivano - 7813 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    "Okay, evidentemente questo non è il mondo reale, qui si ragiona a sensazioni... chissà dunque con qual surreale vigore verrà rappresentata la svolta gruesome". E invece...
    già, invece. sta proprio tutto qui quel che proprio non va: la regista vuole calzare assieme la scarpa e la ciabatta. vuole dare alla vicenda un calibro verista e al contempo è tentatissima dallo slancio irrazionale. le due spinte non trovano mai una media matematica. ed è perciò che si arriva alla fine sospirando "evabè, ci hai provato. sarà per la prossima volta"

    scarsità degli f/x (un colpo di pistola in una zona così letale e così poco sangue mostrato?)

     sia plausibile pensare che la Amaral, più che per snobismo nei confronti del gore, temesse davvero che mostrando troppo avrebbe deviato l'attenzione del pubblico dal significato. 
    secondo me nemmen questo. è che proprio non c'era il danè e lo stoccaggio di amarena fabbri era ultraridotto. altrimenti non sarebbe stata così parsimoniosa in alcuni punti e prodiga in altri.
    che in contesti dove metafora e ultraviolenza se la contendono una cosa non deve escludere l'altra l'hanno del resto ottimamente dimostrato da tempo spasojevic, il trio belga o lo stesso romero da te chiamato in causa... però questo gioco di leve va saputo amministrare.


    Per me va benissimo anche strillare l'allegoria col rischio di irrompere nel banale e nell'affettato, basta ci sia un corredino visivo/inventivo adeguato che me l'accompagni, o mi annoia e basta. Soprattutto se impacchettata in una carta filo-arthouse che funziona solo a intermittenza. 
    il problema è che in questo caso di inventiva non si può parlare proprio a partire da come ha cannato l'introspezione psicologica (che pure, non nascondiamocelo, cerca di configurare). non un personaggio che stia in piedi. forse i soli psicologicamente attendibili e coerenti col tutto sono la coppia annoiata e borghese di ricconi che fa tardare la chiusura. non a caso sia perché funzionali al metaforone che al gorehound la regista li usa sic et simpliciter come carne da mattatoio, vittime pavide e null'altro. tutti gli altri sono odiosi in quanto macchiette e non per i propri tornaconti (d'altronde davvero ridicoli, se si pensa ai comportamenti da folle banderuola della cameriera)
    Per dirne una facile, neanche Romero andava troppo per il sottile ne La terra dei morti viventi, ma riusciva comunque a mettere carne e pesce nello stesso piatto: messaggio politico chiaro come il sole da una parte, zombie-flick grandguignolesca dall'altra, e poi tutti insieme appassionatamente.
    non a caso è il solo romero zombaro che non ho mai mandato giù. proprio perché come in questo caso non c'era sintesi superiore tra metafora e intrattenimento goregalore.
    Segno volentieri The nightshifter, anche perché di brasileiro, a parte il buon Marins 
    che ti verrà parecchio alla mente abitando il titolo consigliato. è come se marins riprocessasse City of god... ;)
    Ultima modifica: 27/11/21 19:27 da Schramm
  • Discussione Anthonyvm • 28/11/21 15:09
    Vice capo scrivano - 829 interventi
    Schramm ebbe a dire:
     è che proprio non c'era il danè e lo stoccaggio di amarena fabbri era ultraridotto. altrimenti non sarebbe stata così parsimoniosa in alcuni punti e prodiga in altri.

    Non so se questo dia un punto alla benevolenza di chi apprezza comunque lo sforzo oppure arroventi ancora di più il pungolo della delusione: sarebbe bastato veramente poco per sprintare verso ben altri risultati.

    forse i soli psicologicamente attendibili e coerenti col tutto sono la coppia annoiata e borghese di ricconi che fa tardare la chiusura

    E in effetti è proprio dal loro ingresso che ho iniziato a tendere la molla del pathos. Ma come dicevo, ci si fosse spinti in là nell'auspicata orgia di sangue, della caoticità caratteriale delle pedine mandate al macello potevo tranquillamente infischiarmene. :P

    che ti verrà parecchio alla mente abitando il titolo consigliato. è come se marins riprocessasse City of god... ;)

    Ecchè... Parte la caccia!