Buiomega71 • 2/08/16 10:24
Consigliere - 27145 interventi RASSEGNA ESTIVA: L'ESTATE AVVENTUROSA DEGLI INEDITI DAVINOTTABILI
Sei amici partono per una zona montuosa (divisa in settori) per una battuta di caccia che dura cinque giorni. Una volta arrivati sul posto , con un elicottero, vengono presi di mira da Lynwood (Brion James), possente ex cacciatore che vuole vendicare la morte (accidentale) del figlio. Lynwood, che vive in una grotta piangendo la tragica scomparsa della prole, ucciderà uno a uno i componenti del gruppo (e quelli degli altri settori) in una caccia mortale piena di agguati, trappole, scambi di persona, fino alla resa dei conti finale...
Nel suo genere sicuramente uno dei migliori
Kehoe ha notevole polso narrativo, tiene sulla corda della suspence, dilata bene i tempi e regala qualche schizzo registico notevole (l'uccisione accidentale del figlio di Brion James, con la pallottola che le trapassa il cranio, ripresa in puro Sam Raimi style), supportato dall'ottima fotografia del grande Mauro Fiore.
Brion James è una maschera di follia e una specie di dio della vendetta, nella sua possenza e nella sua implacabilità, che si aiuta con trappole (la gamba fratturata) degne dei
Guerrieri della palude silenziosa, agguati silenti (la tesissima sequenza dell'attraversamento del ponte sospeso), uccisioni di massa (il massacro improvviso dei cacciatori nel bivacco), soggettive slasherose (e l'intelaiatura slasher ha il suo peso), inseguimenti, e un antro oscuro dove si rintana, delirando e piangendo la morte del figlio, che scatena la sua vendetta sui cacciatori che battono quelle zone, tenendo prigioniero un giovane cacciatore in una gabbia di legno, appende le sue vittime agli alberi come il
Predator e "svanisce" come Michael Myers.
Nulla di nuovo sotto il sole dei tranquilli weekend di paura, ma condotto dal regista senza sbavature e con un senso dell'azione/suspence davvero degno di appuntare sul taccuino (esempio: lo scarafaggio che si aggira sul volto di un cacciatore agonizzante)
Una marcia in più nello scambio di persona (i cacciatori sopravvissuti credono che l'assassino sia Brad Johnson-con notevole somiglianza a Tom Berenger- quindi il nostro eroe si trova braccato sia da Brion James-il vero cacciatore di uomini-che dai cacciatori/prede) che dà valore aggiunto alla pellicola.
Ottima anche la chiusa dal vago sentore horror
Location boschive azzeccate, tra rapide e sentieri impervi, buone caraterizzazioni dei personaggi e fulminanti schegge di violenza (anche se non eccessiva: accoltellamenti, colpi in arrivo, colli spezzati, gambe rotte, schegge di legno usate come arma contundente)
Lo spettacolo regge e
Dominion si aggiudica i primi posti delle "pericolose partite"
Michael Kehoe è regista con parecchie frecce al suo arco (amico, tra l'altro, di Rob Zombie e fan di John Woo)
Il silenzio è oro
Lynwood/Brion James
Buiomega71