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Zender • 21/01/15 07:13 Capo scrivano - 49160 interventi
Galbo, una cosa riguardo i documentari. Esattamente come i film devono contenere almeno metà spazio con il proprio parere. Nel tuo commento non c'è una sola parola che giustifichi il pallinaggio. Capisco che non venga naturale come nei film, ma il sapere cosa contiene il documentario non è quello che serve, voglio dire... Capisco possa occupare un po' più di spazio rispetto alla norma, ma poi deve essere chiaro perhé piace o non piace.
Il ruolo del direttore del casting, spesso misconosciuto ai non addetti ai lavori, è fondamentale per la riuscita dell'opera cinematografica o televisiva. Marion Dougherty (scomparsa nel 2011) fu la figura che istituzionalizzò il ruolo, contribuendo a lanciare grandi attori americani in film che hanno fatto la storia del cinema. Questo documentario la racconta e la celebra, narrando sopratutto le difficoltà degli esordi e quelle di dovere fare accettare al mondo dello spettacolo un ruolo che per anni non fu mai riconosciuto ufficialmente.
" Documentario su uno dei più grandi direttori del casting del cinema americano. Al di là della figura di Marion Dougherty (che contribuì a lanciare molti grandi attori come Robert Redford, Jon Voight e Al Pacino) la pellicola è interessante perché valorizza un ruolo non conosciutissimo tra i non addetti ai lavori, che "pesa" sulla riuscita di un opera cinematografica con valenza prettamente artistica oltre che tecnica. Stupisce che molti registi (si veda la testimonianza di Taylor Hackford) considerino i curatori del casting poco più che figure di servizio, sottomesse alle direttive del regista."
@Zender
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Zender • 21/01/15 10:57 Capo scrivano - 49160 interventi
Certo che va bene, anzi va benissimo! Se il commento fosse stato questo non avrei mai osato alzare parola ovviamente :) Il fatto è che purtroppo coi documentari non è una cosa che viene "naturale" come nei film e si tende sempre a scrivere cosa contengono e basta. A volte lo si fa senza accorgersene, mentre bisognerebbe riuscire a ricordare che la "regola" del mai mettere la trama o quasi vale per tutto; che siano opere teatrali, documentari, corti, concerti...
Zender ebbe a dire: Certo che va bene, anzi va benissimo! Se il commento fosse stato questo non avrei mai osato alzare parola ovviamente :) Il fatto è che purtroppo coi documentari non è una cosa che viene "naturale" come nei film e si tende sempre a scrivere cosa contengono e basta. A volte lo si fa senza accorgersene, mentre bisognerebbe riuscire a ricordare che la "regola" del mai mettere la trama o quasi vale per tutto; che siano opere teatrali, documentari, corti, concerti...
Galbo