Discussioni su Emanuelle nera - Film (1975)

DISCUSSIONE GENERALE

  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Cotola • 11/08/09 13:14
    Consigliere avanzato - 3842 interventi
    Secondo Angelo Infanti è uno dei film che ha incassato di più nella storia del cinema

    Fonte: Stracult, puntata del 10 agosto 2009
  • B. Legnani • 4/11/09 23:31
    Pianificazione e progetti - 14944 interventi
    M.lupetti scrive:
    "il film è privo di mordente e divertimento e non fa altro che trasportare in Kenya e mettere sulle spalle di una pseudo-fotoreporter i temi dell'erotico-esotico alla Scattini molto in voga in quel periodo, senza grande fantasia e qualità".

    Ma poi gli dà ***
    C'è qualcosa che non torna, anche se il film è importante. Anche GOLA PROFONDA è importante (e molto più di "Emanuelle nera"), ma mica per questo vale ***...

    Chiedo a Xamini di poter chiamare il collega forumista in questione. Credo, infatti, che abbia sbagliato a cliccare sul voto.
    Ultima modifica: 5/11/09 00:03 da B. Legnani
  • M.lupetti • 6/11/09 19:34
    Galoppino - 6 interventi
    non ho sbagliato, semplicemente ho premiato il valore storico della pellicola, aldilà del non eccelso valore cinematografico. un film che lancia un genere e un'attrice che poi diverrà un0icona, anche se bruttino o peggiore dei sequel, per me ha comunque un merito particolare che va riconosciuto nel pallinaggio. poi ditemi se sbaglio, d'altra parte non faccio il critico di cinema, sono un semplice appassionato
  • Zender • 7/11/09 11:23
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Non preoccuparti, M.lupetti, va bene così. Legnani trovava un po' eccessive le 3 palle in rapporto al commento. Ha fatto correttamente una domanda, hai risposto, ti sei spiegato, grazie. Qualche critico ci sarà, qui da noi, ma la stragrande maggioranza siamo tutti appassionati.
  • B. Legnani • 7/11/09 13:51
    Pianificazione e progetti - 14944 interventi
    M.lupetti ebbe a dire:
    non ho sbagliato, semplicemente ho premiato il valore storico della pellicola, aldilà del non eccelso valore cinematografico. un film che lancia un genere e un'attrice che poi diverrà un0icona, anche se bruttino o peggiore dei sequel, per me ha comunque un merito particolare che va riconosciuto nel pallinaggio. poi ditemi se sbaglio, d'altra parte non faccio il critico di cinema, sono un semplice appassionato

    OK, grazie per la risposta.
    Anch'io sono un semplice appassionato, ma non sono d'accordo sul metodo di pallinaggio (vedi l'esempio di GOLA PROFONDA), che per me va basato sulla legenda: *** = Buon film (senza riferimenti all'importanza o al cast). Ovviamente hai tutto il diritto di confermare il tuo ***.
    Ultima modifica: 7/11/09 13:55 da B. Legnani
  • Undying • 29/07/10 22:35
    Risorse umane - 7574 interventi
    La locandina di questo film ha avuto l'onore di costituire la cover del primo mitico Book targato Nocturno cinema.
    Correva il lontano (ahinoi) gennaio 1995.

    Sotto: il primo mitico Nocturno Book...
  • B. Legnani • 29/07/10 22:39
    Pianificazione e progetti - 14944 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Secondo Angelo Infanti è uno dei film che ha incassato di più nella storia del cinema

    Fonte: Stracult, puntata del 10 agosto 2009


    Non esageriamo. Incassò molto, ma non ai vertici della storia del cinema...
  • Il Gobbo • 30/07/10 14:18
    Segretario - 762 interventi
    Cotola ebbe a dire:
    Secondo Angelo Infanti è uno dei film che ha incassato di più nella storia del cinema


    Sì, uno dei film con Infanti che ha incassato di più nella storia del cinema
  • Il Dandi • 19/11/10 18:48
    Segretario - 1488 interventi
    Vista la famigerata versione uncut: gli inserti hard, come ho accennato nel commento, sono tremendi e visibilmente contraffatti.

    Non posto i fotogrammi per ovvi motivi (sempre in in attesa del Davin-hottie), ma oltre a una evidente differenza di pellicola e fotografia anche i corpi delle controfigure non sono per nulla somiglianti.

    Resta il dubbio solo per quanto riguarda la performance della Shubert, ma da come è montata (la scena, ndr.) mi pare verosimile che sia stata controfigurata anche lei; del resto il suo passaggio all'hard mi pare storicamente successivo.
    Ultima modifica: 19/11/10 18:49 da Il Dandi
  • Deepred89 • 19/11/10 20:20
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Vista la famigerata versione uncut: gli inserti hard, come ho accennato nel commento, sono tremendi e visibilmente contraffatti.

    Non posto i fotogrammi per ovvi motivi (sempre in in attesa del Davin-hottie), ma oltre a una evidente differenza di pellicola e fotografia anche i corpi delle controfigure non sono per nulla somiglianti.

    Resta il dubbio solo per quanto riguarda la performance della Shubert, ma da come è montata (la scena, ndr.) mi pare verosimile che sia stata controfigurata anche lei; del resto il suo passaggio all'hard mi pare storicamente successivo.


    Gli inserti, per quanto palesemente controfigurati, non li ho trovati così terribili (nulla in confronto a quelli allucinanti di, per esempio, Nuda per Satana o Malizia erotica), anche se hanno l'enorme difetto di distruggere una specie di (ottimo a mio parere) montaggio intellettuale che, con immagini come quella della benzina che cola o delle rotaie in azione, rappresenta l'"hard" in maniera metaforica. Ciò dal punto di vista sintattico porta, con l'inserimento dei dettagli pornografici, ad una specie di ripetizione. Meglio la versione soft, senza dubbio.
  • B. Legnani • 19/11/10 22:04
    Pianificazione e progetti - 14944 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Vista la famigerata versione uncut: gli inserti hard, come ho accennato nel commento, sono tremendi e visibilmente contraffatti.

    Non posto i fotogrammi per ovvi motivi (sempre in in attesa del Davin-hottie), ma oltre a una evidente differenza di pellicola e fotografia anche i corpi delle controfigure non sono per nulla somiglianti.

    Resta il dubbio solo per quanto riguarda la performance della Shubert, ma da come è montata (la scena, ndr.) mi pare verosimile che sia stata controfigurata anche lei; del resto il suo passaggio all'hard mi pare storicamente successivo.



    Non è la Schubert.
    p.s. eh eh eh...
    Ultima modifica: 19/11/10 22:05 da B. Legnani
  • Il Dandi • 20/11/10 13:27
    Segretario - 1488 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:

    Non è la Schubert.
    p.s. eh eh eh...


    Ah, come direbbe Totò: Questa faccia non mi è nuova!

    Hai riconosciuto qualcuna?
  • Il Dandi • 20/11/10 13:29
    Segretario - 1488 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    hanno l'enorme difetto di distruggere una specie di (ottimo a mio parere) montaggio intellettuale che, con immagini come quella della benzina che cola o delle rotaie in azione, rappresenta l'"hard" in maniera metaforica.

    Concordo in pieno, infatti ho citato queste varie forme di "penetrazione" come momento memorabile del film.
  • B. Legnani • 20/11/10 14:40
    Pianificazione e progetti - 14944 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:

    Non è la Schubert.
    p.s. eh eh eh...


    Ah, come direbbe Totò: Questa faccia non mi è nuova!

    Hai riconosciuto qualcuna?




    No. La risata era per il verbo "montare".
  • Franz • 6/03/16 20:48
    Galoppino - 222 interventi


    scusate se le dimensioni dell'immagine non sono appropriate, almeno credo. Ad ogni modo non riesco a fare meglio. Questa è Laura Gemser oggi! E' un'immagine molto recente (novembre 2015).
    Fonte: pagina facebook di Giostra film (una casa di produzione bolognese che realizza film, documentari ecc. Tra breve dovrebbe uscire appunto un film-documentario sulla vita di Gabriele Tinti)
    Ultima modifica: 8/03/16 08:33 da Zender
  • Zender • 7/03/16 08:32
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Sì, ma a parte che la foto non si vede sono cose da inserire su davibook, non qui.
    Ultima modifica: 7/03/16 08:32 da Zender
  • Franz • 7/03/16 15:27
    Galoppino - 222 interventi
    eh lo so, si vede poco, è venuta fuori una foto piccolina. Però cliccandoci sopra, ho visto che la foto è visibile in dimensioni maggiori. Purtroppo sono negato per queste cose, non sono bravo a ritagliare o modificare le immagini in dimensioni, colori ecc. Sorry!
    Non so cosa sia il davibook. Ho inserito qui la foto perché ho considerato questo film come quello più celebre o rappresentativo dell'attrice.
  • Zender • 7/03/16 19:07
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Sì, ma qui si parla del film appunto. Per quel che non riguarda il film in particolare c'è il davibook. Basta cliccare il pulsante verde in alto ed entrare con gli stessi nome e password tuoi.
  • Franz • 7/03/16 23:02
    Galoppino - 222 interventi
    ok grazie! Scusami, non lo avevo proprio visto :) Là in alto m'era sfuggito. Grazie ancora Zender.
  • Buiomega71 • 5/08/21 10:28
    Consigliere - 25937 interventi
    Rassegna estiva
    EsoticaErotica
    Un'estate al tropico dei sensi
     

    Albertini rimane ancorato all'Arsan pensiero (dall'Emmanuelle originaria riprende, anche se in maniera differente, la scena dell'aereo-il film si apre su una rivista pornografica, letta dalla Gemser in volo, la partita di tennis a quattro), prima che Massaccesi ne prenda le redini per le derive visceral/orrorifiche.

    Da massaccesiano devo ammettere che Albertini ha fatto un ottimo lavoro (a volte ci mette una cura formale notevole e alcune scelte registiche degne di nota, quasi più raffinate di quelle dello zio Joe), curando i dialoghi (per nulla intellettualoidi o ridicoli), la psicologia dei personaggi e la convincente prova attoriale del cast (su tutti Infanti, grandissimo), per me quasi inatteso, dopo la terrificante esperienza personale di Nudo e crudele.

    Se poi la OST di Fidenco e la canzone dei Buldog sono pezzi straordinari, non di meno lo sono le situazioni erotiche e le grandiose scene di sesso (che anche, sapientemente, controfigurate con l'hard fanno il loro effetto e danno una marcia in più, tra tutte quella con la Schubert e il nero-che se la sbranava con gli occhi ogni volta che si fermava a fare benzina- nel bugigattolo della stazione di servizio, con la Gemser che la va a spiare dalla finestrella dove Albertini la filma deliziosamente da dietro, in un gustoso piano sequenza, in short e zoccoloni con il tacco, gran pezzo di protohard interraziale, tra le migliori e più eccitanti copule mai girate in un esotico/erotico).

    Parte subito in quarta l'Emanuelle albertiniana , che spesso riesce a dare polvere a quella futura dello zio Aristide, con la meravigliosa porchaggine delle tre dee protagoniste (difficile scegliere tra la Schubert con i capelli corti, una Marchall che è una meraviglia irresistibile, fino alla Gemser al massimo dello splendore e forse nel suo ruolo migliore), tra festini e safari, set fotografici e voglia di sensazioni carnali nere.

    La lussuria possiede le tre femmine vogliose (che sia sete di nero o vibranti passioni lesbo-da segnalare la Gemser e la Schubert che si fotografano, in statuari nudi integralissimi, a vicenda nella meraviglia della savana ben poco violenta, le carezze e i baci languidi a bordo piscina tra la Gemser e la Marchall che fanno eccitare la servitù, e quella bollente-con dettagli hard sulle delizie della pussy-tra la Gemser e la Schubert una volta uscite dalla camera oscura, spiate da Infanti dalla finestra aperta) e il gioco di seduzione monta spasmodico senza mai annoiare.

    E se il paradiso terrestre non è Nairobi ma la Schubert e la Gemser in tacconi sempre pronte alla bisogna che non se ne fanno scappare una, Albertini ci infila nel mezzo pezzi di regia che stanno tra il surreale e l'onirico, con almeno una sequenza mozzafiato, il momento in cui la Gemser spia, masturbandosi, Infanti e la Schubert fare all'amore in camera loro, vedendo, poi, al posto della Schubert, sè stessa.

    Ma non è l'unica, perchè Albertini rincara la dose con il sogno/incubo masturbatorio della Gemser con il capo tribù, la possessione tribale/carnale della Gemser che ha tutti i crismi di uno stupro di gruppo voodoo, fino all'allucinato sesso orgiastico in treno, tra la Gemser che cerca di difendersi agli attacchi infoiati della squadra sportiva con le tutte gialle simil L'ultimo combattimento di Chen, facendola ubriacare dalla coppa con la birra che le scivola su tutto il corpo, con mani che la ravanano dappertutto e occhi che la mangiano viva, che assume i tratti di un incubo stupratorio e che sembra la versione erotico/pornografica dell'onirismo zombesco ferroviario di Una lucertola con la pelle di donna.

    Il resto sono meravigliose location e un tripudio dei sensi che raggiunge il suo obiettivo di libertà sessuale, con battute cultissime (La Gemser intercetta la telefonata tra Infanti e la gelosissima Marchall, lui "Ma mica sarai gelosa di una cannibala!") la Gemser che si vendica dell'offesa razzista facendosi montare da un indigeno a cui ha chiesto un passaggio con la stracultissima affermazione "Fottimi, cannibale, fottimi!", sotto gli occhi di Infanti.

    Altra stoccata è la Schubert che, in estasi, ascolta Don Powell suonare il pianoforte, non potendo fare a meno di toccarsi eccitata, mentre Infanti si sta facendo la barba in bagno e la Gemser controlla, distratta, l'obiettivo della sua Nikormat.

    Unica nota stonata il personaggio pagliaccesco di Venantini, sorta di Salvador Dalì dei poveri, inutile, farneticante e irritante, lontano anni luce dal satanico e folle pseudo Paganini di Free Love

    Già di per sè meriterebbe la visione solo per la tripletta Schubert/Gemser/Marchall (quest'ultima chi la ama la segua, pezzo di femmina di cui si farebbero follie), ma Emanuelle nera è di più, molto di più, che regala, tra l'altro, quella chiusa poetico/surrealista con i ballerini e la dichiarazione di libertà sessuale della Gemser che guarda in macchina, che non sfigurerebbe in un b-movie stregonesco stile La macchia della morte.

    Notevole il dvd della StormMovie, che ripesca la versione hard per l'estero e contiene un corposo booklet di 16 pagine sulla genesi del film, gli anedotti e le curiosità.

    E Albertini non solo può tranquillamente rivaleggiare, almeno quì, con zio Aristide, ma ha i numeri per non essere troppo inferiore all'Emmanuelle di papà Just.

    Curiosamente, in Inghilterra, fu editato in vhs dalla Warner Home Video.
    Ultima modifica: 5/08/21 13:18 da Buiomega71