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Purtroppo Didda il risultato è al di sotto delle aspettative: ha il principale difetto di arrivare dopo una pletora di viaggi spaziali senza aggiungere nulla di davvero originale. Anche l'Odissea ridimensionata nello spazio umano, soffre di un personaggio troppo programmatico, solo intenzionale, cui Pitt non sa conferire un'emotività coinvolgente. Tecnicamente è ineccepibile, musica e fotografia da urlo, ma si finisce con enumerare le inverosimiglianze di sceneggiatura, qualcuna davvero enorme.
Grazie, il tuo intervento ha sicuramente abbassato le aspettative.Sai meglio di me quanto la tematica "famigliare" sia ben presente in tutta la filmografia del regista ed il fatto che seppur abbia girata un'opera con una sovrastruttura fantascientifica mi pareva centrale il rapporto fra padre e figlio.
Appeno lo guarderò ti farò sapere.
Sì, la ricerca del padre è l'asse del film, ne deriva una specie di Apocalypse Now sci-fi in cui il genitore è il cuore di tenebra da raggiungere. Non è un brutto film, ma è troppo derivativo e non ha un protagonista definito e incisivo. Attendo le tue impressioni ;)
A caldo, confermo le perplessità di Rebis: viaggio filosofico anche coraggioso ma non adeguatamente sostenuto dalla sceneggiatura che non approfondisce più di tanto e assembla inverosimiglianze in serie.
E tutto sulle spalle di Brad Pitt ma su questo mia moglie reagisce con una battuta "mai troppo".
L'arrampicata sul razzo in partenza da Marte è da "urlo": talmente stupida da far pensare a qualche metafora fallica... In fondo sta andando a cercare il padre...
Capannelle ebbe a dire: A caldo, confermo le perplessità di Rebis: viaggio filosofico anche coraggioso ma non adeguatamente sostenuto dalla sceneggiatura che non approfondisce più di tanto e assembla inverosimiglianze in serie.
E tutto sulle spalle di Brad Pitt ma su questo mia moglie reagisce con una battuta "mai troppo".
Eh, difficile guardare Brad Pitt e non vedere Brad Pitt, nel bene (Tarantino) e nel male (qui, ma anche Malick per dire...).
Pe rme Gray è un ottimo regista, ammiro il suo eclettismo, e questo film non mi ha deluso, l'ho preferito per dire ad Interstellar di Nolan, per me mediocre. Forse si poteva scegliere un altro protagonista, Pitt non è adattissimo ma nel complesso se la cava in un ruolo non facile....
Anche per me Interstellar molto sopravvalutato. Adoro Gray, ed Ad Astra ha
sicuramente lo svantaggio di essere successivo a troppi film sui voli spaziali, ma il personaggio di Pitt è meno che abbozzato e lui non ha la statura attoriale per dargli profondità.
Poppo ebbe a dire: SPOILERINO::::::::::: L'arrampicata sul razzo in partenza da Marte è da "urlo": talmente stupida da far pensare a qualche metafora fallica... In fondo sta andando a cercare il padre...
Con quella si raggiunge il top, è quasi come prendere il taxi.
Su Pitt: per me non ha recitato male, non è lui il problema di un film dove si poteva equilibrare meglio la presenza degli altri (es. la Tyler che compare mezzo minuto e in forma sfuocata).
Alla fine, per quanto doveva plasmare Gray è stato anche bravino, non mi è parso troppo lento.
Raremirko • 31/01/23 23:57 Call center Davinotti - 3863 interventi
Un pò Malick, un pò Nolan, con sempriterni rimandi a Kubrick e Tarkovskij; un film comunque più banale e lineare di quello che si possa credere, anche a livello di dialoghi ma, nonostante questo, ad ogni modo vedibilissimo, scorrevole e funzionante a più livelli. Notevole aspetto tecnico e cast molto buono (anche se Sutherland appare pochissimo); tutto sommato abbastanza sottovalutato.
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